Inizio questo articolo riprendendo le parole del nostro buon Mattia: Doom Eternal è tutto ciò che un sequel dovrebbe essere: più longevo, più vario e – indubbiamente – più “cazzuto”. Macellare orde di demoni in compagnia del Doom Slayer, nelle circa venti ore che ci son servite per portare a termine la campagna, è stata senza dubbio l’esperienza di gioco più appagante di questo 2020 videoludico. Doom Eternal ci ha convinti, nonostante qualche acciacco tecnico e diversi bug che, più di una volta, ci hanno obbligati ad un ripristino della partita – id Software è riuscita a far breccia nei videogiocatori PC che, dopo il capitolo del 2016, troveranno in Eternal il nuovo punto di riferimento per gli shooter “classici” in prima persona.
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Ho fatto questa piccola ma doverosa premessa perchè ritengo che quando un titolo riceve una critica così positiva, è più che normale che ottenga un riconoscimento anche di natura economica.
David Saunders, ex capo della gestione del prodotto presso id Software, ha infatti dichiarato che il titolo è riuscito a ottenere più di 450 milioni di dollari da quando è stato rilasciato nel marzo 2020.