Gli americani Harmonix Music Systems, con sede a Boston, non sono nuovi nel panorama del “music gaming”, anzi, si potrebbe dire che sono gli unici veri professionisti del settore. Dopo aver sfornato la ultra-premiata serie Rock Band, titoli di danza (Dance Central) ed anche una piccola deviazione verso il gioco da tavolo (DropMix) eccoli tornare alla carica con un titolo innovativo che in qualche modo fonde tutte le loro esperienze passate e ci catapulta nell’insolito ruolo di un DJ alle prime armi.
Siete pronti a mixare? Let’s Party!
Su le mani!
Cominciamo col dire che Fuser è un titolo davvero particolare, perché resta in bilico tra il gioco musicale e il “toolkit” per la creazione di musica. Il giocatore veste i panni di un novello DJ ed ha lo scopo di creare musica mescolando (o fondendo, da cui il nome) parti di canzoni per creare una nuova composizione, magari in uno stile completamente diverso rispetto ai pezzi originali da cui proviene. La libreria di oltre 80 canzoni nel gioco base, che potrà includere una pletora di brani supplementari rilasciati tramite DLC, è stata suddivisa in quattro tracce strumentali con un codice colore specifico, che può essere attivata o disattivata istantaneamente, aggiungendo e “droppando” le tracce mentre procede il gameplay. Sembra impossibile poter suonare il sintetizzatore di Party Rock Anthem degli LMFAO, il piano di “Clocks” dei Coldplay, le trombe di “Bring ‘Em Out” di TI e il testo di “Moves like Jagger” dei Maroon 5 e sentire che come per magia sembreranno tutte coerenti. Sì perché l’ingegnoso sistema implementato dagli Harmonix riesce ad adattare in tempo reale pitch, tempo e tuning di ogni strumento o voce per farli sembrare sempre adeguati al contesto.
Disc Jockey o Disc Joypad?
Non fatevi ingannare: nonostante il nostro avatar impersoni un DJ la tracklist non comprende solo pezzi dance moderni, ma spazia su stili davvero variegati come hip-hop, pop, rock, country, latino-caraibici, rhythm and blues. I pezzi inclusi inoltre coprono oltre 6 decadi di musica, iniziando dagli anni 60 fino al 2020 – ci si ritrova quindi per le mani una collezione di brani davvero ricca che può soddisfare tutti i palati.
Il gameplay è inizialmente semplice: i maghi americani di Rock Band hanno saputo creare un engine di gioco che rende davvero semplice creare musica con alcuni semplici click di un joypad. L’engine che sta nel cofano di Fuser, infatti, cambia automaticamente la tonalità ed il tempo dei brani selezionati – diciamo che fa tutto il necessario per creare la versione più melodica delle tracce messe insieme dal giocatore. Grazie a questa piccola magia quasi ogni combinazione di pezzi riesce a suonare bene senza stonare, anche se si mischiano generi completamente diversi. In tutto si possono utilizzare quattro tracce diverse, selezionandole dai singoli brani in tempo reale tra le quattro componenti colorate: blu è la batteria, verde il basso, giallo l’accompagnamento e rosso il testo (quando presente). Grazie ad alcuni grafici temporali, divisi sulle battute della musica, il gioco mostra visivamente gli istanti migliori per scambiare le componenti di brani specifici in battere od in levare, in modo da poter massimizzare l’impatto di un cambiamento e ottenere più punti, a seconda della modalità di gioco.
Padroneggiare ogni stile!
Non va dimenticato che il compito del giocatore alla fine è fare il DJ: occorre quindi soddisfare la folla e per farlo con efficacia bisogna sempre tenere il tempo, scambiare i pezzi al momento giusto, improvvisare, stupire. A volte per creare il giusto coinvolgimento è necessario provocare la folla, magari ricadere in un momento di calma passando ad una singola traccia più soft per qualche secondo, per poi sorprendere il pubblico con un mix di pezzi che “spaccano” e fanno tremare il teatro!
Durante la campagna capita anche di dover soddisfare richieste specifiche della platea, che arrivano sotto forma di fumetti dove vengono indicati anni specifici, a volte generi, o magari indicando il titolo di una canzone – tutto ovviamente entro un tempo limite. Molte volte è il gioco stesso che ci fornisce l’incipit per fare alcune svolte nella composizione … “passa ad 1 traccia blu” … “metti almeno 2 tracce rock’n’roll”. Insomma, il gameplay è davvero frenetico e non ci si stufa mai, anche grazie all’enorme varietà offerta.
Fare punti serve a guadagnare due diverse monete di gioco, che a loro volta possono essere spese per arricchire la playlist con nuovi brani, ma anche per potenziare il palco con effetti speciali, luci psichedeliche, fuochi d’artificio etc. Ma non finisce qui perché anche il nostro DJ deve ovviamente vestirsi in maniera appariscente e quindi non possono mancare all’appello degli “unlockable” tonnellate di abiti e costumi per il nostro avatar, tutti rigorosamente da sbloccare durante la campagna principale, sempre se si riesce a sbalordire la folla adeguatamente: il punteggio a fine “serata” viene valutato in stelle, da una a cinque.
Molta carne al fuoco
La campagna principale single-player dura circa 12 ore in tutto e rappresenta, in pratica, un enorme tutorial che porta il giocatore a scoprire le varie modalità di mixing in maniera progressiva. Può sembrare eccessivo, ma vi possiamo garantire che è una presenza doverosa dato che al massimo livello Fuser offre una complessità non banale da comprendere, ma, arrivati alla sua conclusione, si avrà davvero la sensazione di poter padroneggiare il palco come dei veri DJ! Oltre alle tracce infatti in seguito sarà possibile creare anche piccole melodie tramite un generoso launchpad con strumenti dedicati, creando anche loop personalizzati.
Immancabile per un prodotto come questo un ricco comparto di sharing dove è possibile pubblicare i propri pezzi per ispirare la community e, nella sua sezione “Social”, Harmonix ospita concorsi settimanali in cui i giocatori creano mix basati su requisiti specifici. Sfortunatamente queste funzioni di sharing sono attualmente limitate, evidentemente per problemi di copyright sui brani inclusi. Non è possibile ad esempio condividere i brani creati su social in maniera diretta – peccato.
Comparto tecnico
Iniziamo dal comparto grafico che, ovviamente, non rappresenta il punto di forza per un titolo come questo. Fuser offre una grafica abbastanza semplice, diciamo nulla che faccia gridare al miracolo, ma risulta sempre gradevole e pulita, adeguata per quello che deve fare. Non ci sono scivoloni o brutture specifiche, si mantiene sempre molto fluida e spiccano le animazioni dei vari personaggi che appaiono sempre naturali e realistiche. Il comparto audio ovviamente va valutato per quello che è: Fuser non offre una colonna sonora originale nella maniera tradizionale, ma ovviamente si basa su pezzi musicali commerciali ben noti al pubblico. In questo contesto possiamo senza dubbio dire che è semplicemente perfetto, anzi, sbalorditivo. I maghi di Harmonix hanno saputo letteralmente scomporre decine di pezzi famosi in quattro tracce utilizzabili singolarmente, oltre che creare decine di launchpad con svariati strumenti e loop precostruiti. L’engine sviluppato riesce a fonderle modificandone il tempo, il pitch e gli strumenti stessi delle varie tracce, oltre che delle voci, senza mai cedere in brutture o assonanze. Difficile pensare a qualcosa di più evoluto, oggi. Gli effetti sonori sono limitati, ma sempre eccellenti: il fragore della folla che impazzisce sotto i colpi di mixing è appagante, mentre tutto il parlato dei vari NPC durante la campagna principale è anche disponibile in italiano con un doppiaggio di ottima qualità. Consigliamo caldamente l’utilizzo di un joypad, strumento per il quale evidentemente Fuser è stato concepito, dato che tramite l’utilizzo mouse/tastiera alcune tecniche di switching sono davvero scomode (se non impossibili).
Concludendo…
Fuser è un titolo unico che è difficilmente paragonabile ad altri nel settore. Il gameplay offre un grado di libertà senza eguali e, come già menzionato, si attesta quasi ai livelli del toolkit musicale piuttosto che ad un semplice videogame. Tutto è davvero incentrato sulla creatività del giocatore, piuttosto che alla raccolta di punti e costruire mix per condividerli con la comunità è decisamente il vero scopo, in definitiva. Grazie alle componenti social e multiplayer è sempre un piacere continuare a provare cose nuove, creando remix che, nonostante non possano includere melodie originali, diventano davvero molto soggetivi grazie alle infinite combinazioni possibili. Se amate la musica vi consigliamo caldamente questo titolo: vi divertirà per moltissime ore.