La stretta collaborazione tra PlatinumGames e Nintendo ebbe inizio circa sei anni fa, con il rilascio di una tra le esclusive Nintendo WiiU più sottovalutate di sempre, ovvero l’originalissimo The Wonderful 101. Lo studio giapponese, fin dalla sua nascita, ha sempre messo in mostra un’innata capacità nella categoria dei giochi action, portando sulle console di tutti i videogiocatori proprietà intellettuali come Bayonetta (considerato uno tra i capisaldi del genere, grazie al suo combat system ben congegnato) e Vanquish, oltre al più recente Nier: Automata, titoli che si sono dimostrati davvero unici nello stile e – soprattutto – nel gameplay. Annunciato durante uno dei primi Nintendo Direct dell’anno, Astral Chain è la nuova grande esclusiva Nintendo Switch, targata PlatinumGames. Diretto da Takahisa Taura (lead game designer di Nier: Automata), sotto la supervisione di Hideki Kamiya (storico creatore delle serie Devil May Cry e Bayonetta), Astral Chain vanta tra i disegnatori anche il mangaka Masakazu Katsura (celebre, principalmente, per il manga Zetman), un team di veterani dell’industria capaci di regalare ai videogiocatori un mondo di gioco colorato e adrenalinico.

Grazie ad un codice fornitoci da Nintendo, al day-one, abbiamo potuto “spolpare” a dovere questa nuova esclusiva, rimanendo letteralmente affascinati dallo stile dell’intera avventura, oltre che dall’eccellente combat system.

Ma andiamo con ordine: ecco le nostre finali considerazioni sulla “next big thing” Nintendo targata PlatinumGames

Sull’orlo dell’estinzione…

Gli eventi di Astral Chain prendono luogo in un futuro imprecisato. Il genere umano è sull’orlo dell’estinzione a causa di un’invasione da parte di creature ultraterrene chiamate Chimere. Queste creature, giunte sulla Terra attraverso particolari portali, hanno contaminato il mondo con una misteriosa sostanza chiamata materia cremisi, costringendo l’umanità – ormai sull’orlo dell’estinzione – a rifugiarsi in una città sospesa, chiamata l’Arca – una sorta di Attack on Titan ad ambientazione sci-fi, per farvi un’idea.
All’apparenza impenetrabile, anche l’Arca ha iniziato a subire i diversi attacchi da parte delle Chimere, costringendo il governo ad utilizzare uno speciale dispiegamento chiamato Neuron. Queste forze speciali, infatti, sono in grado di utilizzare a loro vantaggio le Chimere, “imprigionando” le creature grazie a speciali catene astrali (da cui, appunto, prende il nome il titolo), in grado a rispondere ad ogni indicazione umana. Le Chimere controllate dalla Neuron, rinominate Legion, rappresentano l’unica ancora di salvezza per l’umanità, le uniche armi che restano alla Terra per combattere la minaccia sempre più crescente delle creature ultraterrene.

In Astral Chain assumeremo i panni di un membro della forze speciali della Neuron, impegnati a respingere la minaccia delle Chimere.

In Astral Chain, fin dalle prime battute di gioco, ci verrà chiesto di scegliere il personaggio – maschile o femminile – che ci accompagnerà per tutta la durata dell’avventura. Attraverso un semplicistico editor del personaggio, inoltre, potremo personalizzare l’eroe, scegliendo elementi come capigliatura, colore dei capelli e degli occhi – elementi che potranno essere ri-modificati in futuro.
Una lunga serie di eventi, che snoccioleremo nelle prime ore di gioco, ci porteranno dritti spediti all’interno dell’unità Neuron, nella quale verremo provvisti del nostro Legion, da poter utilizzare in battaglia.

Astral Chain presenta un quantitativo interessante di dialoghi e cutscene, caratterizzati da uno stile impeccabile, nella quale viene esaltata la scrittura del gioco, ottima e in grado di mantenere vivido l’interesse del giocatore dall’inizio alla fine. La storia principale si completa in circa 18 ore, durante le quali è possibile prendere parte e a missioni secondarie, dalla durata variabile, di cui vi parleremo nel dettaglio più avanti, che portano – di fatto – quasi a triplicare la durata dell’avventura.

Legion, scelgo te!

Astral Chain tiene fede alle precedenti opere del team, catalogandosi come un action in terza persona dal sistema di combattimento frenetico – oltre che estremamente stratificato. Come già detto, assumeremo il ruolo di un membro della Neuron, un’unità speciale della polizia impegnata a risolvere di diversi casi di apparizioni di Chimere all’interno dell’Arca. Durante lo svolgimento dell’avventura, il giocatore si troverà a esplorare le diverse aree dell’Arca, dove potremo interrogare gli NPC, esaminare le prove, producendo – infine – indizi ottenuti mediante enigmi di vario tipo che diventano poi fondamentali nella risoluzione dei casi. A queste fasi, puramente investigative, si alternano sezioni di gameplay tipicamente action – in puro stile PlatinumGames – durante il quale il giocatore ha modo di entrare nel cosiddetto “Piano astrale”, il luogo di origine delle Chimere. In queste aree il gioco assume la forma tipica di un gioco di ruolo dungeon crawler dove, oltre all’eliminazione di gruppi di nemici e boss, saremo tenuti anche a completare enigmi ambientali di difficoltà crescente. All’interno delle tortuose sezioni del Piano Astrale potremo ottenere ricompense aggiuntive di diverso tipo, sia “droppate” dai nemici che tramite l’apertura di speciali forzieri.

All’interno del Piano Astrale il gioco assume i contorni di un “dungeon-crawler”.

All’interno della stazione della Neuron, che funge da vero e proprio hub tra una missione ed un’altra, avremo accesso a diversi personaggi secondari che saranno in grado di modificare la nostra attrezzatura. Il sistema di progressione è in questo caso ottimo, visto che potremo spendere i materiali guadagnati in missione, potenziando il nostro armamentario (comprensivo di Manganello X, l’arma principale del gioco) o quello del nostro Legion. Sono inoltre previste modifiche estetiche che propongono varianti di cappelli, giacche e pantaloni per il nostro personaggio, oltre alla possibilità – ovviamente – di modificare il layout di battaglia del Legion. All’interno della stazione avremo inoltre accesso a diversi mercanti, tra cui il medico, che ci venderà i diversi medicinali da utilizzare durante gli scontri più duri, o i defibrillatori, vere e proprie vite aggiuntive che ci verranno in soccorso in caso di morte prematura durante lo svolgimento delle missioni. Una tra i servizi più interessanti della stazione è senza dubbio l’area di addestramento, nella quale il gioco mette a disposizioni diversi programmi di allenamento per familiarizzare a dovere con le meccaniche di gameplay di Astral Chain.

All’interno dell’Arca alterneremo fasi investigative a sezioni puramente action.

Pad alla mano, Astral Chain mette in mostra – difatti – il suo vero e proprio cavallo di battaglia: il combat system. Tenendo fede alla natura action dei titoli targati PlatinumGames, Astral Chain si cataloga come uno tra i titoli più divertenti da giocare sulla console ibrida di casa Nintendo.

Il protagonista potrà utilizzare il Manganello X in battaglia che, tramite la pressione dei pulsanti freccia sul joy-con, potrà cambiare completamente forma. Esistono tre forme diverse per il manganello – ad una mano, due mani e pistola – che ci consentiranno di diversificare gli attacchi a seconda dei nemici che ci si porranno di fronte. Durante gli scontri avremo modo di controllare sia il protagonista sia uno dei sui Legion (durante lo svolgimento dell’avventura, ne potremo sbloccare cinque in totale).

In Astral Chain potremo sbloccare fino a cinque Legion da utilizzare in battaglia.

In questo caso il gioco offre anche una peculiare modalità cooperativa – a joycon singolo – durante la quale sarà concesso ad un secondo giocatore di controllare il Legion legato al protagonista. Con la combinazione del dorsale sinistro e della levetta analogica potremo, letteralmente, spostare il Legion a nostro piacimento, dandoci così modo di effettuare diverse combo – tra cui la possibilità di circondare i nemici con la catena e bloccarli per un certo quantitativo di tempo – o lanciarlo semplicemente alla carica di una specifica Chimera. Durante gli attacchi con il nostro manganello avremo anche occasione di effettuare vere e proprie combo insieme al nostro Legion – “triggerabili” quando una scintilla bianca si paleserà davanti ai nostri occhi – dandoci così modo di infliggere danni maggiori alle malcapitate Chimere. A chiudere il cerchio ci pensa la schivata, immancabile in un titolo action di questo tipo, che, se sfruttata a dovere, ci darà anche occasione di contrattare gli attacchi nemici.

Gioie virtuali a trenta frame al secondo

Fonte di numerose polemiche in fasi di lancio, Astral Chain – sia in modalità handled che docked – offre un framerate “bloccato” a 30 fps. Data la grandezza del titolo ed il comparto grafico di pregevole fattura, impossibile aspettarsi un risultato migliore e – dal canto nostro – giocandolo sia su TV che in modalità portatile, non abbiamo avvertito il lock del frame rate come un fattore negativo. In ogni caso il titolo mette in mostra un ottimo livello di dettagli, anche se, stilisticamente parlando, ci saremmo aspettati un design dei personaggi e dei nemici un po’ più ispirato, considerando la “mano” del mangaka che sta dietro a questa produzione PlatinumGames.

Sul fronte audio, invece, decisamente ottime le musiche in-game e un po’ meno il doppiaggio – sia in lingua inglese che giapponese – che evidenzia un lip sync piuttosto problematico durante le cutscene “parlate”.

Concludendo…

PlatinumGames ce l’ha fatta ancora. La collaborazione con Nintendo ha portato il team giapponese a sfornare un’altra esclusiva di spessore, caratterizzata da una buona narrativa e da un combat system eccellente, in grado di tenere impegnati sia i giocatori più esigenti sia quelli interessati ad un’avventura un po’ più immediata, grazie al livello di difficoltà scalabile selezionabile prima di ogni capitolo. Ogni possessore di Nintendo Switch, a nostro parere, dovrebbe assolutamente dare una chance ad Astral Chain che potrebbe diventare, col passare degli anni, uno tra i capisaldi del genere action.

CI PIACE
  • Combat system vario e stratificato
  • Ottimo sistema di progressione
  • Buona narrativa
  • Longevo
NON CI PIACE
  • Design dei personaggi e nemici non particolarmente ispirato
  • Doppiaggio non sempre sincrono con il labiale dei personaggi
  • Alcune missioni tendono ad assomigliarsi l’un l’altra, alla lunga
Conclusioni

Astral Chain si dimostra come una tra le esclusive Switch più interessanti dell’anno, mettendo in mostra il solito – eccellente – gameplay adrenalinico, tipico dei titoli PlatinumGames. Affrontare le ondate di Chimere in compagnia del nostro Legion si è rivelata essere una tra le esperienze di gioco più divertenti degli ultimi tempi, facendo rientrare – di prepotenza – Astral Chain nell’olimpo dei titoli action.

9Cyberludus.com

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Nerd purosangue classe 1992, si avvicina al mondo dei videogiochi grazie al SEGA Master System di sua madre. Destreggiandosi tra Alex Kidd e Sonic the Hedgehog, comincia a farsi una importante cultura videoludica a base di platform e beat ‘em up. Fedele seguace della “master race”, consuma giochi di ruolo dalla mattina alla sera, anche se la sua saga preferita rimane Grand Theft Auto degli inarrivabili Rockstar Games, che fin dal primo capitolo lo ha aiutato a diventare la brutta persona che imparerete a conoscere.

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