Ogni avvenimento della nostra vita è collegato da un sottilissimo filo conduttore: quello di Black è stato spezzato violentemente. Addentrandoci nei suoi ricordi riusciremo a mettere assieme i pezzi del puzzle? Scopritelo nella nostra recensione.
Un passo indietro, uno alla volta
Una ragazza rapita, una bomba da disinnescare e uomini armati da eludere: Get Even ci lancia fin dall’inizio nel bel mezzo dell’azione, senza fornirci alcun dettaglio circa la trama o il background dei personaggi. Del nostro protagonista conosciamo solo il nome, Black, un uomo dal passato oscuro, tormentato da violenza e morte. Purtroppo la missione non si conclude nel migliore dei modi: la bomba esplode, uccidendo l’ostaggio e lasciandoci privi di sensi. Una volta svegli ci ritroveremo all’interno di un vecchio manicomio abbandonato, popolato solo qualche lunatico violento, il quale sarà lo scenario principale di buona parte della trama. Black scopre ben presto d’essere stato rapito da Red, una strana figura che compare nei numerosi schermi all’interno della struttura, con il solo scopo di donare di nuovo al nostro eroe la memoria, andata persa dopo l’incidente. Per raggiungere tale risultato saremo costretti ad indossare il Pandora, ovvero un visore, il quale riuscirà a farci rivivere ricordi ormai scomparsi, avvertire paura, dolore e modificare di tanto in tanto l’ambiente circostante. Ciò che realmente Red è interessato a recuperare sarà inizialmente un mistero e dovremo tornare a ripercorrere i nostri passi nelle avventure passate.
App e pistole angolari
Ciò che più ci ha intrigati circa l’offerta ludica di Get Even è il gameplay. Sebbene a prima vista il titolo di The Farm 51 sembri un comunissimo FPS, scoprirete con piacere che l’avventura di Black avrà ben altro da proporvi. Il gioco fonde in maniera interessante elementi stealth, investigativi e sparatutto, lasciando al videogiocatore una buona varietà di scelta per l’approccio ad ogni missione di questa “avventura in prima persona”, durante la quale riuscirete talvolta ad avvertire vibrazioni Bioshockiane (perdonate il neologismo).
Che siano maniaci intenti nel pregare il Dio delle marionette o guardie di sicurezza armate fino ai denti, il nostro Black verrà occasionalmente ostacolato da antagonisti di ogni sorta. Come ogni buon esperto di infiltrazione e spionaggio, verranno messi a sua disposizione alcuni dispositivi di particolare utilità, senza contare la sempre fidata pistola. Di sicuro lo smartphone costituisce un elemento dal quale riuscirete difficilmente a prescindere: questo piccolo gioiellino dell’informatica è più versatile di un coltellino svizzero e potrete utilizzarlo per leggere le mail e i messaggi, consultare la mappa, scansionare punti d’interesse, seguire cavi elettrici grazie alla visione termica e proiettare raggi ultravioletti per rivelare elementi nascosti.
Il vero fiore all’occhiello tra le armi in dotazione è però la modifica angolare. Applicando un dispositivo alla canna del fucile d’assalto, otterrete la “Pistola angolare”. Grazie a questo ingegnoso strumento di morte potrete abbattere i nemici semplicemente accostandovi ad una parete, senza correre il rischio di sporgervi. Sebbene questa non sia disponibile durante ogni sezione del gioco, il suo utilizzo è particolarmente soddisfacente e si è rivelata un’interessante aggiunta.
(Ir)realtà virtuale
Per quanto interessanti gli spunti possano essere, quella di The Farm 51 non è assolutamente una produzione esente da difetti. Figlio di un budget alquanto risicato per gli standard odierni, il comparto tecnico si dimostra piuttosto arretrato, con texture non sempre convincenti, framerate ballerino, aliasing e un sonoro poco ispirato che non permette di gridare al miracolo. La trama principale discretamente interessante, la caratterizzazione degli ambienti claustrofobici e degli squilibrati al loro interno salvano però il pacchetto parzialmente.
Purtroppo non abbiamo avuto l’occasione di provare Get Even con un visore PlayStation VR e nonostante le caratteristiche del titolo si sposino bene con il device di Sony, il giudizio finale sarebbe stato influenzato solo superficialmente.
Concludendo…
Get Even è un titolo discreto che prova a fondere assieme elementi differenti, riuscendo talvolta a stupire per la propria trama e l’ambientazione. L’implementazione di gadget molto utili come lo smartphone e la pistola angolare rendono piacevoli e divertenti molte porzioni del gioco. Purtroppo l’intera produzione è minata da un comparto tecnico non sempre all’altezza, almeno per quanto riguarda la versione standard del gioco, senza l’utilizzo del PlayStation VR. Nel caso possediate il visore di casa Sony, il titolo di The Farm 51 potrebbe riservarvi qualche gioia inaspettata mentre girovagate nei corridoi del manicomio…ah e qualche infarto.