Oggi Microsoft ha annunciato un massiccio piano di ristrutturazione che coinvolge il 4% della propria forza lavoro globale, con tagli in tutte le divisioni dell’azienda. Tra i reparti più colpiti figura la sezione gaming: lo studio The Initiative, fondato nel 2018 per rilanciare IP di grande richiamo, verrà chiuso definitivamente e il progetto di rivisitazione di Perfect Dark è stato cancellato.

Secondo quanto comunicato da Matt Booty, responsabile di Xbox Game Studios, anche lo sviluppo di Everwild e diversi progetti “non annunciati” sarà interrotto. Tra questi rientrava il nuovo MMORPG Blackbird di ZeniMax Online, pensato come erede di The Elder Scrolls Online.

La collaborazione con Crystal Dynamics, che coinvolgeva lo storico team di Tomb Raider guidato da Darrell Gallagher, si concluderà con la chiusura di The Initiative. Microsoft ha assicurato supporto al personale interessato, offrendo pacchetti di buonuscita, assistenza nella transizione di carriera e priorità di ricollocamento su altre posizioni interne al gruppo.

Nonostante queste linee di sviluppo siano state cancellate, i titoli presentati all’ultimo Xbox Showcase di giugno — come Clockwork Revolution e il già noto State of Decay 3 — rimangono confermati. Anche se sono stati segnalati licenziamenti nei reparti QA di Activision e Blizzard, nonché in Undead Labs e Turn 10 (dopo le recensioni contrastanti di Forza Motorsport), i piani per l’hardware next‑gen di Xbox non subiscono alcuna modifica.

Il piano di tagli riguarda in totale circa 9.000 dipendenti tra Azure e Xbox, mentre nel solo 2025 Microsoft ha già ridotto l’organico di oltre 15.000 unità. Nonostante gli utili record, l’azienda sostiene che la riduzione dei team di produzione e management giochi sia necessaria per riallocare risorse in un mercato in rapida evoluzione, dove tecnologie come AI stanno ridefinendo i modelli di lavoro.

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Nerd purosangue classe 1992, si avvicina al mondo dei videogiochi grazie al SEGA Master System di sua madre. Destreggiandosi tra Alex Kidd e Sonic the Hedgehog, comincia a farsi una importante cultura videoludica a base di platform e beat ‘em up. Fedele seguace della “master race”, consuma giochi di ruolo dalla mattina alla sera, anche se la sua saga preferita rimane Grand Theft Auto degli inarrivabili Rockstar Games, che fin dal primo capitolo lo ha aiutato a diventare la brutta persona che imparerete a conoscere.

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