Saltato il consueto appuntamento annuale, complice la “critica” situazione pandemica che non ha di certo aiutato il mondo dell’industria videoludica, la serie di Farming Simulator è finalmente pronta a riprendersi la propria corona di “punto di riferimento” per gli appassionati di simulazioni agricole.
Non avendo mai giocato un capitolo della serie, fino ad oggi, abbiamo cercato in ogni modo di documentarci e arrivare preparati a quest’ultima iterazione, desiderosi di metterci alla prova su un argomento non proprio nelle nostre corde.
Scalata la montagna iniziale, causata appunto da una mancanza quasi totale di un tutorial adeguato, abbiamo iniziato ad apprezzare e, successivamente, amare il Farming Simulator 22, edito dai ragazzi svizzeri di GIANTS Software.
Mouse e tastiera alla mano, ci siamo così avvicinati a questa nuova saga e, da ignoranti che siamo, proveremo a fornirvi il nostro finale responso sul titolo – provato nella sua versione PC.
Buona lettura!
Le stagioni: alleate o nemiche del nostro raccolto
Vogliamo partire con questa disamina parlando di quella che, secondo noi, è la più grande mancanza di questo titolo: un tutorial adeguato. Tutorial e “documentazione in-game” sono del tutto inadeguati sia per i nuovi che per i vecchi giocatori, e risultano totalmente inutili nello spiegare nel dettaglio le diverse funzionalità che il gioco ha da offrire (vi assicuriamo che sono tantissime). Il gioco ci prova, in un certo senso, a indirizzare il giocatore nella giusta direzione, nella prima partita, peccato che dopo una manciata di minuti passati a seminare raccolto e arare due campi, verremo totalmente abbandonati a noi stessi, “costringendoci” ad affidarci a guide/tutorial online e su Youtube per apprendere a dovere le meccaniche base di questo enorme titolo.
Fin dalle prime battute, è chiaro che ci troviamo davanti al Farming Simulator più grande e approfondito di sempre, capace di accontentare sia i fan di vecchia data della serie sia di dare il giusto spazio ai nuovi arrivati, desiderosi di cimentarsi in una vasta gamma di attività agricole. Caricando una nuova partita, ai giocatori viene presentata una scelta di tre mappe: Elmcreek, un’enorme mappa situata nel Midwest degli Stati Uniti, Haut-Beyleron, una mappa di medie dimensioni ambientata in Francia e la mappa più piccola di Erlengrat, già apparsa nei precedenti capitoli della serie.
Il cambiamento più grande per i giocatori “storici” sarà che le stagioni non sono più una modalità separata da quella base, ma una funzionalità integrata nel gioco vero e proprio. Indipendentemente dalla difficoltà scelta, inizieremo ogni partita al termine della stagione estiva, imbastendo le nostre attività da agricoltore proprio in quel periodo. In linea generale, la primavera è il periodo in cui trascorreremo la maggior parte delle nostre ore di gioco, preparando i campi e piantando le colture – d’altro canto, l’estate è la stagione “clou” in cui prendersi cura dei nostri sudati sforzi agricoli, in attesa dell’autunno, ovvero la stagione della raccolta. L’inverno in Farming Simulator 22 è sicuramente la stagione più singolare: in soldoni non vi è molto da fare per quanto concerne il raccolto – la nostra unica preoccupazione sarà appunto quella di mantenere il raccolto “pulito” dalle abbondanti nevicate che rischieranno di abbattersi sui campi, sfruttando lo spazzaneve offerto dal gioco.
L’inverno, inoltre, è anche il momento perfetto per concentrarsi su attività diverse dalle agrarie che, solitamente, siamo abituati a compiere all’interno del gioco: la silvicoltura, ad esempio, è una tra le più classiche attività che potremo svolgere ogni qual volta avremo a disposizione di tempo libero e ci consentirà di “giocare” con una vasta gamma di attrezzature che spaziano dalle motoseghe a veri e propri macchinari di potatura, in grado di tagliare in pochi istanti alberi e, conseguentemente, separarli in tronchi.
Ogni mese, all’interno di Farming Simulator 22, può durare da un minimo di uno fino a ventotto giorni “in-game”, a seconda delle nostre necessità – sia chiaro che, se in possesso di una fattoria piccola – molto spesso basteranno una manciata di giorni di gioco per completare tutte le attività necessarie e, a quel punto, non dovremo far altro che “saltare” alla stagione successiva per mirare il frutto del nostro operato (il gioco, a questo pro, mette a disposizione un sistema di skip del tempo, che ci darà modo di accelerare lo scorrere delle lancette a nostro piacimento).
The animal farm
Non solo campi: un’altra attività a cui ci siamo subito affezionati tantissimo è quella dell’allevamento di bestiame. Mentre maiali, pecore e polli sono relativamente “facili” da allevare – visto che, in soldoni, hanno solo bisogno di acqua e cibo per tirare avanti – le mucche sono quelle che necessitano di una cura maggiore, visto che, per ottenere la massima produttività dal bestiame, dovremo stare molto attenti a bilanciare la loro alimentazione, oltre a garantire un sufficiente quantitativo di paglia/mangime nella loro mangiatoia. Una cura ottimale del bestiame ci consentirà di vendere il latte e avviare, in poco tempo, una catena di produzione.
Le catene di produzione sono il vero e proprio cuore della progressione di Farming Simulator 22 e consentono al giocatore la possibilità di creare catene di approvvigionamento, atte a convertire le materie prime in prodotti finiti. Citando il latte, ad esempio, potremo inviarlo al caseificio per produrre cioccolato, se combinato con lo zucchero, oppure al panificio per produrre prodotti dolciari. Impostare una catena produttiva richiederà tempo lavoro ma, soprattutto, pianificazione (per impostare alcune catene avrete bisogno addirittura di anni, ovviamente in-game) ma vi possiamo assicurare che una volta messe in piedi, avrete modo di ottenere risultati gratificanti, tra cui guadagni maggior e, conseguentemente, macchinari migliori per la nostra azienda.
Tra le altre novità, proposte dai ragazzi di GIANTS Software, troveremo anche le serre, un vero e proprio reddito costante per la nostra fattoria, in quanto indipendenti dalle stagioni e semplicissime da gestire sul lungo periodo.
Le novità non si fermano comunque qui, da nuovi tipi di raccolto, edifici e possibilità in termini di ampliamento del nostro business, scoprire tutte le potenzialità offerte da Farming Simulator 22 sarà una vera e propria impresa. Il gioco non è immediato, come già detto, e necessita di parecchie ore di gameplay per essere “ammaestrato” a dovere.
Un consiglio? Non demordere, rivolgersi a guide online e sperimentare!
I circa tre anni di sviluppo che ci hanno separati dalla precedente uscita hanno indubbiamente dato i propri frutti sul comparto tecnico del titolo. I ragazzi di GIANTS Software hanno sicuramente fatto un ottimo lavoro nel portare la propria serie di punta a standard qualitativi più adeguati, lavorando tanto sulla mole poligonale dei vari macchinari e sul dettaglio delle ambientazioni.
Considerando il budget pressocchè ridotto e le dimensioni dello studio, non di certo paragonabili a quello di una software house AAA, possiamo comunque ritenerci soddisfatti del lavoro svolto quest’anno.
Concludendo…
Farming Simulator 22, dopo circa due anni di silenzio, ritorna sugli schermi col botto, sfornando un capitolo enorme, sotto tutti i punti di vista, andando a rimpolpare la mole contenutistica con una marea di novità e funzionalità. Nonostante la lentezza inesorabile, che lo rende un gioco non adatto a tutti, e la mancanza di immediatezza dovuta principalmente ad un menu di gioco non proprio “user friendly” e ad un’assenza di tutorial completi atti a illustrare ogni aspetto del titolo, ci sentiamo comunque di promuovere la nuova fatica di GIANTS Software, che riaccoglierà a braccia aperte i fan di lunga data del brand.
Configurazione di prova:
Monitor: AOC CU34G2X/BK
Scheda video: GeForce RTX 3080 Ti
Processore: Intel Core i7-11700K
RAM: 16 GB DDR4