Il mondo è, improvvisamente, finito e noi si è gli unici sopravvissuti.
Quante volte abbiamo “assorbito” questo semplice incipit narrativo? Innumerevoli, dai videogame ai fumetti, passando per i film. E nonostante, come detto, non sia esattamente il trampolino di lancio più originale del mondo, esso sarà il “la” di Dysmantle, titolo sviluppato ed edito da 10tons Ltd ed attualmente in Accesso Anticipato su Steam.
Bando alle ciance, scopriamo assieme il suo delicato universo di gioco in cui, come gli stessi developer fanno sapere, sarà servita sul piatto una apocalisse “agrodolce”.
E venne il giorno
Dysmantle è un gioco d’azione, dai spiccati elementi di sopravvivenza e ruolistici, con visuale top down. Come anticipato in incipit, nel titolo vestiremo i panni di un sopravvissuto ad un olocausto zombie che, finite le scorte e lasciata la sicurezza del proprio rifugio, dovrà esplorare la superficie in cerca del necessario per sopravvivere. Il nostro buon sopravvissuto, però, non dovrà semplicemente vivere alla giornata – lo scopo, naturalmente, è fuggire dall’isola “maledetta” in cui si trova, alla ricerca di una landa libera dalle amenità che calpestano la superficie. In generale, tralasciate le piuttosto ovvie premesse narrative (ovvietà che, comunque, si trascinerà pressappoco immutata anche nel resto della storyline), il cuore pulsante di Dysmantle è basato sulla sistematica distruzione di elementi dello scenario – staccionate di legno, vecchi mobili, vecchi apparecchi tecnologici, ruote di gomma – al fine di ricavarne risorse grezze – come legno, plastica, gomma e materiale elettrico – utili ad effettuare degli upgrade dei nostri strumenti di difesa e dei nostri utili tool.
Naturalmente, l’inghippo, giace nella continua necessità proprio del miglioramento dei nostri strumenti: girovagando liberamente nell’isola, incapperemo non solo in varie e mostruose amenità, da pseudo zombi a lupi mutati, in grado di mettere seriamente a rischio la nostra incolumità, ma anche in materiali via via più ardui da smantellare e che necessiteranno di strumenti via via più complessi – in maniera molto simile al recente Valheim. Maggiori risorse si otterranno, maggiori saranno i progressi e, di conseguenza, le sfide e le zone che potremo esplorare (non tutte, visto che il titolo è ancora in Early Access). Naturalmente, Dysmantle nasconde anche una discreta componente ruolistica dove, attraverso l’ottenimento di esperienza tramite l’uccisione dei nemici, potremo potenziare il nostro personaggio scegliendo fra diverse abilità e caratteristiche che impatteranno direttamente su alcuni aspetti del gioco, come il combattimento, il crafting (attraverso lo sblocco di nuove ricette), la capacità di cercare materiali ecc.
Everything is dead… o no?
Un altro fondamentale elemento del gameplay, che ricorda per certi versi i Soulslike, è quello dei falò sparsi per la mappa che, una volta toccati, faranno recuperare l’intera vita al nostro personaggio, oltre che mettere a disposizione una comoda cassa, nella quale riporre i materiali scovati. Ma, proprio come la saga Souls, una volta “attivato” il falò, la mappa si riempirà nuovamente dei nemici eliminati. A questo, si aggiunga un complessivo sistema meccanico di interazione quasi integralmente derivativo dei recente top down shooter (come, ad esempio, Hotline Miami et similia); nel titolo, infatti, inizieremo muovendoci con un piede di porco ma ben presto avremo accesso, grazie al level up del nostro personaggio e all’accumulo di risorse grezze, ad armi via via più sofisticate e potenti.
In generale Dysmantle, nonostante poggi su di un gameplay complessivamente ripetitivo e immutabile (probabilmente, l’unico vero neo di una produzione tutto sommato di qualità e promettente), basato sul “distruggi – raccogli materiali – fai l’upgrade”, si mostrerà piuttosto divertente, oltre che offrire una sfida sin dalle battute iniziali piuttosto alta. I nemici sono tutti temibili (alcuni, particolarmente) e in grado di ucciderci senza pietà. Dysmantle, in questo senso, ci offre anche la possibilità di giocare in modo “stealth”, tentando l’esplorazione “inosservata” degli ambienti o, nel peggiore dei casi, sorprendendo i nostri avversari alle spalle.
Gioie tecniche ad accesso anticipato
Nonostante sia un titolo in Early Access, Dysmantle si presenta sostanzialmente privo di bug degni di menzione, offrendo di già un gameplay pulito e scorrevole. Nessun rallentamento, testato su due configurazioni differenti, anche alle risoluzioni più elevate, grazie comunque ad un comparto grafico piacevole, ben realizzato e facilmente scalabile.
Un buon lavoro, complessivamente, è stato profuso anche per quanto concerne il complessivo design artistico: piuttosto originali i modelli dei nemici e ben realizzati anche i dettagli degli ambienti, molto vicini ad uno stile cartoon ma non troppo “deformed”. Un plauso anche al comparto sonoro, dall’effettistica alla musica (questa, davvero ispirata nella sua semplicità) e che ben accompagneranno le nostre disavventure nei giorni dell’apocalisse.
Concludendo…
Dysmantle non è una promessa dell’ambito survival, ma potrebbe lentamente diventarlo. Un gameplay solido e che mescola diversi generi, seppur falcidiato da una opprimente ripetitività, è amalgamato ad un’esperienza ludica piuttosto ardua, libera e ben incorniciata esteticamente. Le possibilità del titolo, attualmente in Accesso Anticipato, sono potenzialmente infinite: i presupposti ci sono tutti per diventare un punto di riferimento nel panorama indipendente, seppur, per certi versi, il gameplay vada espanso o addirittura ripensato per tamponare l’effetto “loop”.