Pikmin è una delle proprietà intellettuali di Nintendo forse meno note, ma decisamente più innovative. Uscito in origine nel 2002 per Gamecube, ha goduto di un discreto successo che gli ha concesso di ottenere due seguiti ufficiali ed un infelice spinoff per 3DS chiamato Hey! Pikmin, nel 2017. Il terzo capitolo, uscito per la defunta WiiU nel 2013, fu decisamente un piccolo capolavoro che probabilmente ha ottenuto poca considerazione per via della piattaforma stessa. Sicuramente mamma Nintendo ha pensato la stessa cosa ed ecco che, alla soglia di Halloween, viene ripubblicato in versione Deluxe per Switch, riveduto e corretto con una riuscitissima modalità coop. Se vi sentite pronti per mandare al massacro orde di tenerissimi esseri, allora “andiamo a comandare!”

Iniziamo col dire che ovviamente, trattandosi di una IP di Nintendo, il contesto è decisamente stato pensato anche per un pubblico giovane, ma in questo caso, risulta decisamente digeribile da persone di tutte le età. La storia è piuttosto semplice: il pianeta Koppai, che si trova ai remoti confini dello spazio, è sul baratro della rovina per via di una grande carestia dovuta ad una crescita incontrollata della popolazione: servono con urgenza nuove fonti di alimenti. Dopo aver inviato invano molte sonde SPERO in giro per lo spazio alla ricerca di pianeti ricchi di cibo, ecco che, in extremis, l’ultima finalmente atterra su un pianeta che sembra essere ricco di vita, denominato PNF-404. Viene inviata così una missione esplorativa composta da tre impavidi astronauti: Charlie, il capitano, Brittany, la biologa e Alph, l’ingegnere. A loro sarà affidato il compito di esplorare il corpo celeste e raccogliere quanto più cibo possibile per salvare il loro amato pianeta.
Dopo un incredibile viaggio di 279 mila anni luce, quando finalmente la navicella Drake è vicina all’atmosfera pronta ad atterrare, una manovra errata causa un disastro che divide i tre astronauti dalla loro vettura e li lascia sperduti sulla superficie del pianeta… quali terrificanti creature abiteranno questo rigoglioso pianeta? L’avventura ha inizio…

Il primo incontro con i teneri esserini filiformi è sempre esilarante…

Personaggi, Pikmin ed affini

Il design dei protagonisti di gioco è volutamente poco serioso ed è rimasto fedele al primo titolo, il cui protagonista, Olimar, è ormai divenuto un personaggio cult del roster Nintendo, tanto da essere stato incluso anche nel recente Smash Bros Ultimate. Il paesaggio e gli oggetti invece sfoggiano una veste grafica decisamente orientata al realismo, offrendo alcune piacevolissimi ambientazioni della natura del pianeta alieno.
I nostri eroi all’inizio sono quindi divisi, ma dopo qualche ora di gioco sarà possibile riunirli grazie all’aiuto dei Pikmin, una popolazione di esserini autoctona del pianeta. Questi, si scopre, obbediscono ciecamente agli ordini del fischietto integrato sull’elmetto spaziale dei nostri eroi e in questa edizione vengono proposti in 5 tipologie diverse, ognuno con proprietà e caratteristiche uniche, sulle quali, come vedremo, si basa gran parte del gameplay. Abbiamo perciò i pikmin rossi, adatti alla battaglia ed immuni al fuoco; i pikmin blu, che possono respirare sott’acqua; quelli neri somiglianti a delle piccole gemme di pietra, che sono molto duri e possono spaccare oggetti; quelli gialli, immuni all’elettricità e in grado di condurla senza problemi; infine i pikmin rosa, che sono dotati di ali e possono fluttuare a mezz’aria.
Come dicevamo il giocatore non prende il controllo diretto dei pikmin, ma può comandarli attraverso il fischietto montato sul casco: quando si emette un fischio tutti i mostriciattoli nel raggio di azione si affiancano al giocatore e lo seguono. A questo punto si è in grado di lanciarli letteralmente uno ad uno contro nemici da uccidere od oggetti con cui interagire: tutte le operazioni svolte dai piccoli amici colorati vengono effettuate automaticamente, al giocatore è sufficiente scagliarli sugli oggetti con cui interagire e loro fanno il resto.

Il pikmin giallo è un ottimo conduttore di elettricità…


L’unione fa la forza

I Pikmin posseggono una sorta di casa, la Cipolla Madre, che ha lo scopo di contenerli quando non sono in uso e può generarne altri. Questa operazione si rende presto necessaria perchè i piccoli Pikmin sono piuttosto fragili e non sarà raro vederne morire parecchi nel corso dell’avventura. La fauna del pianeta infatti non accoglie solo gli amati esserini, ma anche animali di numerose tipologie diverse, alcune aggressive e quindi molto pericolose. Il giocatore è in grado di affrontare i pericoli del pianeta utilizzando la squadra dei fedeli esserini come una sorta di armata, scagliandoli addosso ai nemici, che includono anche enormi boss. Per rinfoltire i ranghi dei piccoli Pikmin è possibile ordinargli di raccogliere i cadaveri dei nemici uccisi, che saranno poi portati dalla Cipolla Madre per essere assimilati e generare nuove unità. In giro per i livelli esistono anche alcuni pratici fiori colorati che contengono monete numerate e che asservono allo stesso scopo – in questo caso il colore indica il tipo di pikmin mentre il numero indica precisamente la quantità generata, una volta assimilata la moneta. Durante l’avventura si incontrano una grande varietà di situazioni grazie ad una notevole varietà di nemici, degli stupefacenti boss e molti puzzle ambientali da risolvere. Spesso occorre procedere alla risoluzione di rompicapi che sfruttano le meccaniche già evidenziate sulle tipologie di pikmin perchè, ad esempio, per affrontare un animale che sputa fuoco occorre il giusto tipo di pikmin. La sinergia nell’utilizzo degli astronauti diviene anch’essa un elemento importante dato che possono essere divisi, ognuno con una piccola armata di pikmin, per affrontare sezioni di gioco diverse in contemporanea.

Il primo vero boss-fight con il terribile Centiciompo, dalla corazza durissima!

Un pianeta ostile

Al calare delle tenebre la superficie del pianeta diventa molto pericolosa ed è perciò necessario mettersi in salvo in orbita prima del suo avvento, senza lasciare indietro nessun pikmin, che sarebbe inesorabilmente mangiato dai predatori notturni. Ogni giornata ha una durata ben precisa, circa 15 minuti, durante i quali è necessario progredire quanto più possibile senza perdere secondi preziosi, ottimizzando movimenti e attività: ogni notte spesa infatti consuma 1 unità di cibo, identificata da alcuni contenitori di liquido energetico. Il cibo può essere recuperato a sua volta attraverso la raccolta di frutta sparsa in giro per i livelli, dall’aspetto decisamente colossale: una singola fragola risulta essere più grossa degli astronauti stessi. La raccolta di cibo consente di produrre nuovi contenitori di succo energetico, che verranno quindi messi da parte nella Drake per essere consumati dai nostri eroi: più grosso il frutto, più contenitori di succo sarà in grado di fornire.

Questa frutta aliena ricorda tantissimo quella nostrana, non trovate?

Novità della versione Deluxe

La versione Switch sfoggia un lieve upgrade grafico, appena percettibile: ormai si è capito che la potenza della console portatile ammiraglia di Nintendo non è poi tanto diversa dalla compianta WiiU. La novità più ghiotta risiede nella modalità coop in split-screen verticale, che si sposa decisamente bene con il titolo in esame. Come già menzionato è sovente obbligatorio dividere la squadra dei piccoli astronauti in 2 – 3 gruppi, dividendosi le attività nelle varie sezioni dei livelli per poter procedere. Per fare un esempio pratico, può capitare che i pezzi necessari per ricostruire un ponte si trovino al di là di un pericoloso ostacolo. Il giocatore può quindi lanciare i pikmin oltre l’impedimento insieme ad un altro astronauta e può quindi prenderne il comando per completare le attività e riunire le sezioni di gioco. Ovviamente mentre un astronauta è sotto il diretto controllo del player, gli altri rimangono in balia degli eventi ma, in questa versione Deluxe, grazie alla modalità coop, non ci sono interruzioni: ogni giocatore porta a termine la sua parte di livello. Oltre a questo sono state aggiunte un paio di storie aggiuntive dedicate ai personaggi delle vecchie edizioni, Olimar e Louie, quindi una serie di migliorie al gameplay ed ai comandi in generale (come il fischietto generale per ritrovare pikmin dispersi a fine giornata). Insomma, tutto sommato possiamo dire che anche per coloro che avessero già stra-finito il vecchio titolo potrebbe essere un piacere riscoprirlo dopo tanti anni, magari anche solo per provarlo in coop e giocare le nuove missioni, che si prefiggono come un prologo ed un epilogo della storia principale.

Abbiamo apprezzato tantissimo il gioco in coop tramite split-screen.

Comparto Tecnico

Pikmin 3 Deluxe sfoggia una grafica praticamente identica al 2013, ma che, dobbiamo dirlo, è invecchiata benissimo. Risultava già splendida all’epoca e dobbiamo dire che è rimasta un piacere da vedere, anche grazie allo stile particolarissimo che riesce a fondere con maestria personaggi di fantasia con fondali realistici. Sulla Switch non abbiamo notato rallentamenti neanche in modalità coop durante le scene più concitate come i boss-fight: tutto scorre sempre fluido e pulito.
Il comparto audio è sopraffino, offrendo una colonna sonora molto particolare, sempre piacevole che si adatta al contesto di gioco, mentre gli effetti sonori, anch’essi identici all’originale, sono semplicemente perfetti. Non c’è parlato, dato che le voci dei personaggi sono espresse in lingua aliena, ma il testo è completamente tradotto in un perfetto italiano.

Concludendo…

Pikmin 3 Deluxe è un titolo che non dovrebbe mancare a nessuno. Si tratta di un piccolo capolavoro che appartiene ad un genere tutto suo, dotato di una grafica piacevolissima ed un contesto unico ed innovativo, difficilmente comparabile ad altri titoli. La nuova modalità coop oltre che alle missioni aggiuntive ed alcuni miglioramenti al gameplay arricchiscono l’esperienza e la rendono più piacevole, per tutte le età. Certo, se si è già giocato all’originale dover di nuovo spendere quasi 60 euro forse può sembrare esagerato, ma tutto sommato sono passati 7 anni e potrebbe anche avere un senso. Per tutti coloro che non hanno mai giocato al titolo originale però, non possiamo fare altro che consigliarlo molto caldamente.

CI PIACE
  • Deliziosa veste grafica che fonde egregiamente stili diversi
  • Un gameplay unico che fonde strategia, action ed elementi puzzle
  • Modalità coop realizzata magistralmente
  • Nuove storie che arricchiscono l’esperienza.
NON CI PIACE
  • Chi ha già giocato l’originale forse potrebbe trovare le novità introdotte poco attraenti per motivare la spesa.
Conclusioni

Pikmin 3 Deluxe è un titolo che, se viene guardato a sè stante, risulta eccezionale e privo di sbavature ed è per questo che ci sentiamo di premiarlo con un voto così alto. La grafica è splendida e pulita, il comparto audio eccelso, il gameplay unico ed innovativo: il tutto lo rende un piccolo capolavoro che va assolutamente provato e goduto fino in fondo. Il rovescio della medaglia è chiaro: si tratta pur sempre di una riedizione, che è, oggettivamente, cambiata molto poco rispetto al titolo originale di 7 anni fa. Potrebbe quindi risultare poco appetibile motivare una spesa così alta per tutti coloro che lo avessero già giocato su WiiU per rigiocare, di fatto, lo stesso titolo.

9Cyberludus.com

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Gabriele o “Gabe” per gli amici, è un informatico di professione ed inguaribile videogiocatore. Cresciuto a colpi di Commodore 64 ed Amiga è papà di due bellissimi bimbi che ormai gli rubano quasi tutto il tempo. La sua passione sono l’informatica, il cinema, la musica ed un giorno spera di finire e vedere pubblicato il suo primo videogame … quando trova il tempo!

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