Dato spesso per definitivamente morto o morente, il genere degli adventure game ha vissuto certamente un periodo di massimo splendore negli anni ‘90, per poi lentamente cadere (quasi) nel dimenticatoio a causa dello strapotere del genere action game, più veloce e facilmente vendibile grazie al fascino esercitato sulle nuove leve dall’ultra-violenza. Ma, grazie alle mille possibilità offerte dai nuovi ritrovati della tecnologia, anche un piccolo studio di sviluppo può immettere sul mercato una sua proposta ludica, narrare la propria storia e seguire i propri gusti personali. Trüberbrook sembra essere proprio questo, un progetto “piccolo” minuziosamente creato, con passione e amore verso un genere sempre in grado di offrire sorprese, con l’aggiunta di alcune innovative caratteristiche tecniche che lo rendono unico nel suo genere. Ma andiamo con ordine!

Time Flies

Trüberbrook, è un’avventura grafica che ci metterà nei panni di un fisico quantistico americano ritrovatosi nel 1967 in Germania. Il nostro eroe, partito inizialmente per cercare ristoro nel resort Truberbrook, si imbatterà in realtà in una cittadina colma di segreti in grado di sconvolgere gli equilibri del mondo. La trama, ben elaborata e che lega la sua atmosfera vagamente cinematografica ad esperienza mediatiche quali X-Files o Twin Peaks, si evolverà spesso per vie imprevedibili e costituirà un autentico motore in grado di tenere sempre piuttosto alta l’attenzione generale dell’utente che deciderà di imbarcarsi nell’avventura ricamata da Headup Games.

In generale, il gioco alternerà fasi di sviluppo narrativo a sezioni più squisitamente meccaniche, in cui il nostro protagonista sarà al centro di indagini atte alla risoluzione di enigmi e puzzle. L’alternanza dei segmenti di gioco avverrà in modo piuttosto fluido, non facendo sentire in nessun modo il “distacco” fra le succitate sezioni le quali saranno anelli ben uniti della stessa catena.

Il gameplay, com’è possibile intuire, si muoverà sui classici binari dettati da decadi dal genere, alternando esplorazione, dialoghi e risoluzione degli enigmi. Nonostante il pacchetto ludico offerto dal gioco sia in grado di soddisfare pienamente i gusti di un appassionato del settore, Trüberbrook non tenterà nulla di nuovo da questo punto di vista, fermandosi a seguire la via indicata dai suoi antenati “concettuali” in modo tutto sommato validissimo e ben fatto. In linea generale, gli enigmi che ostacoleranno il nostro progredire saranno progressivamente più difficili senza però sfociare mai nell’insensatezza, ne’ a livello di mera complessità ne’ a livello di coerenza generale con la storia e l’ambientazione. Detto ciò, il gioco toccherà delle notevoli punte di divertente “stranezza”, come quando avremo a che fare con una I.A. in stile anni ‘60 con dei problemi di “auto-stima” e che dovremo aiutare per poter proseguire con la storia.

Il gioco…vive!

La cosa più sorprendente offertaci da Headup Games è la tecnica di realizzazione del gioco: tutti gli sfondi e gli scenari sono stati interamente costruiti a mano, per poi esser traslati e digitalizzati con una tecnica chiamata “Photogrammetry”. Al di là dell’indubbio fascino tecnico, la scelta realizzativa originale è in grado di offrire risultati estetici di sicuro pregio e piuttosto evocativi, soprattutto per quanto concerne quelle sezioni di scenario costituiti da elementi scenici in movimento. Nonostante l’indubbio fascino e validità tecnica della scelta, e’ un po’ un peccato che la cosa resti unicamente ancorata ad un fattore puramente estetico senza che, in qualche modo, abbia ripercussioni effettive anche a livello di gameplay.

In contrasto con le scelte operate e su descritte, i personaggi saranno tutti “virtuali” realizzati in uno stile retrò di sicuro impatto. In generale, la caratterizzazione sarà più che sufficiente, anche se il protagonista principale sarà una spanna al di sopra di tutti gli altri character sparsi nel gioco, costruito su canoni chiaro/scuri che lo rendono sia “buio” che comico. Oltre ad un fascino artistico notevole, Trüberbrook si avvarrà di un comparto tecnico sopra la media e piuttosto pulito, senza gravi bug o glitch in grado di edulcorare l’esperienza di gioco. La meccanica punta e clicca di base sarà ben implementata e, nonostante qualche sporadico item che si “illuminerà” solo se gli saremo molto vicini, fluirà in modo ininterrotto.

Concludendo…

Trüberbrook è un gioco affascinante, ben realizzato e sicuramente divertente. Visto lo stato del genere point and click, sempre più a corto di esemplari e di idee, il titolo di Headup Games si pone come una novità di buon impatto, la quale probabilmente non offrirà una rivoluzione concettuale del settore ma, con ottima probabilità, potrà aspirare ad essere il capitolo di apertura di una ipotetica serie di punta e clicca.

CI PIACE
  •  Concept tecnico innovativo
  •  Trama ben rifinita ed interessante
  •  Gameplay di buon livello…
NON CI PIACE
  • …anche se non particolarmente innovativo
  •  L’innovazione tecnica non produce effetti reali nel gameplay
Conclusioni

Un punta e clicca che non può mancare all’appassionato moderno, sicuramente tenuto “a stecchetto” da un mercato barbaramente educato all’action gaming. Trüberbrook è innovativo tecnicamente, solido a livello di gameplay e affascinante narrativamente. Consigliato!

8Cyberludus.com

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