Dude, Stop, come suggerisce il titolo che, letteralmente, significa “Bello, smettila“, è un videogame goliardico e fuori dagli schemi. Non si tratta di una nuova uscita – dato che è disponibile su Steam già da un po’ di tempo – ma abbiamo deciso di recuperarlo e recensirlo perché ha recentemente ottenuto uno degli awards 2018 su IndieDB.
Sviluppato da un piccolo team composto da un paio di persone dalla ridente località di Riga, in Lettonia, ha anche un’altra peculiarità rispetto a tutti gli altri puzzle-game in commercio: in alcune situazioni per vincere sarete costretti a sbagliare!

Se vi abbiamo incuriosito, continuate a leggere …

Un puzzle-game diverso

Dude, Stop è un gioco single-player suddiviso in circa 12 capitoli. Il gameplay si basa su una serie interminabile di mini-games punta-e-clicca, tutti differenti e con scopi quasi sempre assurdi o ridicoli. Per farvi capire l’unico titolo che, come stile, potrebbe avvicinarcisi è il folle Game&Wario che, probabilmente, è stato anche una delle fonti di ispirazione per i gli sviluppatori.
Durante tutto il gioco si viene accompagnati da una simpaticissima voce fuori campo, che sin dai primi istanti attraversa la quarta parete e si rivolge direttamente al giocatore cercando di indirizzare le sue azioni nella maniera a “lui” più congeniale. Non aspettatevi una storia, anche se c’è una premessa che viene svelata poco dopo l’inizio: il creatore del gioco, che ci parla “attraverso” lo schermo, spiega che questa serie di giochi è stata inventata in seguito ad una scommessa con un suo amico. Se riusciremo a comportarci bene durante tutte le sfide proposte, il creatore avrà vinto, altrimento lo sentiremo imprecare forsennatamente minacciandoci più volte di ripercussioni, più o meno violente.
Se dovessimo dare un voto a questo gioco esclusivamente valutando grafica e sonoro, sarebbe probabilmente molto basso. Il confezionamento proposto però è davvero geniale e rende il contenuto, ai limiti della demo, divertente e a suo modo avvincente.

Dude, Stop-bread-test
Riusciremo a spalmare a dovere questa fetta di pane?

Gameplay

Dobbiamo rendergliene merito: i ragazzi di Team HalfBeard hanno saputo addobbare magistralmente una serie di giochini semplicissimi, rendendoli interessanti. I capitoli, come già anticipato, sono dodici: in ognuno ci sono circa 5-6 livelli dove ognuno possiede almeno due esiti conseguibili, buono o cattivo. Facciamo alcuni esempi: in un livello il vostro compito sarà quello di ordinare le palline rosse nel cesto di sinistra e le palline verdi nel cesto di destra, mischiandole – invece – l’esito sarà negativo; in un’altra occasione avremo una pallina di carta, un cestino ed un’aiuola con il divieto di sporcare e, muovendo un piede, sarà necessario calciare la pallina nel cestino (buono) o nell’aiuola (cattivo). Alcuni puzzle rasentano l’idiozia pura, come il livello dove è necessario mettere due forme geometriche nei rispettivi buchi e l’autore non si fa troppi scrupoli nel farcelo notare. Insomma come avete probabilmente compreso si tratta di un gioco variegato, e assolutamente non ripetitivo.

Dude, Stop-shoe-paper
Sarete buoni e butterete la carta nel cestino, o cattivi buttandola nell’aiuola?

Di solito all’interno dei vari capitoli c’è un tema ricorrente e, benchè le sfide siano tutte differenti e varie, in qualche modo sono accoumunate fra loro. Verso la metà del gioco il loquace voyeur che ci osserva prenderà letteralmente il possesso del gioco aprendo una console DOS ed attiverà una specie di hack denominato “D.U.C.K.” (riuscite ad indovinarne l’emblema? Sì, è una papera), che dovrebbe obbligarci a finire in maniera corretta i puzzle, ma che gli si ritorcerà inesorabilmente contro.

Dude, Stop-duck-activated
Ecco il terribile hack D.U.C.K in azione … cosa succederà?

Alla fine di ognuno dei dodici gruppi di giochi si devono ottenere dei trofei e, per poterlo fare, è necessario risolvere le prove secondo determinati schemi. Terminata una serie infatti ci verrà assegnata una pagella con i punti: per ottenere i vari trofei e sbloccare i livelli successivi è sempre necessario fare dei punteggi completi (o tutti positivi o tutti negativi) ma, in alcuni casi, anche misti (per esempio 5 positivi su 6, o viceversa). Questo significa che per riuscire a proseguire con successo nel gioco sarà necessario rigiocare i capitoli più volte, nella speranza di riuscire a trovare tutte le soluzioni possibili alle varie prove che ci vengono somministrate e, talvolta, la vera sfida consiste nel cercare la soluzione “sbagliata”!
Nascosti nei vari giochi ci sono anche una ventina di pezzi di un puzzle che andrà poi riassemblato in una sezione dedicata – niente di complicato neanche qui, ma la loro ricerca aggiunge un comunque pizzico di longevità al gioco.

Dude, Stop-doggy
Anche con la grafica cubettosa il cagnolino appare comunque tenero e carino …

Comparto tecnico

Una cosa è sicura: Dude, Stop non verrà mai ricordato per la sua grafica foto-realistica. I disegni dei vari oggetti, animali e personaggi sono in pixel-graphic, semplici e schietti, risultando, però, sempre chiara e mai confusa. Anche le animazioni sono praticamente inesistenti: generalmente i vari oggetti si spostano e si muovono come se fossero delle figure di cartone ma, nonostante tutto, ogni cosa adempie molto bene al proprio scopo.
Il comparto audio tradizionale è scarno: la sezione musicale, in particolar modo, ostenta solo un paio di motivetti abbastanza anonimi. Gli effetti sonori ci sono e … basta. La voce fuori campo invece è il fiore all’occhiello di questo titolo: sfoggia la prestazione di un famoso doppiatore, Andy Cowley, che annovera nel suo pedigree svariate serie tv e corti cinematografici. Gli interventi di questo personaggio sono sempre spassosi e la sua sola presenza crea un’atmosfera ilare e surreale dietro al gioco: è davvero divertentissimo sentirlo mentre parla masticando caramelle, ascoltare le sue maledizioni quando sbagliamo oppure prenderci in giro mentre ci consegna i premi alla fine dei capitoli. Questo aspetto ci ha realmente entusiasmato ma possiede un’unica nota negativa: è esclusivamente in inglese (anche perché molti giochi di parole sarebbero stati assolutamente intraducibili) e, purtroppo, anche il testo in italiano è tragicamente assente.

Dude, Stop-cup
Abbiamo vinto una … RoboCup!! Le citazioni sono tante e divertentissime …

Concludendo…

Dude, Stop è un gioco veramente particolare che diverte e stupisce. È così folle che è difficile riuscire ad aspettarsi cosa accadrà tra un livello ed un altro. I mini-game sono semplici, è vero, ed alcuni si finiscono nell’ordine di pochi secondi ma il divertente è cercare sempre le due soluzioni ed ascoltare le reazioni del narratore fuori campo. Ci sono citazioni di ogni tipo in tantissimi momenti, colpi di scena ed improvvisi cambi di prospettiva, insomma non ci si annoia mai. Per finire tutti i puzzle occorrono circa 5-6 ore di gioco, mentre per completarlo al 100% circa una decina – al prezzo proposto l’abbiamo trovato un onestissimo gioco che riesce a divertire tutta la famiglia senza annoiare. Se ve la cavate con l’inglese ci sentiamo di consigliarlo caldamente – non ve ne pentirete.

CI PIACE
  • Divertente, vario, folle e goliardico
  • Fantastica voce di Andy Cowley
NON CI PIACE
  • Poco longevo
  • Solo in inglese
Conclusioni
Dude, Stop è un gioco divertente che regala una decina di ore di gioco spensierato, intrigante e vario. Non è necessario essere dei videogamer incalliti per apprezzarlo, la grafica è semplice ma tenera ed è adatta ad un pubblico eterogeneo, dai più piccoli ai più grandi. L’unico vero difetto è che se non si conosce bene l’inglese molte sfumature sono forse difficili da comprendere, ma per noi resta comunque un prodotto consigliatissimo!
7.5Cyberludus.com

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Gabriele o “Gabe” per gli amici, è un informatico di professione ed inguaribile videogiocatore. Cresciuto a colpi di Commodore 64 ed Amiga è papà di due bellissimi bimbi che ormai gli rubano quasi tutto il tempo. La sua passione sono l’informatica, il cinema, la musica ed un giorno spera di finire e vedere pubblicato il suo primo videogame … quando trova il tempo!

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