Sulla griglia di partenza
Assetto Corsa si presenta sulla griglia di partenza del parco titoli PS4 per contendersi il gradino più alto del podio dei giochi di guida e, con Project Cars già uscito da poco più di un anno, una fantomatica edizione di Gran Turismo Sport in uscita (data incerta come vuole la tradizione) e altri titoli come Dirt Rally e F1 2016 approdati recentemente nel garage della console Sony, la battaglia per aggiudicarsi la vittoria sembra piuttosto agguerrita.
Assetto Corsa, sviluppato dagli italianissimi Kunos Simulazioni, ha già conquistato il pubblico PC due anni fa, grazie soprattutto a una componente simulativa di altissimo livello e a una vasta comunità di modder che ne hanno ampliato a dismisura i contenuti con auto, tracciati e campionati sempre nuovi. Il progetto è nato nel 2012 grazie alla passione del team di sviluppo per il mondo delle corse, e ha visto la luce due anni fa su Steam grazie al programma Early Access. Molto è cambiato da quella prima apparizione sullo store più popolare tra gli utenti PC, e il gioco pian piano è cresciuto nei contenuti limando, al contempo, gran parte delle imperfezioni iniziali. Grazie a Digital Bros. e 505 Games, Assetto Corsa è finalmente approdato su console per provare a conquistare i videogiocatori con la sua ottima offerta simulativa. Il titolo si presenta su Playstation 4 e Xbox One completo di tutti i contenuti aggiuntivi usciti sinora su PC e con una vasta gamma di volanti compatibili (NOTA: qualsiasi volante Fanatec continua a non essere compatibile con PS4). Lasciamo da parte, dunque, la falsa simulazione di Gran Turismo o l’ibrido simulazione-arcade di Project Cars e saliamo a bordo dei bolidi di Assetto Corsa.
Warm Up
C’è un elemento che ha reso popolare il gioco Kunos tra i videogiocatori PC: l’alto livello simulativo che a tratti può risultare frustrante per gli utenti meno esperti. Questo porting su console sembra mantenere fede alla versione “originale” offrendo un centinaio di automobili – si passa dall’iconica Alfa Romeo Giulia agli ultimi modelli Ferrari – e una dozzina di circuiti proposti in differenti layout. Tra questi spicca lo storico circuito di Monza nella versione del 1955, con la parabolica sopraelevata, e lo storico e sempreverde circuito del Nürburgring che comprende tutti i 22,835 Km del Nordschleife. Tra gli altri circuiti troviamo i più popolari tracciati europei del panorama Touring, come il Mugello, Vallelunga, Brands Hatch, Imola, Magione, Montmeló, Silverstone, Spa-Francorchamps e Zandvoort.
Le differenze tra questa versione di Assetto Corsa e la controparte PC appaiono chiare sin dal menu principale, che è stato riorganizzato per essere maggiormente fruibile con il pad. Il gioco propone – oltre ai soliti gara veloce e time trial – una modalità carriera, eventi speciali, prove di drift e hotlap. A queste modalità è stata aggiunta la possibilità di provare ogni auto e circuito del gioco, regolando a proprio piacimento l’orario e la configurazione del tracciato tra le diverse versioni disponibili.
Aggressivi sui cordoli
Assetto Corsa è un titolo molto particolare perché, nonostante sia possibile giocare con il controller tradizionale PS4, per godere appieno dell’aspetto simulativo del gioco è consigliato possedere un volante con force feedback integrato (il volante T150 di Thrustmaster è un ottimo compromesso qualità/prezzo). Altri titoli usciti recentemente sulla console Sony, come F1 2016, Project Cars o Dirt Rally, possono essere giocati con molta soddisfazione anche con il controller, ma Assetto Corsa sembra andare controtendenza, proponendo un sistema di guida che rende più soddisfacente l’uso di periferiche dedicate. Nel menu opzioni, inoltre, le regolazioni sono davvero risicate e permettono una limitata personalizzazione dei comandi del pad, tralasciando completamente la taratura del volante e una regolazione più profonda dei settaggi. In questo senso siamo molto lontani dallo standard offerto dalla versione PC.
La differenza tra un titolo simulativo come Assetto Corsa e i cosiddetti “simcades” non risiede infatti nell’esigenza di possedere o meno un volante, ma va ricercata nella cura offerta dagli sviluppatori alla fisica delle vetture, alla loro inerzia e alle interazioni col tracciato, tenendo sempre conto delle variabili rappresentate da velocità, potenza e assetti. Tutti aspetti che in Assetto Corsa abbiamo apprezzato per la loro coerenza con la realtà. Quando si scende in pista, bisogna innanzitutto avere una guida pulita e tentare di “sentire” il mezzo prestando attenzione, ad esempio, a non bloccare i freni nelle staccate, oppure eseguendo agili controsterzate per controllare il mezzo ad alta velocità. La prima variante del circuito di Monza rende immediatamente chiaro il concetto, mettendo alla prova le abilità di ogni pilota con la staccata iniziale nella Curva del Rettilineo e impegnandolo, parallelamente, nell’impresa di tener saldo il volante sul cordolo. I riflessi e l’abilità nel controllare il comportamento di ogni vettura giocano quindi un ruolo di primo piano nell’ottenere buoni giri veloci. Una frazione di secondo può essere decisiva per far perdere il controllo dell’auto e decretare la fine di una gara. Il gioco, infatti, risulta estremamente pignolo per tutto ciò che riguarda la qualità della simulazione, tanto che persino la temperatura ambientale incide progressivamente sulle prestazioni degli pneumatici. Attenzione, dunque, all’orario e alle temperature dell’asfalto prima di ogni gara. Assenti non giustificate le gare in notturna e quelle sotto la pioggia, due variabili che ci avrebbe fatto piacere vedere aggiunte a questa versione.
Se nei giochi di guida, solitamente, l’usura delle gomme viene risolta con un crollo improvviso delle prestazioni e della governabilità della vettura, in Assetto Corsa, invece, assistiamo a una progressiva perdita di aderenza che si traduce in un peggioramento dei tempi sul giro. Anche il carico di carburante ha la sua importanza e bisogna tenerne conto quando la gara si fa più lunga dei 3-5 giri a cui siamo abituati di solito. Per queste ragioni, il gioco non è sicuramente adatto a tutti, e risulta difficilmente accessibile per i neofiti del genere simualtivo.
La complessità della guida è ben supportata dalle attenzioni rivolte al setup della macchina, che appare molto articolato, e permette di modificare sia gli aspetti generali (come il limitatore di potenza e la distribuzione della frenata), sia quelli relativi all’aerodinamica, al cambio (rapporto di trasmissione, differenziale, etc.) e alle sospensioni (pressione pneumatici, convergenza, altezza dal suolo, barre antirollio e ammortizzatori). Questi settaggi sono tutti ad appannaggio dei piloti più esperti e con il giusto setup i tempi sul giro e la manovrabilità di una vettura sportiva migliorano sensibilmente. Per chi, invece, vuole guidare senza tenere conto di questi aspetti, può attivare i diversi aiuti disponibili: marce automatiche, traiettoria ideale, controllo trazione e stabilità, ABS e danni.
Una volta in pista, abbiamo notato come le varie regolazioni consentite, siano espresse realisticamente dal comportamento dell’auto, e come i vari aiuti consentano ai piloti meno esperti di esprimersi al meglio. Abbiamo però notato qualche difetto negli aiuti, in particolar modo per quel che riguarda la traiettoria ideale e il cambio automatico. Per quanto riguarda la prima, il suo comportamento non sembra adattarsi al modello dell’auto, risultando quindi piuttosto statica e regolata sulle prestazioni di una Ferrari piuttosto che di una FIAT 500 Abarth. Analogamente il cambio automatico si comporta in modo anomalo non scalando bene le marce in fase di frenata (dite addio al freno motore), non riprendendo le marce in fase di accelerazione e obbligando il pilota meno esperto a scalare manualmente le marce in caso di retromarcia.
In pista il gioco è ugualmente spietato e se, a volte, le sanzioni risultano veramente eccessive, in altre occasioni appaiono fin troppo permissive. Se a questo aggiungiamo che ad ogni uscita di pista ci vedremo annullare un giro lanciato, è facile capire come il profilo simulativo di Assetto Corsa possa mettere davvero alla prova i nervi di ogni pilota.
[UPDATE]
Con l’ultimo aggiornamento Kunos ha migliorato notevolmente la guidabilità delle vetture e in special modo il feeling con il gamepad che adesso risulta piacevole e più conforme agli altri titoli del genere. Questo update ha aggiunto la possibilità di visualizzare una classifica a fine corse nelle partite online, e sono stati inoltre corretti diversi crash post-gara sia in single player che in multiplayer. È stata infine corretta l’errata lettura degli angoli di sterzata di alcuni volanti.
Per un pugno di centesimi
Gettarsi nella mischia e cercare di vincere eventi predeterminati per raccogliere trofei e sbloccarne di nuovi non è certo una novità per il genere, e in passato abbiamo visto altri titoli sapersi destreggiare nel proporre sfide varie e divertenti senza dover necessariamente fare affidamento su carriere eccessivamente articolate. In Assetto Corsa, però, questi eventi costituiscono un percorso noioso, ripetitivo e a tratti frustrante. La modalità carriera e gli eventi speciali ci costringono, infatti, a partecipare a lunghe gare che si ripetono continuamente, solo che a bordo di veicoli differenti. C’erano tanti modi per rendere le cose interessanti, ma a quanto pare i ragazzi di Kunos Simulazioni si sono concentrati esclusivamente sull’aspetto tecnico, tralasciando il vero motore del gioco: la modalità carriera. Se aggiungiamo il fatto che, trattandosi di una versione console, mancano tutte quelle modifiche degli utenti che, nel tempo, hanno ampliato e migliorato notevolmente questo aspetto del gioco, ci ritroveremo in poco tempo a limitarci a correre in solitari hotlap, tra una gara online e l’altra.
Lo stesso discorso vale per il parco auto messo a disposizione dagli sviluppatori, che vede vetture prodotte da marchi rinomati nel settore delle corse come Ferrari, Lamborghini, Alfa Romeo, Audi, BMW, McLaren, Nissan e Lotus. Tra le 65 vetture messe a disposizione (101 con le varianti) troviamo supercar come LaFerrari, auto più accessibili come la Fiat 500 Abarth e vetture di Formula 1, Formule minori e Gran Turismo. Tutte le vetture sono modellate con dovizia di particolari sia per quanto riguarda gli esterni che gli interni, caratterizzata da una riproduzione superba che rende piacevole la guida persino all’interno dell’abitacolo. Anche per quanto riguarda la riproduzione dei suoni di ogni vettura, Kunos ha svolto un lavoro preciso e dettagliato, così come per il comportamento in pista, dove ogni automobile si comporta in modo unico. Riuscire a padroneggiarle tutte richiederà una discreta quantità di tempo e pazienza.
Competizione e confronto
L’approccio alla guida non cambia nemmeno nelle gare multigiocatore, che presentano una gradita sorpresa rispetto ad altri titoli del genere: i server di gioco dedicati. A differenza, però, di quanto avviene su PC, su console Assetto Corsa ha un numero limitato di concorrenti (16 contro i 30 della versione PC). La ricerca delle gare online mostra, tramite un’apposita tabella, tutti i server suddividendoli per giocatori disponibili, ping, vetture e piste. La limitazione nel numero dei giocatori è probabilmente dovuta alla minore disponibilità di risorse hardware. Le gare online comunque non risentono di problemi particolari, e già dopo pochi secondi dal’avvio del gioco ci potremo gettare nella mischia e confrontarci con altri piloti in giro per il mondo.
Una gioia per gli occhi!?!
L’aspetto tecnico di Assetto Corsa si mostra consistente, mostrando soprattutto una fisica coerente con il comportamento delle vetture nel mondo reale. Questo aspetto simulativo è stato ottenuto grazie alla partecipazione, in fase di sviluppo, di piloti professionisti e da una passata esperienza degli sviluppatori nel mondo delle corse. I circuiti sono perfettamente ricostruiti grazie all’utilizzo della tecnologia laserscan, che ha permesso di riprodurre, centimetro per centimetro, tutte le imperfezioni dei diversi tracciati (sezioni sconnessione, dossi, la posizione dei cordoli, etc.). È stata trascurata, purtroppo, l’introduzione di effetti particellari sulla ghiaia e sull’erba e sono stati limitati, almeno visivamente, i danni alle auto. Nel complesso le texture delle vetture sono riprodotte con dovizia di particolari sia all’esterno che all’interno di ogni abitacolo. Ogni vettura gode, infatti, di una riproduzione personalizzata del cockpit e degli interni, così come delle sonorità del motore.
Al di fuori di questi minuziosi accorgimenti, però, troviamo un lavoro poco raffinato nella resa grafica degli elementi naturali nei circuiti (gli alberi sono praticamente in 2D) e nel sistema di illuminazione, che non regge il confronto con altri titoli del genere. Anche se è possibile godere di scenari che si evolvono con il passare delle ore (si può scegliere di gareggiare tra le 8 del mattino e le 18 del pomeriggio), la resa degli effetti di luce sull’auto non sembra convincente. Vale il discorso inverso, invece, se sceglieremo di guidare con la visuale all’interno dell’abitacolo. Gli effetti di luci e ombre che si sviluppano mentre corriamo sono in questo caso molto realistici e dettagliati.
Infine, la sensazione di velocità è garantita da un frame rate impostato sui 60 fps, che però mostra evidenti cali nei momenti più concitati della gara (nell’ordine di 5-10 fps), quando le vetture presenti su schermo sono più di 10 o durante la partenza, quando le vetture sono schierate sul rettilineo. Un altro problema che affligge Assetto Corsa è un effetto di tearing, piuttosto evidente, che spesso affiora quando si affrontano le curve, anche quando la nostra è l’unica vettura in pista (come nel caso di circuiti come Spa-Francorschamps).
Concludendo…
In conclusione, Assetto Corsa si può definire come il gioco di auto con il miglior controllo dell’auto che abbiamo mai provato su console. Per quanto riguarda le modalità di gioco, però, il titolo di Kunos Simulazioni non riesce a competere con altri titoli del genere nella quantità e nella qualità dei contenuti proposti. La modalità carriera avrebbe meritato maggiore attenzione dal team di sviluppo. Per quanto riguarda, invece, la giocabilità consigliamo l’acquisto di un volante per godere appieno della componente simulativa del titolo. Preparate calmanti e una buona dose di volontà e lanciatevi nella simulazione automobilistica migliore che sia mai stata vista su console.