Mentre la World Wrestling Entertainment si prepara ad attraversare uno tra i periodi, storicamente, più turbolenti dalla sua nascita – post acquisizione della compagnia da parte di Endeavor – il “wrestling videoludico” si appresta a proporsi con la sua nuova iterazione, targata ancora una volta 2K Sports.
WWE 2K23 cerca di riprendere le buone basi gettate dal “rivoluzionario” WWE 2K22, titolo che provò in ogni modo di invertire il trend negativo, impostato dal suo predecessore. Con un John Cena in copertina, protagonista della nuova Showcase mode di quest’anno, abbiamo così affrontato l’offerta contenutistica offerta da 2K e Visual Concepts, rimanendo a tratti soddisfatti e altre volte, parzialmente, delusi.
Il perchè? Ve lo spieghiamo nella nostra odierna disamina, relativa alla versione PC del titolo.
Buona lettura!
Ruthless Aggression!
WWE 2K23 si presenta, sostanzialmente, con il comparto modalità della passata edizione: ancora una volta, a spiccare nell’offerta contenutistica, troveremo la modalità Showcase dedicata all’atleta di copertina, John Cena.
La Showcase dedicata all’atleta statunitense (ultimamente sempre più lontani dai ring, ma sotto i riflettori di Hollywood) ci permetterà di ripercorrere i suoi match più iconici, proponendo la classica formula già vista nelle passate edizioni: match ad obiettivi dove l’avanzamento è scandito dal preciso completamento degli stessi, intervallati da cutscene sia recuperate dai veri filmati di repertorio, che da intermezzi interamente ricostruiti con il motore grafico del gioco.
La Showcase ormai è l’emblema di tutto quello che non funziona più con questa serie: anni e anni di proposte videoludiche e iterazioni dedicate alla WWE e, purtroppo, sembra che gli sviluppatori non abbiano fatto il benché minimo sforzo per diversificarla quanto basta per non renderla la solita “minestra riscaldata”. I primi match divertono, è vero, e la sensazione di compiacimento nel sbloccare wrestler aggiuntivi o attire alternativi può risultare unica per un fan sfegatato della WWE, ma la sensazione di noia unita alla ripetitività di richieste e situazioni potrebbe scoraggiare i più a portare a compimento la suddetta modalità, nonostante una longevità abbastanza esigua.
La Showcase dedicata a John Cena ci permetterà di attraversare alcune delle sue più iconiche rivalità, raccontate dallo stesso John davanti ai microfoni di 2K: da RVD, Randy Orton, Brock Lesnar, Kurt Angle, fino ad arrivare al suo leggendario match contro The Rock – insomma, match dallo “star power” non misurabile, che vedranno scorrere a schermo leggende su leggende, fino ad arrivare all’ultima “dream match” che lo vedrà scontrarsi contro Bruno Sammartino, Hulk Hogan e Stone Cold Steve Austin.
Wrestling has more than one royal family
Messa un attimo da parte la modalità Showcase, andiamo ad analizzare le novità dell’altra “grande” game mode di WWE 2K23: MyRise.
MyRise è interamente basata sulla narrazione in cui puoi vivere le tue aspirazioni di una tua Superstar creata. In MyRise, WWE 2K23 offre due storie uniche tra cui scegliere: The Legacy e The Lock.
In The Legacy, giochi come una Superstar di seconda generazione che cerca di gestire le aspettative del nome di famiglia e la natura ultra-competitiva dello sport. Sarai messo alla prova contro le Leggende WWE passate e presenti mentre cerchi di assicurarti il tuo posto in cima allo sport dell’intrattenimento.
In The Lock, invece, prendi il controllo di un atleta d’élite, che negli anni passati si è già fatto un nome in altre federazioni indipendenti, pronto per un successo unico nella vita come attrazione principale della WWE, ma il raggiungimento di queste aspettative elevate dipende interamente da noi. L’obiettivo è chiaro: il raggiungimento sarà interamente basato sulle nostre scelte, oltre che ad un ipotetico allineamento con le Fazioni.
La modalità MyGM, finalmente, ha subito un richiestissimo upgrade rispetto alla limitata passata edizione. Quest’anno potremo quindi giocare un numero illimitato di stagione, oltre ad avere accesso ad una pletora più ampia di match e, dulcis in fundo, gestire gli show di NXT 2.0 e della storica WCW (vista la presenza di Eric Bischoff nel cast di GM selezionabili, questa è una vera chicca per i fan).
La Universe Mode continua sulla scia di successo impostato dal precedente capitolo, WWE 2K22: la modalità Superstar ci consentirà di vivere una carriera come Superstar, competendo in RAW, SmackDown o NXT – potremo personalizzare lo stile delle nostre Superstar preferite, contenderci le varie cinture, scegliere rivalità e usare il “momentum” per monitorare i nostri progressi. Il momentum è una nuova risorsa basata sulla rivalità ottenuta vincendo le partite e può essere incassata dai rivali per stabilire un Outcome nei PPV. Gli Outcome hanno tre livelli di intensità e una varietà di tipi, che vanno dalla scalata delle classifiche dei campionati alla possibilità di infliggere un infortunio a lungo termine.
Si torna sulla buona strada…
Pad alla mano, WWE 2K23 si comporta tutto sommato bene. Il gioco eredita, in larga parte, l’ottima base dettata dal precedente capitolo, basato principalmente da un sistema di combo funzionale.
I match si svolgono in maniera molto più fluida, anche il sistema di contromosse, basato sul tempismo e sull’indovinare la mossa avversaria, funziona molto meglio che in passato, così come gli attacchi aerei, dalle corde o i vari “suicide dive” verso l’esterno del ring, sono davvero più facili da eseguire e funzionano abbastanza bene. Ancora una volta, il sistema di collisioni mostra diverse imperfezioni; spesso capiterà di andare a vuoto con attacchi che dovrebbero invece colpire di netto l’avversario e, diverse volte, il sistema di targeting si comporta in maniera del tutto imprecisa, facendoci colpire l’arbitro con una finisher, anzichè il nostro avversario.
I match di coppia, purtroppo, rimangono estremamente frustranti, come in passato. I wrestler avversari continueranno a interferire con i vostri schienamenti, a tal punto da rendere alcuni match inutilmente lunghi e tediosi. Le altre modalità, invece, funzionano abbastanza bene, come i vari extreme rules, Hell in a Cell, ed il nuovissimo War Games.
Lato grafico, il gioco riesce a dare un notevole boost alla modellazione poligonale dei lottatori. Le new entry come Cody Rhodes, impressionano sia in termini di animazioni che di dettagli, nudi e crudi, anche se si sente ancora la mancanza di lottatori che, in futuro, dovrebbero arrivare sotto forma di DLC, Bray Wyatt tra tutti. Si percepisce un po’ la mancanza di scanning su alcuni atleti, specialmente leggende del passato, che sfigurano un po’ se messi a confronto con alcune superstar attuali.
Buoni i dettagli delle arene e del pubblico anche se, purtroppo, manca spesso quell’effetto “wow” sui venues più grandi, come Wrestlemania, che sembrano ben più limitati in termini di capienza rispetto alle loro controparti reali.
Ottima, come sempre, la scelta in termini di soundtrack nei menu e, invece, buono il commento originale affidato a Corey Graves e Michael Cole, che ci terranno compagnia durante i match.
Concludendo…
WWE 2K23 continua l’opera di riportare lo storico brand videoludico dedicato al wrestling americano sulla buona strada. In attesa di scoprire cosa riuscirà a fare la rivale AEW con Fight Forever, possiamo comunque affermare che l’ultima fatica di 2K e Visual Concepts funziona bene sia su PC che su Steam Deck (nonostante il bollino di incompatibilità). Permangono gli storici problemi sull’online e le mancanze lato modalità, ma lato gameplay il titolo diverte, a parte qualche limite sulle collisioni.
Un gioco che, sicuramente, i fan del wrestling non dovrebbero lasciarsi scappare.
Configurazione di prova:
Monitor: AOC CU34G2X/BK
Scheda video: GeForce RTX 3080 Ti
Processore: Ryzen 7 5800X
RAM: 16 GB DDR4