E se dicessimo un nome a caso? Ad esempio, Fifa Street? Ebbene, lor signori, Street Power Football, il titolo di cui parleremo quest’oggi, rientra esattamente nella stessa categoria del titolo EA. Un segmento ludico arcade, spensierato, fatto di spettacolo e divertimento senza fronzoli particolari, né specifici grattacapi. Gli elementi fondanti? Velocità, follia e spettacolarità, Street Power Football – sviluppato da SFL Interactive ed edito da Maximum Games – si propone con questo semplice motto: calcio, semplice, ora.
Ecco a voi la recensione!
Un campo e tanta musica!
Street Power Football è un gioco sportivo di stampo arcade, che propone le bellezze e la particolarità del calcio da strada denominato “freestyle”, in un concentrato di estetica in cel shading e dai cromatismi piuttosto accesi e che fa anche sua, come meccanica centrale, la musica. Come detto, il titolo si ispira visibilmente ai canoni inaugurati da FIFA Street lustri fa, seppur si allontani visibilmente dal “piano” originale del prodotto di Electronic Arts di puntare ad un minimo di verosomiglianza: Street Power Football, sin dalle prime battute, si presenta arcade e teso al divertimento puro. Diciamolo subito: chi è alla ricerca di un titolo tatticamente impegnativo o che riproponga in modo verosimile le possibilità offerte dal manto erboso, qui non troverà nulla. Piuttosto, chi invece è alla ricerca si di uno sportivo, magari multiplayer (com’è effettivamente il caso di Street Power Football), senza grossi grattacapi concettuali, ebbene… il titolo potrebbe essere una valida alternativa. Ma, attenti al condizionale che, nei fatti, non è casuale.
Il titolo offrirà ben 6 modalità differenti di gioco, che andranno dalle classiche partite competitive 3 contro 3 ad altre specifiche basate sui trick, sul freestyle a tempo di musica e sul calcio di precisione, sino al multiplayer competitivo che sarà poi, in effetti, il cuore pulsante di un titolo che ha dalla sua una buona longevità. Tutte le modalità concretamente presenti, sfileranno in un lunga carrellata quando opteremo per “diventare i Re” nella modalità carriera che il titolo mette a disposizione, piuttosto lunga e che fungerà per certi versi da lungo tutorial per prepararci alle sfide online e che ci porterà nei campetti di tutto il mondo. Nonostante le premesse, i limiti della produzione appaiono praticamente subito: sin dall’inizio, avremo infatti qualche difficoltà a navigare i menu di gioco. Un po’ per una traduzione non proprio certosina alla virgola, un po’ per una complessiva organizzazione delle varie possibilità e opzioni del gioco non proprio felicissima. Premesse formali non particolarmente entusiasmanti, entriamo subito in campo: anche a livello di gameplay, però, i limiti strutturali di Street Power Football sono velocemente evidenti.
Un pallone… un po’ sgonfio
Diciamolo subito, Street Power Football è sicuramente divertente. Ma il divertimento sopraggiunge nel momento in cui si deciderà, scientemente, di soprassedere ad alcuni, evidenti limiti di programmazione. A partire da un sistema di controllo complicato e che fa largo uso di combinazioni di tasti per diverse azioni di gioco, rendendo lo stesso notevolmente macchinoso se si pensa che, in sostanza, il ritmo di gioco è piuttosto acceso e votato ad una certa velocità. Anche nelle fasi di attacco e difesa, “qualquadra non cosa”: se sarà poi, dopo un po’ di allenamento, facile eseguire almeno i trick di gioco base, difendere sarà tutta un’altra storia complice la presenza di una sola skill effettiva per cercare di strappare la palla all’avversario (e che spesso, non sarà nemmeno tanto efficace).
Ci sono anche altre cose che non funzionano molto bene, anche nelle varie modalità di gioco che risultano, per certi versi, imperfette. Partendo comunque da queste premesse sicuramente di rilievo e grandemente incidenti sulla complessiva esperienza ludica offerta, il gameplay complessivo di Street Power Football risulta, tutto sommato, divertente anche grazie alla grande varietà di “giochetti” e trick in salsa freestyle che potremo realizzare nei variopinti stage di gioco.
Ma come ruotano… le palle?
Tecnicamente parlando, il gioco è egregiamente realizzato seppur anche in questo frangente ci siano dei nei evidenti. A cominciare dalle animazioni, visivamente pregevoli per quanto concerne i “trucchetti” ma legnose e a singhiozzo per quanto concerne le “ordinarie” movenze. Una altalenanza che trasla a piè pari anche a livello estetico, dove sia i personaggi che gli ambienti godono di una realizzazione in cel shading qualitativamente pregevole, “tradita” da alcuni elementi sottotono specialmente in relazione alle texture dei modelli.
A livello di mera pulizia tecnica e di performance, invece, il gioco si attesta ad un livello buono: abbiamo riscontrato nel corso dei test qualche bug minore assieme a momentanei cali di frame, ma nulla che, tecnicamente parlando, infici fondamentalmente l’esperienza di gioco. Ultimo ma non per particolari demeriti, il comparto sonoro, realizzato in modo eccellente e che comprenderà una buonissima effettistica complessiva unitamente ad una soundtrack licenziata che ben si sposa con la leggerezza concettuale del gioco.
Concludendo…
Diciamolo subito: chi è alla ricerca di un titolo tatticamente impegnativo o che riproponga in modo verosimile le possibilità offerte dal manto erboso, qui non troverà nulla. Piuttosto, chi invece è alla ricerca si di uno sportivo, magari multiplayer (com’è effettivamente il caso di Street Power Football), senza grossi grattacapi concettuali, ebbene… il titolo potrebbe essere una valida alternativa. Ma, attenti al condizionale che, nei fatti, non è casuale. Street Power Football, infatti, ha limiti evidenti a livello di gameplay, tecnico ed estetico: questioni che, in teoria, potrebbero esser risolte nel tempo grazie ad un prolungato supporto da parte degli sviluppatori.