La software house giapponese Level-5 non ha di certo bisogno di presentazioni. Chi ha masticato più di qualche videogioco, negli ultimi anni, conoscerà almeno per “sentito dire” le serie di Professor Layton, Inazuma Eleven ma anche del più recente Ni No Kuni. Titoli apprezzatissimi, non solo per lo stile estetico morbido e vicinissimo al mondo dell’animazione, ma anche per la capacità dello sviluppatore di creare universi teporosi e a cui è facile avvicinarsi e quasi impossibile distaccarsi. In questo senso, l’universo di Snack World, non si limita unicamente ad un “semplice” videogioco: con l’emblema, Level-5 ha realizzato un vero e proprio meta-mondo, che puà contare su di un altro videogame sviluppato per 3DS, una seria animata piuttosto apprezzata unitamente ad un seguito manga e ad alcune action figure interattive. Insomma, il titolo che analizzaremo oggi, Snack World Esploratori Di Dungeon per Nintendo Switch, approda in occidente a circa tre anni di distanza dal lancio nipponico su 3DS, in una versione riveduta e corretta traslata sulla novella ammiraglia ibrida Nintendo.
Riuscirà ad imporsi anche sul mercato nostrano? Ecco la review!
Spade, magie e simpatici mostri
Snack World: Esploratori di Dungeon è un gioco d’azione con forti elementi ruolistici, appartenente alla famiglia dei dungeon crawler e impreziosito dalla verve artistico/narrativa che da sempre contraddistingue l’opera di Level-5. Se volessimo provare ad “inquadrare” il complessivo quadro delle vicende che compongono la storyline del gioco, l’impresa sarebbe piuttosto ardua: in linea generale, Snack World ci metterà nei panni di un buffo combattente, che potremo creare da zero sfruttando un editor piuttosto fornito in pieno stile manga/anime, risvegliatosi privo di memoria e che ben presto diverrà un prode combattente al servizio del minuto (e barbuto) Re di Tutti Frutti, Papya, colorata e folle cittadina ricolma di improbabili e simpatici abitanti. Ma, come in ogni avventura videoludica che si rispetti, ben presto farà la sua comparsa il terribile sultano Aceto ed il suo malefico piano di distruzione e conquista. In generale, nonostante dopo alcune ore di gioco si possa scorgere un filo conduttore narrativo, Snack World: Esploratori di Dungeon ci proporrà una serie di missioni principali, spesso richieste “impossibili” della vanitosissima principessa Melonia, slegate fra loro e che fungeranno da pseudo-giustificazione per proseguire innanzi con la sfida, difficile e mai scontata, che ci proporrà il gioco.
Se volessimo inquadrare meccanicamente il titolo utilizzando nomi “altisonanti”, Snack World: Esploratori di Dungeon potrebbe essere una originale commistione fra Diablo, Monster Hunter e l’esperienza maturata dallo sviluppatore con titoli in stile Pokémon: dal trittico, il titolo Level-5 prende alcune caratteristiche preponderanti e le unisce in un connubio piuttosto omogeneo e che non risulta essere eccessivamente forzato. Snack World: Esploratori di Dungeon ci proporrà una struttura a missioni “stagne” che condivideranno fra loro determinati stage (non proprio tantissimi, a dirla tutta). Oltre a missioni principali e secondarie, generalmente legate ad obbiettivi come abbattere potenti boss, eliminare un numero prefissato di nemici ecc., il giocatore avrà a disposizione un Hub centrale, la succitata città di Tutti Frutti, in cui poter fare acquisti di vario tipo o partecipare a varie e divertenti attività con premi in palio. Completare missioni ci consentirà di ottenere esperienza, che confluirà in un canonico level up del personaggio con annessa distribuzione di punti per aumentare le statistiche passive del nostro alter-ego, bottino vario ed eventuale, solitamente composto in larga parte da “ingredienti” utili per il crafting, e la possibilità di ottenere un’arma speciale che sarà solitamente legata ad una missione specifica.
Il folle “Snack-Mondo”
Da un punto di vista più strettamente meccanico, Snack World: Esploratori di Dungeon si comporterà come un ibrido, con le dovute riserve, tra Diablo, Monster Hunter e Pokémon: sfruttando una classica visuale di base isometrica, seppur semi-libera in un ambiente 3D, esploreremo stage spesso composti spesso da più livelli, affrontando buffissimi e demenziali nemici (tra cui annoveriamo il potentissimo “Ozzy Osmort” o il terribile “Tiziano ai Ferri”) sino al raggiungimento di un obiettivo prefissato. Snack World: Esploratori di Dungeon non ci darà a disposizione vere e proprie abilità legate al personaggio ma, le skill che useremo, saranno correlate al tipo di arma che decideremo di portare in battaglia, fra spade, scudi, asce a due mani, archi e bastoni magici. Ogni arma poggerà su tre attacchi specifici (normali, speciale e ultimate), di cui due non saranno immediatamente accessibili ma si ricaricheranno nel tempo. In aggiunta, Snack World: Esploratori di Dungeon, oltre ad una classica barretta della vita correlata al numero dei punti ferita a disposizione del nostro personaggio, ci fornirà una barra della stamina (chiamata Punti Jara): rispetto al classico funzionamento a cui siamo abituati, nel titolo Level-5 l’energia che utilizzeremo per attaccare sarà correlata all’arma e non al personaggio. In sostanza, considerata la possibilità di poter portare con noi diverse armi differenti e che potremo cambiare nel corso dei combattimenti, esauritasi la barretta di un’arma potremo agilmente passare alla successiva e continuare a menar fendenti, per almeno una trentina d’ore complessive.
È bene sottolinare che il titolo Level-5 poggerà molti dei suoi contenuti, specialmente per quanto concerne le caratteristiche degli oggetti e la morfologia di una buona fetta delle missioni, sulla proceduralità: ripetere lo stesso stage potrebbe portare al drop della stessa arma che, sebbene fissa nell’estetica e nel valore base del danno, offrirà quasi sempre peculiarità attive e passive differenti e dettate del caso. Insomma, Snack World, nonostante non poggi su di un loot system tipico degli hack ‘n slash, quindi quintali e quintali di bottino lasciato in terra dai nemici, offrirà una buona varietà complessiva di possibilità d’armamento e discrete opzioni di crafting, che sarà ovviamente collegato agli oggetti che otterremo dai nemici sconfitti o come ricompense dalle missioni. Ma, livello dopo livello, non saremo affatto soli: oltre alla splendida possibilità di un cooperativo locale (che funzionerà tramite il sistema wireless della console) e online, in cui potremo entrare in stanze create da altri giocatori, Snack World ci consentirà di collezionare i nemici sconfitti, i quali potranno poi esser selezionati come compagni di squadra governati dall’I.A. oppure come “evocazioni” speciali di cui prenderemo il controllo per un tempo limitato.
Ogni nemico catturato, possiederà abilità speciali specifiche e statistiche fisse passive: Snack World: Esploratori di Dungeon ci consentirà di creare un party di tutto rispetto, seppure la complessiva intelligenza artificiale dei nostri compagni sia un po’ altalenante e non sempre sveglissima. La cattura non sarà un evento “libero”, ma avverrà casualmente: il gioco ci indicherà infatti, dopo la sconfitta di un nemico, la sua “fotografabilità”. Avvicindandoci al corpo inerme dell’avversario, si avvierà un simpatico mini-gioco la cui risoluzione confluirà nella definitiva cattura del nemico. Tutto queste possibilità, saranno quasi integralmente gestite anche grazie ad una sorta di “smartphone” presente in gioco che ci consentirà, fra gli altri, di poter salvare ma anche di accedere al nostro profilo, ai filmati di gioco (presi dalla serie animata) e addirittura ad una sorta di “Ebay” del titolo dove potremo commerciare con altri giocatori da tutto il mondo. Nonostante un gameplay ispirato e frutto, come specificato, del pescare con “astuzia” caratteristiche di diversi generi ludici (seppur uniti dalla costante “ruolistica”), il gameplay di Snack World: Esploratori di Dungeon soffrirà pressapoco degli stessi nei che viziarono la sua uscita originale su 3DS, ovvero una certa ripetitività di situazioni e meccaniche che, di base, è spesso il punto debole dei titoli appartanenti al genere del dungeon crawling. Se a questo ci si unisce la demenzialità complessiva del titolo che, seppur proponga una rivisitazione spensierata e leggerissima dei classici cliché ruolistici, presenterà situazioni probabilmente adatte ad un pubblico piuttosto giovane e specifico, probabilmente risultando ostico da digerire per chi ha qualche anno in più.
Tecnica e non solo…
Tecnicamente, Snack World si rivela di buona fattura, colorato e vivacemente caratterizzato, nella sua complessiva e divertente demenzialità. Nonostante non ci sia una grandissima varietà degli ambienti, essi saranno sufficientemente dettagliati e interessanti seppur non ci sia stato un grande “upgrade” rispetto alla versione 3DS. Va meglio per i modelli poligonali, che mostrano un dettaglio grafico superiore e una buona varietà cosmetica complessiva, specialmente per quanto concerne i nemici.
Artisticamente parlando, il design complessivo sia estetico sia a livello di scrittura, è al solito eccellente e permeato dalla capacità ormai consona di Level-5 di rendere sui generis ogni propria produzione. Snack World: Esploratori di Dungeon sarà costantemente pervaso da una evidente volontà (chiarissima sin dal tutorial) di parodizzare fino allo stremo i classici clichè del mondo ruolistico, dalle fanciulle in difficoltà agli eroi prescelti e quant’altro. Da un punto di vista di mera programmazione, la traslazione verso la nuova ammiraglia Nintendo è più che buona, seppur non esente da qualche sporadico rallentamento specialmente in versione portatile e ad una telecamera un po’ complicata da gestire nei dungeon (in sostanza, non saremo sempre completamente liberi di muoverla). Un plauso complessivo invece al comparto audio, pregevole anche grazie ad una ben fatta localizzazione in italiano che pervade persino le musiche.
Concludendo…
Snack World: Esploratori di Dungeon è un ottimo prodotto ibrido che mescola diverse caratteristiche ludico-meccaniche, innaffiate dalla consona eccellenza artistico-scritturale di Level-5. Nonostante un comparto tecnico con qualche difetto, spesso proveniente dalla sua origine 3DS, il titolo è già adesso uno dei punti di riferimento per gli amanti dei dungeon crawler sull’ammiraglia Nintendo, secondo forse solo all’immenso Diablo III (che ha, dalla sua, tantissimi anni di sviluppo alle spalle).