L’ultimo periodo di vita del Nintendo64 è stato, per certi versi, il migliore. Molti titoli di ottima fattura, specialmente tecnica, videro la luce fino al 2001. Il problema, però, è che di luce ne videro davvero poca. E’ il caso di Mario Tennis, dei versatili creatori di Mario Golf dell’anno prima, che specialmente in Italia divenne quasi introvabile già dal tempo del lancio…
Una squadra di sportivi
Sempre Camelot al timone, sotto l’ala protettrice Nintendo, porta Mario & Co alla scoperta di uno degli sport più belli di sempre, il tennis. Già creatori di Mario Golf, uscito nel 1999 su Nintendo64, il team avrà tra i meriti quello di riaccompagnare le due discipline sopraccitate, anche su GameCube con i veramente ottimi Mario Power Tennis e Mario Golf: Toadstool Tour. La curiosità, che da sempre avvolge ogni uscita di Super Mario, e soprattutto l’attesa, furono ancora una volta ben riposte. Camelot, che per ovvi motivi Nintendo ha sempre tenuto stretta, aveva già centrato alla grande il bersaglio l’anno prima ed era più che pronta a concedere il bis…
Camelot to serve!
Sigla sfavillante (realizzata col motore grafico del gioco), rarissimo vedere una sigla sul Nintendo64, menu coloratissimo e pieno di cose da fare (e rifare), il tutto stracolmo di personaggi giocabili: un sogno divenuto realtà! L’idea di vedere la mitica cricca mariesca prendersi a colpi di racchetta, deve aver di certo fatto venire l’acquolina in bocca a parecchi, e quindi le attese dovevano essere rispettate. Come successo per Mario Golf, anche Mario Tennis risulta un successo annunciato, grafica e sonoro eccellenti, giocabilità ai massimi livelli e una longevità elevatissima. Uno dei titoli in assoluto più validi dell’ultimo, fantastico, arco di vita del Nintendo64, che quindi merita di essere analizzato in ogni dettaglio.
Occhi lucidi…
La prima cosa che si nota appena selezionato il nostro personaggio tra i sedici (di cui due sbloccabili), oltre alla cura del menu, è il modello poligonale riservato a ogni giocatore. In campo, poi, la sensazione si rafforza diventando una certezza: Mario Tennis brilla di luce propria. Colori spinti al limite, luminosità e una grandissima varietà di dettagli, da segnalare in più anche le strutture, ossia la rete, lo stadio e tutti i minuziosi particolari (come il segnalatore di velocità alla battuta, a bordo campo). Davvero viene da sgranarsi gli occhi lucidi, i ragazzi di Camelot hanno realizzato davvero un gioco di riferimento, per non parlare poi della fluidità in partita, senza il minimo rallentamento anche nelle immortali sfide multigiocatore fino a 4 giocatori, per doppi assolutamente infiniti. I modelli dei personaggi sono pieni di particolari e animati benissimo, e piuttosto diversi tra loro. Per quanto riguarda il sonoro, come è ovvio aspettarsi da una produzione Nintendo, il lavoro è svolto con cura e ricercatezza. Gli effetti sonori ambientali, legati quindi alla racchetta e alla pallina, saranno realistici, andando a cozzare con gli effetti speciali “made in Mario”, che si sovrapporranno con indescrivibile grazia, dalle incontenibili voci dei personaggi (davvero esilaranti) ai suoni legati agli out. Il tono realistico, e quindi severo e composto (quasi all’inglese) della telecronaca sarà rotto, anche qui, dalla voce dell’allegro Mario che, a fine azione, annuncierà il punteggio. Un fantastico gioco surreale quindi, che impreziosisce, la già notevolissima realizzazione tecnica.
Gameplay…tennis puro!
I controlli risultano non meno splendidi della parte tecnica, precisione e semplicità al servizio dell’ immediatezza e della profondità. Se è vero, infatti, che dopo pochi minuti ci sentiremo già provetti tennisti, dall’altro è da notare l’incredibile profondità riservata alla giocabilità. In questo accorre anche la differenziazione dei personaggi che va ben oltre le animazioni. Saranno divisi in categorie legate alla abilità:
- All Around: composta unicamente da Mario e Luigi, che non hanno nessun pregio o difetto evidente
- Technique: fanno parte tutti i giocatori molto precisi
- Speed: come facilmente intuibile personaggi molto veloci
- Power: dominata da Bowser e DK, personaggi dotati di notevole forza bruta
- Tricky: giocatori con giocate beffarde e imprevibili, come Boo
Con la A eseguiremo uno spin normale, con la B cercheremo la precisione mentre con A+B la potenza. Inoltre avremo le combinazioni di A e B, colpendo prima A e poi B (quindi non insieme) faremo un pallonetto, mentre B e A ci consentiranno di fare un beffardo colpo che andrà lemme lemme nella zona d’attacco avversaria, risultando difficilissima da recuperare in certi frangenti. La strategia si rende necessaria giocando in quattro, sarà necessario dividersi le zone e i campi d’azione, cercando di coprire tutto il campo, rendendo tutto tattico e frenetico. Aldilà del massacro multigiocatore, più che scontato, va segnalata l’ottima idea che sta alla base della giocabilità, un misto di arcade e simulazione davvero raro (dal punto di vista della giocabilità, il legame con realismo e arcade sarà ancora più spinto nell’ottimo capitolo per GameCube). A volte sembrarà di giocare a qualcosa decisamente più simulativo di tante produzioni celebri, poi il colpo di genio e/o follia in grado di ribaltare la normalità, come un tiro esageratamente potente o una battuta anomale…questo è Mario Tennis.
Longevità
Un breve cenno sulla longevità del titolo, che va oltre quella che i titoli sportivi di Mario ci hanno abituato. Il single player risulta sorprendentemente lungo e corposo, molte coppe e in più per sbloccare tutte, ma proprio tutte, le opzioni sarà necessario vincere tutte le coppe con tutti i personaggi, cosa che tra l’altro costringerà il giocatore a aumentare la sua esperienza. Inoltre ogni volta che finiremo tutte le coppe con un personaggio, sbloccheremo la possibilità di utilizzarlo Star, potenziando le sue caratteristiche, premendo il tasto R durante la selezione del personaggio (con la L lo si può impostare mancino). Tante modalità anche in multigiocatore, dalla partita classica al divertente ring shot, passando per la modalità Bowser Stage, con gli oggetti presi direttamente da Mario Kart. Quest’ultima appare implementata meno bene delle altre, e per certi versi risulta trascurabile e inutile. Unico rammarico vero l’impossibilità di organizzare un torneo, accompagnati da un altro giocatore umano, contro la CPU, mentre sarà possibile farlo giocando assieme a un altro personaggio controllato dal computer. Lunghissimo in singolo e interminabile con gli amici, di certo Mario Tennis ha le carte in regola per restare parecchio tempo dentro il vostro Nintendo64…
Conclusioni
Un titolo quasi sconosciuto divenuto un piccolo grande cult. Il difetto grave di Mario Tennis è di essere uscito troppo tardi, quando il Nintendo64 era già snobbato da tutti, trovando quindi poco spazio. Tecnicamente incredibile, una giocabilità raffinata e profonda, longevità di tutto rispetto…sinceramente viene impossibile pensare di poter chiedere qualcosa di più da un gioco del genere che, ricordiamolo, dovrebbe essere solo una “parodia” del tennis. Concludiamo con una curiosità, Waluigi (tra i più noti personaggi della banda Mario) fa il suo debutto ufficiale proprio in questo gioco, motivo in più per gli appassionati di averlo nella propria softeca. Consigliato a tutti, obbligatorio se avete amici con cui giocare.