La serie Total War torna all’attacco con il secondo capitolo ispirato a Warhammer
La serie Total War si è imposta nel mondo degli RTS – sin dal 2000 – con un gameplay definito e collaudato dai talentuosi Creative Assembly. Nel 2016, gli studios inglesi decisero di fondere le meccaniche della loro saga con il ben noto franchise fantasy Warhammer. Scoccata la prima freccia, dopo una universale acclamazione di pubblico e critica, nonché il supporto massiccio di DLC post game, aggiustano ulteriormente il tiro con il secondo capitolo.
Avranno fatto di nuovo centro?
Orda che vince non si cambia, o quasi…
Il primo impatto col titolo Creative dà l’impressione che, a differenza del primo capitolo, si sia voluto spingere l’accelleratore sulla narrativa. A partire dall’intro fino ad arrivare alle sessioni di gioco, Warhammer è condito da numerose sequenze cinematiche che contribuiscono in maniera egregia a tenere alta l’atmosfera epic-fantasy. Selezionando “nuova campagna” verremo portati istantaneamente nella schermata di selezione della razza da scegliere. Ce ne sono quattro (ma siamo certi che ne verranno implementate altre nei futuri DLC) ed ognuna con due Lord leggendari da poter scegliere: Alti Elfi, Elfi Oscuri, Uomini Lucertola e Skaven (o anche uomini topo).
Per quanto concerne la trama vi basti sapere che tutte e quattro le razze mirano al controllo del Maelstorm, un vortice magico nel quale è racchiuso un immenso potere, scopo raggiungibile solo attraverso il compimento di determinati riti. Ogni razza avrà delle proprietà uniche e darà un indirizzo ben preciso nello svolgimento del gioco a partire dalla sequenza iniziale fino ad arrivare all’endgame. Questo fattore contribuisce in maniera sostanziale alla rigiocabilità e, data la lunghezza della trama principale, siamo convinti che resterete per ore incollati al monitor del PC cercando di espandere i vostri possedimenti!
Noi, suscettibili al richiamo del lato oscuro, abbiamo affrontato la maestosa campagna con i temibili Elfi Oscuri.
Un Nuovo Mondo e nuove battaglie
Cominciata la campagna verrete subito catapultati nel vivo dell’azione, con il Lord degli Elfi Oscuri pronto a far fronte all’invasione inaspettata degli Skaven. Il gameplay può essere suddiviso in due fasi: una “strategica”, nella quale poter costruire roccaforti, reclutare membri dell’esercito, potenziare i lord e tantissime altre opzioni, e una seconda di battaglia, nella quale prevale la componente in tempo reale. Difatti, proprio durante gli accaniti combattimenti tra le varie fazioni, imparerete quanto sia importante il tempismo e la giusta preparazione per poter vincere in Total War: Warhammer II. Ma non preoccupatevi, il titolo Creative vi prenderà per mano sin dalle primissime battute di gioco e spiegherà nel dettaglio sia la fase di preparazione che quella di esecuzione. Un elemento importantissimo che permette, anche ai giocatori neofiti del genere, di poter cominciare nel migliore dei modi ed immergersi nella strabiliante complessità del sistema di gioco collaudato dei Total War. La curva di apprendimento è ben tarata e non avrete problemi a completarlo se livellerete a dovere tutte le varie griglie personaggio ed ambientali. Menzione speciale per il sistema di diplomazia che funge da collante nelle relazioni tra la vostra e le altre razze, con le dovute divergenze ispirate al mondo del gioco da tavolo Games Workshop.
Un occhio di riguardo va anche al sistema di loot di fine battaglia. Nel caso degli Elfi Oscuri c’è la possibilità di tramutare i prigionieri di guerra in schiavi, in modo da poter creare sia forza lavoro inerente le costruzioni che membri dell’organico bellico, da addestrare e far scendere in campo al momento opportuno. Soffermandoci un attimo sul sistema di battaglia dell’ultimo capitolo della saga Total War, come già accennato in precedenza, il tempismo e la scelta direzionale fanno da padrone nel sistema di gioco. Ogni unità di guerra si muove con una determinata velocità ed utilizza i propri strumenti di guerra. L’unità cavalleria, ad esempio, si muove in maniera decisamente più rapida a quella di prima linea; ed è adatta ad effettuare raid laterali – o posteriori – ai danni delle truppe nemiche. Gli arcieri, al contrario, saranno decisamente più funzionali nelle retrovie, pronti a decimare ed indebolire le prime file avversarie. Ovviamente il nostro Lord riveste anche qui un ruolo di primaria importanza. Oltre ad impartire ordini e caricare le truppe, il Signore avrà delle particolari abilità magiche e non, con le quali influenzare pesantemente l’esito della battaglia. Proprio l’andamento di quest’ultima è perennemente consultabile tramite una barra posta in alto, in modo che il giocatore sia sempre pronto ad intraprendere le scelte più appropriate.
Insomma, che siate più o meno veterani degli strategici in tempo reale, Total War: Warhammer II resta un eccellente titolo nel gameplay: profondo, complesso ma mai frustrante nella sua interezza.
L’occhio (di Sauron) vuole la sua parte…
Il primo impatto visivo ed uditivo con Total War: Warhammer II è strabiliante. Se siete appassionati del gioco da tavolo o, più semplicemente, amanti del mondo fantasy in generale; il titolo Creative vi farà immergere instantaneamente in un’atmosfera dai toni epici e familiari. Come già detto sopra, questo secondo capitolo fa della narrativa una colonna portante. Colonna sonora, character design e persino i dialoghi del tutorial si attestano su livelli altissimi. Una volta scesi in campo guardare le unità combattere sarà una gioia per gli occhi, con migliaia di elementi poligonali ed effetti particellari in movimento. Le uniche note dolenti le abbiamo riscontrate negli scenari, più volte spogli e decisamente sotto tono rispetto al resto; ed i tempi di caricamento davvero lunghi tra una sessione e l’altra.
Seppur vero che il gioco sotto licenza Games Workshop ha a che fare con una moltitudine di elementi in contemporanea, si sarebbe di sicuro potuto far di più nel contesto visivo… ma siamo sicuri che i Creative Assembly ci daranno maggiori soddisfazioni col prossimo capitolo.
Nonostante queste ultime critiche siamo convinti che il gioco avrà un massiccio supporto nel tempo con l’implementazione di nuove razze e plot narrativi, così come già visto nel primo capitolo.
Discorso a parte và fatto sulla storicità del marchio Total War e della nuova strada intrapresa con la serie Warhammer. Stiamo parlando del coraggio che hanno avuto gli sviluppatori del gioco nel modernizzare una saga legata ad un pubblico di nicchia, che spesso storce il naso di fronte a degli stravolgimenti di questo tipo. Ma i Creative Assembly non si sono fatti intimorire ed hanno calcato la mano su una maggiore velocità e su delle meccaniche accessibili anche a chi incontra per la prima volta un prodotto di questo genere.
Concludendo
Warhammer: Total War 2 si impone come uno dei migliori RTS dei giorni nostri. Il titolo Creative fà tesoro di quanto fatto di buono nel primo capitolo e ne eleva abilmente quantità e qualità. La spinta narrativa rappresenta una fantastica novità e la differenziazione dei contenuti legati alle nuove razze danno al titolo una netta profondità, bilanciata da un sistema reso accessibile anche al grande pubblico.
L’atmosfera di Warhammer è resa alla perfezione e, nonostante qualche sbavatura tecnica, sarà una vera gioia per gli occhi e per le orecchie.