Vissero proprio tutti felici e contenti?
“Fables narra le avventure moderne di un gruppo di personaggi che conoscete già bene. Biancaneve? Il Principe Azzurro? Il Lupo Cattivo? Li avete già incontrati, insieme a molti altri personaggi che hanno popolato le più beneamate storie della tradizione popolare e le favole della vostra infanzia. Ma ora state per scoprire alcune delle cose che sono successe dopo le storie che già conoscete?”
E’ così che l’incipit dell’universo immaginario creato da Bill Willingham viene descritto brevemente nell’introduzione al volume “Le 1001 notti di Neve”. Un immaginario, quello della graphic novel Fables, che ha ispirato diverse storie e autori americani e che si accinge a solcare i mari del mondo videoludico grazie al lavoro di Telltale Games. Lo studio di sviluppo, dopo aver creato un’avventura grafica ispirata al mondo di Walking Dead (fumetto e telefilm di successo planetario) ha raddoppiato i propri sforzi concentrandosi su un progetto ambizioso e fuori da ogni schema. Nasce così The Wolf Among Us! titolo che, traendo ispirazione dalle storie di Fables, svilupperà un’avventura grafica suddivisa in cinque episodi che usciranno, con cadenza periodica, nel corso dei prossimi mesi.
Il lupo in mezzo a noi
Il mondo di The Wolf Among Us, trae ispirazione dalle vicende apparse sul fumetto Fables di casa Vertigo. Il mondo delle fiabe ed i personaggi che conosciamo sin da quando siamo bambini, sono stati cacciati dalle loro magiche terre natie da parte delle armate del malvagio dittatore che risponde al nome di Avversario. Questi personaggi, riunitisi in diversi gruppi, sono riusciti a giungere nel nostro mondo, fondando una colonia clandestina nei sobborghi di New York, in un quartiere ribattezzato Fabletown (Favolandia nella traduzione italiana). Da poco più di un secolo vivono nascosti e camuffati al genere umano, comportandosi come uomini; amano, litigano, combattono e soffrono, attendendo il momento in cui riusciranno ad avere la meglio sul loro acerrimo nemico e riappropriarsi del mondo fatato che hanno dovuto abbandonare. Questa premessa non viene fornita, purtroppo, nel corso della storia del gioco ma può essere estrapolata dalla serie a fumetti o dalle schede del personaggio presenti nell’apposita sezione del gioco. Bigby Wolf, meglio conosciuto in terra nostrana come Luca Wolf (in Fables) o il “Lupo Cattivo” della favola di Cappuccetto Rosso o i Tre Porcellini, è lo sceriffo di Fabletown, un ruolo in netto contrasto con un passato cui il personaggio dovrà più volte fare i conti. La vicenda di The Wolf Among Us, è incentrata su alcuni crimini che sconvolgono il “tranquillo” quartiere di Fabletown. Il giocatore vestirà i panni dello sceriffo Wolf, un tipo misterioso e dai tratti oscuri, che cerca di far luce sul misterioso assassino che con i suoi crimini nasconde diversi interrogativi. Dubbi e misteri che sembrano coinvolgere il passato del protagonista e contribuiscono ad ammantare la storia di un velo di mistero e incertezza.
No smoking
L’atmosfera che si respira non appena si mette piede nella Fabletown creata da Telltale è quella tipica dei film polizieschi e noir degli anni d’oro della filmografia e letteratura hard-boiled. Chi ha giocato a The Walking Dead, altro titolo Telltale basato su un fumetto, saprà cosa aspettarsi da questo titolo. Il giocatore deve guidare Wolf, lo sceriffo protagonista della storia, attraverso i comandi della tastiera, spostando il cursore del mouse nei punti d’interesse per cercare indizi, raccogliere prove o parlare con i personaggi presenti nella scena di gioco. L’eccessiva linearità degli eventi e la poca interattività cui giochi come Monkey Island ci hanno abituato, rendono The Wolf Among Us più un’avventura interattiva piuttosto che un’avventura grafica. Questo elemento, però, non rappresenta affatto una nota negativa, ma contribuisce, piuttosto, a rendere godibile il gioco creato da Telltale. Sono le scelte e i dialoghi, invece, a ricoprire un ruolo fondamentale per lo svolgimento della storia e per la caratterizzazione dei personaggi e soprattutto del protagonista della serie che, attraverso le nostre scelte, si confronterà in modo diverso con i personaggi secondari. La scelta della risposta adatta all’interno di ogni dialogo, offre quattro possibilità che bisogna scegliere in un determinato intervallo temporale, mentre nelle scene d’azione più concitate bisogna premere celermente alcuni pulsanti, per spostare il personaggio con tempismo quando, ad esempio, sta per essere colpito da un oggetto o deve fare a pugni con qualcuno. Il dolore e il senso di colpa di Wolf per aver ricoperto il ruolo di antagonista nel mondo delle favole sono dipinte sul volto di Bigby e più volte si possono notare nelle sue espressioni facciali e nel mondo in cui gli altri personaggi si rivolgono allo sceriffo. Una sotto trama che, si spera, venga sviluppata ulteriormente nel corso degli altri capitoli del gioco.
C’era una volta
Il mondo di Fabletown viene dipinto in modo accurato e molto vicino alle atrmosfere del fumetto al quale si ispira, graie all’utilizzo di una grafica in cell-shading che fa apparire le vicende dello sceriffo Wolf come se stessimo leggendo un fumetto interattivo. Questo particolare stile grafico viene utilizzato in modo atipico. Innanzitutto, vi è un’importante lavoro di regia e di inquadrature che vengono utilizzate per esaltare ogni scena o rendere al meglio l’atmosfera noir della storia. Anche le animazioni dei personaggi godono di un’attenzione particolare, volta a rendere più realistiche le animazioni dei volti durante i dialoghi. In proposito, il doppiaggio è stato realizzato con cura ma, purtroppo, non gode di una traduzione, neppure testuale, nella nostra lingua. Analogamente a quanto successe con The Walking Dead, il gioco sembra destinato ad avere i sottotitoli nel prossimo futuro grazie al lavoro del gruppo crybiolab.
The End? Not Yet…
La fine del primo episodio di The Wolf Among Us contribuisce a mantenere alte le aspettative per i prossimi episodi di una serie che analogamente a The Walking Dead, centra l’obiettivo e si propone come storia dell’anno nel suo genere. L’atmosfera e gli ambienti realizzati con l’ottimo utilizzo di una grafica in cell-shading così come la psicologia dei personaggi sviluppata nei minimi particolari ed una storia che seppur breve si rivela avvincente e ricca di colpi di scena, fanno del titolo Telltate un gioco da provare e riprovare…In attesa dei prossimi capitoli naturalmente.