Siamo lieti di informarLa che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l’elenco dei i libri di testo e delle attrezzature necessarie. I corsi avranno inizio il 1° settembre. Restiamo in attesa della Sua risposta, entro e non oltre il 31 luglio pv.v.
Anche se con un po’ di ritardo sul tabellino di marcia, ci siamo arrivati anche noi a parlare dell’attesissimo Hogwarts Legacy, ultima fatica di Avalanche Software (no, non quelli di Just Cause, ma il team dietro ai vari Disney Infinity) e Portkey Games, titolo che sulla carta sembra essere il titolo più ambizioso, dedicato all’universo magico scaturito dalla penna di J. K. Rowling.
Proprio dalle recenti uscite di quest’ultima, intorno al gioco si è scatenato un insensato polverone mediatico e social che, dal canto nostro, vorremmo evitare completamente di citare (per questo motivo, rimandiamo voi lettori ad un nostro approfondimento sulle nostre pagine, che prova a spiegare per filo e per segno l’accaduto), cercando solamente di analizzare il titolo per le sue qualità e mancanze, in quanto più meritevoli di attenzione.
Grazie a Warner Bros, abbiamo anticipatamente ricevuto il titolo in questione – in versione PC – dandoci così modo di saggiare con mano, e nella sua interezza, l’offerta contenutistica proposta dai ragazzi di Avalanche Software.
Il risultato? Diciamo soltanto, con un piccolo spoiler, che Hogwarts Legacy è senza dubbio la miglior produzione videoludica su licenza Harry Potter. Nelle prossime pagine andremo così a sviscerare l’offerta ludica proposta, tra i suoi pro e i suoi contro: buona lettura!
Un legame unico con la magia antica
Hogwarts Legacy è un videogioco di ruolo d’azione ambientato nell’universo di Harry Potter. La trama del gioco si svolge nel XIX secolo, molti anni prima degli eventi della serie di Harry Potter. Scordiamoci quindi personaggi amati, come Ron, Hermione o Hagrid, visto che gli eventi del titolo Portkey Games offrirà una panoramica narrativa interamente originale, pur rispettando tantissimo gli scritti originali della Rowling. E’ proprio questo aspetto, infatti, quello che impressiona maggiormente in Hogwarts Legacy: la cura per il materiale originale – un intero team si è infatti occupato che tutto le proposte narrative all’interno del gioco fossero coerenti con i canoni del Wizarding World, per evitare di scontentare una fan base che, come sappiamo, sa essere molto bellicosa.
Andando a parlare della trama, in Hogwarts Legacy il giocatore è chiamato a interpretare un giovane studente di Hogwarts – entrato nella celebre scuola di magia e stregoneria dal quinto anno, quindi in età già avanzata – che scopre di avere una particolare affinità con un certo tipo di magia antica e che, ben presto, scopriremo essere destinato a svolgere un ruolo cruciale all’interno della narrativa.
Il protagonista di Hogwarts Legacy ha un particolare legame con la magia antica, che viene rivelato all’inizio del gioco: in un sogno, incontreremo una misteriosa figura femminile che gli mostra visioni del passato, tra cui la creazione della magia stessa.
Questo legame con la magia antica diventerà un tema importante del gioco, poiché il protagonista dovrà scoprire la verità sulle sue origini, arrivando quindi ad esplorare luoghi antichi, interagire con creature magiche e scoprire manufatti magici.
Nelle prime fasi dell’avventura, faremo la conoscenza dell’enigmatico Professor Fig, il custode della biblioteca di Hogwarts oltre che esperto di magia antica. Oltre a fungere da mentore del protagonista, il professor Fig ci aiuterà a comprendere meglio il nostro legame con la magia antica e la sua importanza nel mondo magico.
Il gioco, come un vero RPG che si rispetti, inizierà con la creazione del proprio personaggio, che può essere personalizzato per aspetto e genere – a questo pro, l’editor ci è parso abbastanza scarno, andando solo a toccare preset di volti e capigliature non personalizzabili nel dettaglio, anche se comunque in grado di dare un piccolo tocco personale al nostro giovane mago/strega. Pur mancando completamente di un sistema di moralità, Hogwarts Legacy darà al giocatore la possibilità di fare scelte che influenzeranno il corso della storia, tra cui appunto scegliere tra le casate di Hogwarts (tra Grifondoro, Serpeverde, Tassorosso e Corvonero), interagire con gli altri studenti e professori, esplorare il mondo esterno al castello (tra cui il villaggio di Hogsmeade e le meravigliose Highlands scozzesi) oltre che di svolgere missioni secondarie.
Le possibilità in termini di libertà d’azione data al giocatore, nel vasto open world di Hogwarts Legacy, aumentano esponenzialmente una longevità di per sé già ottima, permettendoci di passare oltre la trentina di ore nel solo completamente della questline principale.
Avada Kedavra!
Il gameplay alla base di Hogwarts Legacy è un mix di elementi di gioco di ruolo e d’azione, con una forte enfasi sull’esplorazione del mondo magico di Hogwarts – e dintorni.
Per parlare del gameplay alla base di Hogwarts Legacy, impossibile non partire dal combat system che, come intuibile, si basa principalmente sull’utilizzo di incantesimi e sull’approccio strategico agli scontri.
Il sistema di incantesimi di Hogwarts Legacy è senza dubbio uno dei suoi punti di forza. Con una vasta gamma di incantesimi a disposizione, ognuno con effetti e proprietà unici, il giocatore ha molte opzioni a sua disposizione per affrontare i nemici. Nel titolo Portkey, esistono diversi tipi di incantesimi con cui affrontare le agguerrite orde di nemici (che, come vedremo, mancano un po’ di varietà a lungo andare): l’incantesimo base è quello che ci ritroveremo, per la maggior parte del tempo, a dover lanciare contro i nemici – schiacciando compulsivamente il grilletto destro – ed è una semplice magia d’impatto che provoca danni leggeri ai nemici, ad esso si vanno ad aggiungere una serie di incantesimi, in grado di provocare danni elementali, che spaziano dall’Expelliarmus, utile per disarmare disarmare il nemico, costringendolo a combattere con le mani nude e rendendolo più vulnerabile agli attacchi successivi, “Protego” può essere utilizzato per creare uno scudo magico attorno al personaggio, proteggendolo dagli attacchi dei nemici e dandoci così modo di contrattare con un “Stupeficium”. Non mancheranno incantesimi come “Accio”, per richiamare a sé gli avversari o oggetti o “Levioso” per farli lievitare e attaccarli con altre magie nel frattempo. Vista l’affinità del personaggio con la magia antica, sarà quindi possibile attivarle in battaglia, previo caricamento di una barra posta nell’hud: in questo caso, tramite la pressione di un tasto che ci verrà notificato, potremo scagliare potenti attacchi sui nemici, alcuni in grado di distruggerli all’istante.
Il combat system funziona, in complesso, davvero bene. Ci rendiamo conto che portare all’interno di un action un sistema interamente basato sulle magie non sia tra i compiti più facili, ma il team di Avalanche è riuscito, in qualche modo, a portare a casa il risultato, sviluppando quella che sembrerebbe essere una versione avanzata del free flow, interamente basato su attacchi a distanza. La varietà e la combinazione delle magie rendono bene in battaglia, così come alcuni aspetti strategici che prevedono l’utilizzo di determinati elementi per “rompere” scudi avversari, capaci di aggiungere ulteriore profondità tattica agli scontri, specialmente ai livelli di difficoltà più alti, dove sarà necessario controllare sempre e comunque la barra della salute e, all’occorrenza, curarsi per evitare di incappare in una morte prematura.
Vita a Hogwarts
Non solo Hogwarts. In Hogwarts Legacy, come già accennato, la libertà data al videogiocatore spazia anche al di fuori delle mura del castello. Se tra i misteriosi corridoi della celebre scuola di magia e stregoneria muoveremo i primi passi, assisteremo alle lezioni – in cui apprenderemo incantesimi e abilità che ci verrà in aiuto durante lo svolgimento della storia principale – e faremo amicizia con alcuni studenti, buona parte della nostra avventura ci vedrà esplorare lo spazio intorno al castello: l’area delle Highlands, ad ampio respiro e ricca di attività secondarie, il villaggio di Hogsmeade, utile per fare acquisti nelle diverse botteghe magiche, la Foresta Proibita e molti altri villaggi, dungeon ed aree secondarie che, difficilmente, riusciremo ad esplorare per bene in una manciata di ore.
Per spostarsi all’interno della vasta mappa di gioco, Hogwarts Legacy mette a disposizione diversi elementi: potremo attivare le diverse fiamme della metropolvere sparse per il mondo di gioco (e nelle aree del castello di Hogwarts), che fungono da punti di viaggio rapido, oltre che poter utilizzare scope e cavalcature volanti – come ippogrifi – sbloccabili nelle fasi avanzate dell’avventura.
Pur configurandosi come un open world piuttosto “classico”, Hogwarts Legacy riesce ad intrattenere il giocatore con una serie di attività piuttosto variegate, che vanno dalla semplice raccolta di collezionabili, prove di Merlino (semplici prove di abilità), duelli tra le mura del castello, prove a tempo a cavallo di una scopa (anche se, purtroppo, mancherà il Quidditch come attività secondaria), esplorazione di dungeon, cattura di animali magici e molto altro.
Proprio come negli scritti della Rowling, ad un certo punto della nostra avventura otterremo l’accesso alla stanza delle necessità. Si tratta di una stanza segreta che si adatta alle “esigenze del giocatore”, offrendogli la possibilità di creare oggetti magici, personalizzare l’ambiente, oltre che rilassarsi tra una missione e l’altra. La stanza si sblocca con una missione principale e si trova al settimo piano della Torre di Astronomia. Una volta dentro, il giocatore può usare tre incantesimi speciali per trasformare gli oggetti presenti nella stanza, evocare nuovi elementi e alterare le proprietà dei materiali. Queste magie permettono di creare pozioni, piante e creature magiche, che possono essere utilizzate nel gioco o semplicemente ammirate nella stanza. Il giocatore può anche scegliere lo stile dei mobili, il colore del pavimento e altri dettagli decorativi per rendere la stanza più accogliente e personale. La stanza delle necessità è un’aggiunta decisamente originale e ben realizzata, che arricchisce l’esperienza di Hogwarts Legacy e rende il giocatore ancora più immerso nel mondo magico, oltre che un luogo in cui il giocatore può esprimere la sua creatività e il suo gusto.
Wizarding World
Come dicevamo in fase di avvio della recensione, abbiamo potuto provare Hogwarts Legacy nella sua controparte PC, alternando le nostre partite tra una configurazione di fascia alta e uno Steam Deck (di cui il gioco gode di bollino “Verificato”).
In generale, Hogwarts Legacy è un gioco che si distingue per la sua qualità grafica e il suo livello di dettaglio, offrendo – fin dalle primissime battute di gioco – ambientazioni dal forte impatto visivo. Il gioco offre una rappresentazione fedele e realistica di Hogwarts e del mondo magico che lo circonda: il castello, in primis, rappresenta il sogno per ogni fan degli scritti originali e delle pellicole cinematografiche, che troveranno all’interno del titolo tutte le location principali riprodotte con una fedeltà quasi maniacale. L’esplorazione dei corridoi del castello, lo spostamento tra le scale e i dettagli di aule e dormitori, contribuiscono ad aumentare il fattore immersività, rendendoci protagonisti della nostra avventura all’interno del mondo magico di Harry Potter. Se a spiccare, di gran lunga, vi sono le location interne del castello, a contribuire ad allo “slogamento della mascella” ci penseranno le diverse aree esterne, a partire dal meraviglioso villaggio di Hogsmeade, che avremo la possibilità di visitare fin dalle prime ore di gioco: anche in questo caso, la mole di dettagli e resa visiva è impressionante, così come quella dei diversi villaggi nelle aree a sud del castello e gli scenari boschivi e collinari delle Highlands scozzesi.
Sebbene siano già intervenute diverse patch correttive dal lancio ad oggi, l’esperienza di Hogwarts Legacy, seppur soddisfacente nel complesso, soffre ancora di alcuni problemi di ottimizzazione, tra cui sporadici problemi di stuttering anche nelle configurazioni PC di fascia più avanzata – in particolare scegliendo di attivare dalle impostazioni grafiche le funzionalità di ray tracing. Su Steam Deck, invece, il titolo si comporta piuttosto bene anche se “appesantito” sul fronte dei caricamenti e durata complessiva della batteria: per avere una buona esperienza di gioco, il consiglio è quello di impostare la risoluzione a 1280×800 e di usare il FidelityFX Super Resolution (FSR) 2 nella modalità qualità. In questo modo sarà possibile raggiungere i 40 fps medi nell’open world senza sacrificare molto in termini grafici.
Segnaliamo inoltre che il gioco è stato interamente tradotto in italiano, sia in termini di testo che di doppiaggio, e ci sentiamo di dover apprezzare il lavoro svolto in tal senso.
Concludendo…
Pur configurandosi come un open world piuttosto classico, condito dalla solita intrinseca ripetitività di situazioni e attività, impossibile non rimanere affascinati dal lavoro svolto da Portkey Games per portare il Wizarding World in un contesto videoludico così appagante. Hogwarts Legacy è un solido action rpg open world, dal forte impatto grafico, che sarà sicuramente amato alla follia dai fan di Harry Potter, che ritroveranno nel gioco iconiche location ed una narrativa coerente con gli scritti della Rowling. Seppur limitato nelle meccaniche, in quanto mancante di un vero e proprio sistema di moralità e una presenza – costante – di quest/attività secondarie ripetitive, il gioco diverte dall’inizio alla fine ed è in grado di regalare ai videogiocatori una quantità smodata di ore di gameplay, tra le mura del castello di Hogwarts e nei dintorni scozzesi.
Compatibilità con Steam Deck:
Verificato
Configurazione di prova:
Monitor: AOC CU34G2X/BK
Scheda video: GeForce RTX 3080 Ti
Processore: Ryzen 7 5800X
RAM: 16 GB DDR4