Il team francese degli Spiders, nel corso degli anni, non è mai riuscito a “sfondare” considerevolmente nell’industria videoludica, proponendo sì prodotti che, uscita dopo uscita, sono riusciti a migliorarsi in termini qualitativi, ma a cui mancava quella spinta in più per andarsi a consolidare tra i “big” del settore. Spiders è un team, a conti fatti, tutt’altro che “big”: nonostante il supporto di publisher solidi (prima Focus Home e, successivamente, Nacon), lo studio – ad oggi – conta poco più di settanta persone, di certo un numero sopra la media se paragonato a studi di sviluppo indipendenti, ma non abbastanza se teniamo in considerazione il target AAA delle recenti produzioni del team francese.

Spesso consolidati su esperienze di gioco GDR, che tentano in parte di riprendere il concept story driven lanciato da BioWare con i vari Mass Effect o Dragon Age, la migliore esperienza ludica concepita dai ragazzi di Spiders si può senza dubbio trovare in Greedfall, titolo del 2019 in grado di guadagnarsi numerosi consensi di pubblico e critica. Un titolo ambizioso, certo, ma non esente da difetti, che impedivano al titolo di elevarsi sopra un certo standard qualitativo.

Sono passati quasi tre anni dall’uscita di Greedfall (fresco di annuncio di un sequel) e i ragazzi di Spiders hanno lavorato assiduamente sulla loro prossima uscita, Steelrising. Prodotto da Nacon, Steelrising è il primo soulslike game dello studio francese, caratterizzato da un gameplay che richiama molto le recenti produzioni From Software – tra cui Bloodborne ed Elden Ring – cercando però di proporre un’ambientazione totalmente originale, che ben si allontana dal dark fantasy già visto nelle opere sopracitate.

Abbiamo provato il gioco, nella sua iterazione PC, grazie ad un codice review fornitoci proprio dal publisher e, dopo averne spolpato a dovere l’offerta contenutistica, siamo così pronti a fornirvi il nostro responso ufficiale sul titolo.

Buona lettura!

Un automa a Parigi

Steelrising è un gioco di ruolo d’azione dalla deriva “soulslike”, ambientato in una versione alternativa di una Parigi del 1789, in piena Rivoluzione francese. Avviata una nuova partita, una cutscene ci presenterà immediatamente il personaggio della Regina, Maria Antonietta, mandata via da Parigi dal Re, Luigi XVI, nel tentativo di tenerla al sicuro dalle agguerrite orde dei rivoluzionari. Il Re, nel tentativo di sedare le rivolte in città, si è così affidato ad un esercito di mortali automi, creati dall’ingegner Vaucanson, riducendo le strade cittadine in luoghi di morte e disperazione.

Verremo così introdotti ad Aegis, l’automa personale della Regina, di cui potremo deciderne le fattezze base e la classe iniziale (selezionabile tra quattro scelte). Su richiesta della nostra “padrona” avremo così il compito di fungere da “occhi e orecchie” della Regina, con il principale obiettivo di porre un freno alla follia del Re e del suo letale esercito meccanico.

Un soulslike grezzo ma con una forte personalità

Steelrising presenta diverse qualità che lo rendono essenzialmente un titolo simile alle ultime produzioni From Software, a partire dai diversi combattimenti, impegnativi e “letali” se sottovalutati.

Tra punti di riposo – alternativi ai falò e luoghi di grazia – chiamati vestali, presso i quali potremo ripristinare la salute di Aegis e spendere le “essenze” guadagnate in battaglia per potenziare le nostre abilità, lo sviluppo della meccanica protagonista si presenta piuttosto solido e in linea con quello che è lecito aspettarsi da un action RPG di questo calibro. Ovviamente, il riposo presso i vestali provocherà la “risurrezione” dei nemici precedentemente uccisi (eccezion fatta per i boss) e dovremo quindi tenerci pronti ad affrontarli una volta tornati in azione.

A brillare in Steelrising è senza dubbio il combat system, veloce, fluido e reattivo in termini di esecuzione delle abilità, indipendentemente dal fatto che provengano dal personaggio o dai nemici stessi. I fan di titoli soulslike, come Bloodborne e Elden Ring, saranno felici di vestire i panni di Aegis, vista la difficoltà degli incontri all’interno delle mortali ambientazioni parigine.

Sarà sempre essenziale una fase di studio – specialmente per i boss – per capire i pattern di attacco di ogni nemico, e sfruttare a dovere le abilità in combattimento di Aegis, che siano attacchi a distanza, parate o schivate per rotolamento: nei panni di Aegis sarà possibile eseguire attacchi leggeri, pesanti o caricati per eliminare i nemici davanti a noi, facendo sempre attenzione alla stamina del nostro automa, per non rischiare di rimanere “inermi” di fronte agli attacchi nemici che, spoiler, potranno farvi fuori in poche e semplici mosse. Potremo effettuare attacchi furtivi, alle spalle di ignari nemici, o addirittura colpirli a distanza con moschetti o altre armi letali adatte a mettere un certo spazio tra noi e gli avversari – alcune armi provocheranno anche danni elementali ai nemici, e sarà opportuno sfruttarli per avere la meglio negli scontri più complicati.

Una legnosità ancora da limare

La versione di Steelrising, provata da noi su PC in sede di recensione, non nasconde i parecchi problemi di ottimizzazione del titolo che, già in precedenza, avevamo riscontrato durante il nostro gameplay della beta del titolo. Il supporto al ray tracing riesce comunque a dare un notevole slancio alla componente audiovisiva, grazie ad una vasta gamma di riflessi che rendono il tutto ancor più bello da vedere, dai dettagli della protagonista al design dei nemici e boss.

Non ottimale, sicuramente, tutto il comparto animazioni, parecchio legnoso nell’esecuzione che non riesce per nulla a mascherare un sistema di hitbox ancora imperfetto.

Nonostante tutto, il gioco presenta un comparto artistico convincente, capace di regalare scorci e ambientazioni di tutto rispetto. L’idea di mischiare elementi fantasy con un’ambientazione ed eventi storici reali è affascinante e, apparentemente, vincente sotto molti punti di vista.

Il gioco offre un doppiaggio in lingua inglese, supportato da una traduzione testuale in lingua italiana.

Concludendo…

Steelrising è un titolo complesso da analizzare nella sua interezza. Da un lato abbiamo apprezzato il tentativo di Spiders nel buttarsi su una tipologia di gameplay non proprio nelle loro corde, ci vuole parecchio coraggio, specialmente in un’annata in cui i titoli di questo stampo sembrano spuntare fuori come funghi, dopo il successo planetario di Elden Ring. A conti fatti, il nuovo titolo degli Spiders sembra un prodotto concepito con una certa passione ed una cura per ambientazione e gameplay lodevole, per un team spesso abituato a produzioni più limitate, ma che deve far fronte ad una legnosità in termini di animazioni e gameplay a volte eccessiva, a cui si alterna un level design non sempre riuscitissimo.

Nonostante grossolani difetti tecnici e di ottimizzazione generale, Steelrising rimane un titolo piacevole che, sicuramente, i fan del genere potranno apprezzare, chiudendo più di un occhio sulle ulteriori problematiche di bilanciamento che rendono il proseguimento della campagna un po’ più semplice del previsto.

Configurazione di prova:
Monitor: AOC CU34G2X/BK
Scheda video: GeForce RTX 3080 Ti
Processore: Ryzen 7 5800X
RAM: 16 GB DDR4

CI PIACE
  • Incipit narrativo indubbiamente interessante
  • Sistema di sviluppo di Aegis piuttosto appagante
  • Gameplay action soulslike riuscito…
NON CI PIACE
  • …ma con qualche riserva
  • Comparto animazioni claudicante
  • Level design non senza problemi
Conclusioni

Steelrising è l’esperimento, in parte, riuscito di Spiders nell’universo dei soulslike. Un titolo evocativo sul fronte artistico e su quello narrativo, che inciampa in più parti, specialmente nella legnosità del gameplay e nel level design imperfetto.

Un titolo da provare, senza dubbio, consigliato agli amanti del genere.

7.5Cyberludus.com

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Nerd purosangue classe 1992, si avvicina al mondo dei videogiochi grazie al SEGA Master System di sua madre. Destreggiandosi tra Alex Kidd e Sonic the Hedgehog, comincia a farsi una importante cultura videoludica a base di platform e beat ‘em up. Fedele seguace della “master race”, consuma giochi di ruolo dalla mattina alla sera, anche se la sua saga preferita rimane Grand Theft Auto degli inarrivabili Rockstar Games, che fin dal primo capitolo lo ha aiutato a diventare la brutta persona che imparerete a conoscere.

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