Sono passati quattordici anni dall’uscita del primo capitolo di Mass Effect su Xbox 360, titolo che segnò la vera e propria consacrazione di BioWare come software house in grado di sviluppare in primis ottimi rpg e in secondo luogo creare e mettere “in movimento” universi di gioco particolareggiati e ricchi di una lore assolutamente unica. Quello che stupisce, rigiocando ad oggi un titolo come Mass Effect, è infatti l’incredibile cura per i particolari posta dal team statunitense: ogni pianeta, ogni evento, ogni razza aliena e ogni personaggio presenta un background narrativo unico e dettagliato, consultabile, con lo svolgimento della storia, all’interno del codec in-game, una sorta di “enciclopedia virtuale” che funge da compendio per ogni elemento dell’universo narrativo di Mass Effect.
La Mass Effect: Legendary Edition, intelligentemente, giunge a pochi mesi dal lancio delle nuove console, in un periodo privo di grossi colpi, in termini di uscite. Giocabile su tutte le console dell’ecosistema Xbox, su PS4/PS5 (in retrocompatibilità, ma con un notevole boost in ambito risoluzione e performance) e infine su PC, la Mass Effect: Legendary Edition può essere considerata l’occasione perfetta, per i nuovi giocatori, di recuperare una tra le più apprezzate trilogie videoludiche di BioWare, ma anche per i “vecchi” di rigiocare le avventure del comandante di Shepard sotto una migliorata veste grafica.
Dopo aver ricevuto un codice PC da EA, abbiamo così affrontato l’enorme mole contenutistica messa a disposizione da questa remastered. Ecco quindi le nostre finali considerazioni su Mass Effect: Legendary Edition.
Non chiamatela remastered
Il primo capitolo di Mass Effect è sicuramente il titolo che ha maggiormente beneficiato di questa rivisitazione. Il primo titolo della trilogia, infatti, porta con se ben quattordici anni sul groppone, un numero non da poco, considerato l’avvento di altre due generazioni di console e una sostanziale miglioria delle potenzialità tecniche e grafiche delle stesse.
Il gioco si apre con un rinnovato editor del personaggio, che ci metterà di fronte alle fatidiche classiche scelte, tra cui sesso, background narrativo e classe. Sebbene tutti i salvataggi siano successivamente importabili nei successivi capitoli, questa Mass Effect: Legendary Edition permette di affrontare ogni capitolo in maniera del tutto slegata dal precedente, quindi nel caso non siate soddisfatti di alcune scelte compiute nel primo, sia in termini “narrativi” (che approfondiremo successivamente) sia in termini di personaggio, non preoccupatevi, visto che nel capitolo successivo potrete comunque reimpostare dall’inizio un nuovo Shepard, cambiandone drasticamente aspetto e classe (e addirittura sesso).
Mass Effect ci porta in un futuro imprecisato in cui il genere umano ha compiuto notevoli passi avanti in termini di tecnologie ed esplorazione spaziale, colonizzando parte della galassia e interagendo con diverse specie aliene, anche attraverso solide alleanze. Nei panni del Comandante Shepard, un veterano dell’esercito dell’Alleanza, saremo tenuti a recuperare una sonda aliena – appartenuta alla estinta razza dei Prothean – sulla colonia umana di Eden Prime. Arrivati sul pianeta, ci accorgeremo ben presto che questa semplice operazione di recupero cambierà per sempre il destino della galassia.
Tradimenti, genocidi, letali macchine sintetiche: in Mass Effect dovremo prepararci ad affrontare alcune delle più grandi minacce dell’intera galassia, seguendo una narrativa magistralmente scritta, anche se tutt’altro che lineare, caratterizzata da una vasta gamma di scelte morali che, a seconda del nostro comportamento, plasmeranno l’andamento della storia.
Complessivamente, se ci “accontenteremo” del solo completamento della trama principale, lasciando poco spazio ai contenuti secondari, la Legendary Edition potrebbe portarvi via un quantitativo di ore che si avvicina intorno alle cinquanta ore di gameplay, attraverso una trama cinematografica e ben scritta che si dipana lungo tutti e i tre capitoli disponibili. Una chicca che abbiamo sicuramente apprezzato è il riassunto a fumetti da un capitolo all’altro, utile per “ripassare” gli eventi e le scelte della precedente avventura.
Eroe o minaccia? I diversi volti di Shepard
La trilogia di Mass Effect può tranquillamente essere associata al genere degli shooter in terza persona, con una componente ruolistica preponderante, specialmente nel primo capitolo. Dal secondo al terzo capitolo, la volontà di BioWare di ridurre ai minimi termini le meccaniche RPG, in favore di una componente action preponderante è evidente, ma possiamo comunque affermare che il lavoro svolto dal team statunitense non ha comunque intaccato l’anima del gioco, mantenendo inalterato il fascino della lore, l’esplorazione spaziale e il sistema di dialoghi a scelta multipla.
Ed è proprio di quest’ultimo aspetto che ci terremo ad approfondire maggiormente. Supportato da una scrittura ottima – anche se non priva di alcune “brutture” – il sistema di dialoghi è sicuramente uno tra i punti di forza della trilogia di Mass Effect: interagendo con i diversi personaggi proposti dai titoli, avremo modo di scoprire dettagli sul mondo di gioco, sulle nostre missioni e, in base alle risposte date in determinati contesti, potremo delineare il “carattere” di Shepard. A seconda delle nostre azioni o delle scelte nei dialoghi guadagneremo punti eroe (nel caso di scelte “buone”) o rinnegato (optando per scelte malvagie). Le scelte fatte durante lo svolgimento della trama non solo avranno ripercussioni sul finale stesso del titolo ma addirittura sugli eventi dei capitoli successivi, a dimostrazione della lungimiranza di BioWare nel voler creare un continuum narrativo di assoluto spessore.
Mouse e tastiera alla mano, l’esperienza di gioco ha subito una re-vamp totale, specialmente per quanto riguarda il gameplay del primo capitolo. L’esplorazione dei pianeti, tramite Mako, è stata migliorata, rendendo il sistema di guida e la fisica del veicolo meno problematiche, rispetto all’esperienza di gioco originale. Anche lo stesso combat system è stato ritoccato, in particolare per quanto riguarda il sistema di mira – reso decisamente più stabile – e il bilanciamento delle abilità. Novità non da poco, la possibilità di scattare anche al di fuori del combattimento anche se, a onor del vero, avremmo preferito una barra della stamina un po’ più consistente.
Sebbene il secondo e il terzo capitolo non siano stati praticamente ritoccati lato gameplay, abbiamo comunque apprezzato l’opera di rifinitura grafica, capace di rendere ancora più armoniosa e coesa la trilogia giocata dall’inizio alla fine…ma di questo vi parleremo nel dettaglio nel paragrafo successivo. Segnaliamo inoltre che tutti i contenuti multiplayer del terzo capitolo sono stati rimossi, a discapito di un pacchetto che, oltre a presentare tre titoli completi, arriva sul mercato “pregno” dei vari DLC usciti post lancio. Un’offerta ludica di tutto rispetto.
Un portale galattico verso la nuova generazione
Come dicevamo, abbiamo avuto modo di giocare la Mass Effect: Legendary Edition in versione PC, su una configurazione di fascia medio/alta, capace ancora di regalare parecchie soddisfazioni, anche nell’ambito del 4K.
Tecnicamente parlando il gioco è stato tirato a lucido in maniera magistrale. Prendendo a campione il primo capitolo, che rappresenta il fiore all’occhiello di questa trilogia rimasterizzata, siamo rimasti colpiti dai miglioramenti visivi operati da Electronic Arts. Texture ancora più definite, un effettistica poligonale al passo con i tempi ed un’ottimizzazione di livello, permettono al titolo di godere al massimo dei dettagli anche su configurazioni non più all’avanguardia. Il dettaglio dei volti dei compagni presentano dei vistosi miglioramenti, così come il dettaglio architetturale delle ambientazioni – a partire dal “restauro” della Cittadella, ora ancora più bella da vedere e da vivere – e dei vari pianeti su cui avremo modo di poggiare i piedi.
La palette cromatica del primo capitolo è stata inoltre riadattata, in modo da rendere ancor più coesa l’esperienza visiva dell’intera trilogia che, giocata ad oggi in ultrawide è un assoluto spettacolo.
Sul fronte audio, invece, non segnaliamo particolari novità: il doppiaggio in italiano, come nella versione originale, risulta solo sufficiente, mancando spesso di verve e soffrendo di una recitazione a volte troppo approssimativa. Quello che fa storcere il naso è l’impossibilità di cambiare la sola lingua audio, costringendoci di fatto a dover cambiare l’intera lingua di gioco, nel caso volessimo passare al doppiaggio originale in inglese.
Sul fronte soundtrack non c’è molto da dire, il sonoro e le musiche sono rimaste eccellenti come le ricordavamo, accompagnandoci con piacere durante le nostre scorribande spaziali a bordo della Normandy.
Concludendo…
Mass Effect: Legendary Edition è il pacchetto definitivo per viaggiare nella galassia di BioWare in compagnia di Shepard e compagni. Se non avete mai avuto modo di provare con mano questi capolavori, quale occasione migliore? Al netto di qualche ingenuità tecnica e di gameplay, la trilogia di Mass Effect rimane una tra le più imponenti nel panorama dei giochi di ruolo, grazie ad una narrativa di spessore, plasmata dalle scelte del giocatore.
Configurazione di prova:
Monitor: AOC CU34G2X/BK
Scheda video: GeForce GTX 1080 Ti
Processore: Intel Core i7-8700k
RAM: 16 GB DDR4