A circa un anno dall’uscita del tanto chiacchierato remake di Final Fantasy VII – primo capitolo di una ipotetica trilogia edita da Square Enix e “capitanata” dal papà di Kingdom Hearts, NomuraPlaystation 5 si prepara ad accogliere questa rivisitazione, puramente tecnica, atta a migliorare le diverse e molteplici limitazioni tecniche della versione old gen, con un DLC in esclusiva (ovviamente a pagamento) dedicato al personaggio di Yuffie.
Abbiamo così aggiornato la nostra copia fisica di Final Fantasy VII Remake, sfruttando l’upgrade gratuito offerto da Square Enix ai possessori del gioco sia in versione retail che digitale e, grazie al publisher, abbiamo ottenuto un codice aggiuntivo per tastare con mano la nuova e originale avventura dedicata a Yuffie.

Dopo svariate ore passate nuovamente in compagnia del gioco base e una run completa del DLC, siamo quindi pronti a fornirvi un responso finale e completo su Final Fantasy VII Remake Intergrade.

Buona lettura!

Un pianeta da salvare

Final Fantasy VII Remake Intergrade riprende, per buona parte dell’avventura, la trama del titolo originale, uscito circa vent’anni fa sulla cara – e defunta – Playstation. Intorno a Final Fantasy VII si è creato un vero e proprio culto, visto che tutt’ora il titolo originale viene considerato non solo uno tra i migliori capitoli della saga, ma anche uno tra gli esponenti di spicco del gioco di ruolo alla giapponese.
Su Final Fantasy VII sono stati sviluppati diversi titoli a contorno, tra giochi veri e propri (come non citare il meraviglioso prequel Crisis Core, uscito in esclusiva su PSP) fino ad arrivare a lungometraggi in CGI, atti ad espande l’universo di gioco ed una lore incredibilmente complessa.

Lo scorso anno definimmo coraggiosa la scelta di Square Enix di dare l’appellativo “remake” a questa iterazione, visto che il titolo si prende libertà non indifferenti, narrativamente parlando. La scelta di Nomura è palese: reinterpretare la trama dell’originale sullo stile di un “universo parallelo”, andando quindi a compiere pesanti scelti che, in maniera del tutto soggettiva, abbiamo reputato assolutamente irrispettose non solo del materiale originale ma anche di tutti i titoli a contorno, come il già citato Crisis Core. Per più di tre quarti dell’avventura, Final Fantasy VII Remake riesce a tenere in piedi una storia quantomeno credibili e fedele a quella della produzione generale: purtroppo, è nelle fasi finali dell’avventura che le mani di un Nomura in palese stato confusionale (non a caso anche il criticato Kingdom Hearts 3 porta la sua firma) si macchiano del più grave dei crimini verso la fan base del gioco, stravolgendo alcuni importanti eventi del titolo originale cambiando addirittura destino e motivazioni di alcuni e storici protagonisti.

Mettendo un secondo in disparte la discutibile narrativa del gioco base, sorvoliamo sul contenuto originale di questa edizione Intergrade, ovvero l’episodio dedicato al personaggio di Yuffie. Accantonate le avventure di Cloud e compagni, vestiremo i panni della giovane ninja di Wutai, Yuffie intenzionata a percorrere il Distretto 7, già visto nella storia principale, insieme ad alcuni nuovi personaggi al loro debutto ufficiale nel “Final Fantasy VII Universe”.
Giunti ai titoli di coda ad una velocità disarmante – vi basteranno circa tre ore per portare a termine il DLC – quello che rimane al giocatore è poco: l’impressione lasciata è quella di un riempitivo inutile ai fini del quadro generale, con un personaggio caratterizza in una maniera a dir poco stereotipata e fastidiosa. Nonostante una sonora bocciatura lato trama, il DLC di Yuffie è in grado di regalare bei momenti, specialmente per quanto concerne il già ottimo combat system di gioco, oltre che un particolare mini gioco che saprà rapirvi a dovere. Sorprendentemente, a divertire parecchio in questo DLC, è Fort Condor, un mini-gioco strategico (spaventosamente simile al celebre gioco mobile Clash Royale) che riuscirà a tenervi impegnati per molto tempo.

Una proiezione verso il futuro della saga?

Final Fantasy VII Remake Intergrade abbandona completamente i canoni classici del JRPG a turni che, di fatto, avevano reso celebre il capitolo originale, abbracciando una filosofia action che abbiamo sicuramente apprezzato. Il combat system “ibrido” proposto da Square Enix permette ai giocatori di attaccare i nemici in totale libertà, attraverso spettacolari sequenze d’attacco. Per non abbandonare in totalità la turnazione degli scontri, gli sviluppatori hanno integrato una sorta di pausa tattica, ideale per “triggerare” magie e abilità in tranquillità sia per il protagonista – Cloud – sia per i comprimari che via via ci affiancheranno in battaglia.
La possibilità di cambiare stile di combattimento durante gli scontri è un’aggiunta di stile, che ci consentirà di adottare differenti approcci agli scontri a seconda del nemico che ci troveremo davanti.
La spettacolarità del combat system, nella versione Integrade, si riflette anche nel DLC di Yuffie, che potrà affrontare ondate di nemici grazie a spettacolari attacchi aerei in compagnia del suo fido shuriken. Come non citare anche le spettacolari evocazioni che, in alcuni scontri, ci verranno in aiuto, fornendoci un supporto notevole durante gli scontri contro boss e nemici più forti.

Pur non brillando in termini di gestione della telecamera, il combat system è senza ombra di dubbio il punto di forza del titolo Square Enix, seppur non supportato a dovere dall’intelligenza artificiale, che reputiamo abbastanza lacunosa.

Il sistema di crescita del personaggio passa attraverso la gestione delle materie, in maniera simile al capitolo originale, che potranno – ma soprattutto dovranno – essere cambiate nelle armi in uso con una certa frequenza, per darci così modo di sfruttare tutte le debolezze dei nemici. Potremmo in aggiunta evolvere le nostre armi, attraverso un sistema di sferografia simile a quello già visto in altri capitoli della saga, per dare così modo a Cloud e compagni di aumentare statistiche e abilità in battaglia.

Luci e ombre alle porte della next gen

Tecnicamente parlando, Final Fantasy VII Remake Intergrade tenta di arginare i diversi problemi tecnici riscontrati nella versione Playstation 4. Lato frame rate e texture, il lavoro può senza dubbio considerarsi riuscito. Diverse “brutture” tecniche, come alcuni pessimi fondali pre-renderizzati, paiono ora più definiti e maggiormente coerenti con il resto dell’ambientazione. Il già ottimo lavoro di modellazione poligonale dei personaggi, pare ora più pulito grazie alle diverse limature operate da Square Enix, capaci di sfruttare il più potente hardware messo a disposizione da Playstation 5. Esplorare Midgar grazie alla telecamera in terza persona, in compagnia di Cloud, è davvero bello a vedersi e in questa versione, senza dubbio, risulta ancora più apprezzabile l’ottimo comparto artistico.

Sul fronte sonoro non c’è molto da dire: la soundtrack è semplicemente eccellente così come il doppiaggio in lingua inglese e giapponese, affiancato però da una traduzione in italiano completamente disallineata dall’audio (a questo pro, vi consigliamo di giocare il titolo in lingua originale – giapponese).

Concludendo…

Final Fantasy VII Remake Intergrade si riconferma il buon action JRPG che avevamo già saputo apprezzare su Playstation 4. Trattandosi di un rifacimento puramente tecnico, le diverse e pesanti pecche in termini narrativi permangono anche qui, riflettendosi anche nel sottotono DLC esclusivo dedicato al personaggio di Yuffie che, sicuramente, ritroveremo nei prossimi sequel (anche se la data d’uscita sembra essere davvero lontana nel tempo). Un upgrade da provare, sicuramente, vista anche la possibilità di usufruirne gratuitamente, a patto di possedere una copia fisica o digitale del gioco in versione PS4.

CI PIACE
  • Comparto audiovisivo di spessore, grazie ad una magistrale soundtrack e ad un motore grafico in grado di regalare momenti unici
  • Combat system dinamico e appagante
  • Longevo al punto giusto, grazie ad un buon ritmo della storyline principale
  • Upgrade gratuito per i possessori della copia fisicale e digitale Playstation 4
NON CI PIACE
  • La fase finale dell’avventura, in termini di narrativa, è un vero e proprio disastro
  • IA non sempre all’altezza
  • Il DLC di Yuffie lascia ben poco al giocatore
  • Contenuti secondari qualitativamente deludenti
Conclusioni

Final Fantasy VII Remake Intergrade riesce a rattoppare le problematiche tecniche della versione old gen, proponendo in aggiunta un dimenticabilissimo DLC dedicato al personaggio di Yuffie. A livello di gameplay il titolo rimane uno tra i più divertenti action JRPG della saga, scontrandosi purtroppo sulle gravi mancanze a livello narrativo e su una intelligenza artificiale non sempre all’altezza della situazione.

8Cyberludus.com

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Nerd purosangue classe 1992, si avvicina al mondo dei videogiochi grazie al SEGA Master System di sua madre. Destreggiandosi tra Alex Kidd e Sonic the Hedgehog, comincia a farsi una importante cultura videoludica a base di platform e beat ‘em up. Fedele seguace della “master race”, consuma giochi di ruolo dalla mattina alla sera, anche se la sua saga preferita rimane Grand Theft Auto degli inarrivabili Rockstar Games, che fin dal primo capitolo lo ha aiutato a diventare la brutta persona che imparerete a conoscere.

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