Amnesia: Rebirth è il terzo capitolo della saga horror creata da Frictional Games. Per coloro che hanno il cuore debole, come il sottoscritto, e vogliono godere di questo splendido titolo, è stata appena rilasciata la modalità Avventura (già disponibile per la versione PC )per la versione PlayStation. La modalità avventura fornisce un’esperienza di gioco meno stressante rispetto a quella proposta dal gioco originale ed è rivolta a tutti coloro che vogliono focalizzarsi su altri aspetti del gioco come l’aspetto narrativo. I mostri saranno presenti ma totalmente passivi, l’illuminazione risulterà maggiore nelle aree che prima erano molto buie e sono stati rimossi tutti gli effetti audio e video che avevano come scopo quello di provocare uno stato di agitazione permanente nel giocare. In sostanza, La modalità Avventura di Amnesia: Rebirth prende tutto il pericolo e il senso di minaccia presente nel gioco e lo rimuove completamente.
Amnesia: Rebirth è un titolo che ha tutte le carte in regola per appassionare gli amanti della serie e del genere horror in generale. Il gameplay risulta avvolgente ed appagante grazie a degli enigmi ambientali ben strutturati ed al ritorno delle meccaniche relative alla sanità mentale ed all’oscurità. Alcuni passaggi possono risultare più ostici del dovuto a causa di aree troppo buie che, unite ad un comparto grafico non certo di alto livello, rendono poco chiaro il percorso da seguire o le azioni da effettuare. Il vero punto di forza dell’esperienza, tuttavia, è il monumentale comparto narrativo che, unito ad un’ambientazione inedita e dannatamente affascinante, immerge il giocatore in una storia matura e memorabile. Un sublime omaggio a Lovecraft ma non solo, visto che possiamo godere di una storia capace di affrontare tematiche delicate come maternità o colonizzazione con estrema cura e competenza. Frictional Games ha lasciato il segno, per l’ennesima volta.