Nel corso degli ultimi anni, in particolare negli ultimi tre, l’utenza del mercato videoludico ha assistito alla “rinascita” dei battle royale, genere basato esclusivamente sulla competizione online tra giocatori, il cui obiettivo risiede unicamente nella vittoria di uno di questi. Seppure vi fossero già delle importanti produzioni appartenenti a questa categoria, l’approdo del fenomeno Fortnite nel mercato ha costituito una reinterpretazione del genere in questione, andando ad introdurre una serie di manovre di marketing poco associate al settore. In particolare, la peculiarità di questo gioco consistette (e tutt’ora rimane uno dei suoi punti di forza) nel suo rilascio in una versione free to play, dove gli acquisti in game si basano esclusivamente sull’acquisizione di prodotti estetici e non utili all’ottenimento di vantaggi sugli altri concorrenti. Modificando il gameplay dei suoi successori, che sia Apex Legends con un ritorno ai battle royale o Call of Duty con il mescolamento del genere BR al successo dell’omonima saga principale, la struttura principale del genere vede ormai da anni Fortnite come archetipo della categoria, a cui fare riferimento per la costruzione di un gioco che possa essere accattivante per le masse. Unreal Engine 4, asset richiamanti uno stile cartoon, colori molto accessi, free to play e con skin acquistabili; queste sono le premesse per creare un battle royale simile al principale competitor, ossia le medesime riprese da Ninjala.

Ninjala, il battle royale secondo Nintendo

Prodotto e pubblicato da GungHo Online Entertainment, Ninjala è il nuovo battle royale pubblicato in esclusiva sullo store digitale Nintendo il 24 giugno 2020. Come il nome lascia tranquillamente presagire, il titolo presenta una serie di meccaniche di gioco rifacentesi al combattimento tra ninja, con l’uso esclusivo di armi corpo a corpo. Seppure vi siano dei riferimenti alle arti marziali orientali, come il termine “ippon” che compare a schermo con la sconfitta di un giocatore, il riferimento alla cultura estera non è altro che un pretesto per offrire al giocatore un sistema di gameplay interessante, in parte dimostrato dall’ottenimento di una grande community dopo pochi giorni dal rilascio.

Durante la stesura di questa recensione, infatti, il titolo ha già raggiunto i due milioni di download, divenendo uno dei titoli più scaricati del mese di giugno. Chiaramente i numeri non sono l’unico parametro di giudizio per un’esperienza videoludica, ma questi dimostrano chiaramente l’interesse che la community prova nei confronti del tiolo, il quale regala grandi aspettative al primo sguardo. Saranno state tali anche dopo diverse sessioni di gioco?

Prima impressione su Ninjala

Dopo il primo avvio del titolo, un tutorial lineare introdurrà il giocatore al mondo di Ninjala, spiegandogli le meccaniche di gioco che compongono quest’ultimo. In particolare, la suddivisione di questa sezione presenterà sei sottocategorie, nelle quali verranno esemplificate le meccaniche più semplici, come il movimento ed il salto, così come funzionalità avanzate e necessarie per il raggiungimento della vittoria. La schivata, la possibilità di parare automaticamente gli attacchi e la risoluzione di uno scontro tra due giocatori richiedono uno studio breve ma approfondito da parte del player, rispecchiando a pieno l’idea che si cela dietro la categoria dei battle royale: allenati finché puoi per sconfiggere i tuoi avversari. Seppure vi sia quindi una componente sfida, sicuramente interessante per gli amanti della competizione, il gameplay di Ninjala risulterà godibile solamente per le prime partite, “invecchiando” rapidamente e perdendo troppo facilmente la componente di divertimento necessaria per fidelizzare la propria utenza.

“Il ritorno delle loot box viventi”

Presentandosi come la cameretta del proprio alter-ego elettronico, la Hub di gioco consta di sei sezioni principali ed altre più o meno secondarie: prendendo in esame una delle prime, dalla schermata principale si potrà accedere allo shop di Ninjala, dove skin, pass battaglia e loot box saranno alla portata del videogiocatore.

Seppure i prezzi si regolino perfettamente sulla base di quelli imposti dalla concorrenza, ciò che si distacca dal più simil competitor Fortnite è la presenza di una sezione dedicata alle loot box, chiamata “Macchinetta delle gomme”. Con la esigua cifra di cento jala (equivalente a venti centesimi nostrani) sarà possibile spacchettare delle gomme, all’interno della quale vi sarà una skin applicabile in una delle armi presenti in gioco. Una singola estrazione farà ottenere al giocatore di slot machine online dieci skin, che verranno perdute dal giocatore non appena una partita in multigiocatore verrà conclusa. Infatti, con un disclaimer assente nella sezione acquisti ma posizionato poco prima di avviare un incontro, il giocatore verrà avvisato della consumazione della gomma in dotazione al termine della battaglia, incentivandolo quindi ad acquisti in game al pari della ludopatia.

Preparazione dell’arsenale e lancio in battaglia

Sempre nella precedente schermata principale abbiamo infine, non per ordine ma perché meritevole di un approfondimento, la sezione equipaggiamento e quella di avvio partita. All’interno della prima, in particolare, ogni giocatore avrà la possibilità di creare le proprie combinazioni di arma e carte shinobi, ossia delle abilità utili nelle fasi di combattimento.

Tali carte, in particolare, saranno ottenibili con le monete oro, sbloccabili esclusivamente con l’acquisto del già citato pass battaglia. Seppure le carte shinobi non siano necessarie per vincere una partita, ma comunque utili per agevolare il giocatore, gli incentivi agli acquisti in game sono sempre presenti ed incessanti per il consumatore, non divenendo più un semplice bisogno di essere il più appariscente della lobby come in altri battle royale, ma una manipolazione indiretta del videogiocatore. Infine, l’ultimo menu disponibile è quello dedicato al PvP, all’interno del quale vi saranno quattro parti, di cui tre essenziali ed una secondaria:

  • Battaglia veloce, in cui sarà possibile affrontare unicamente una battaglia tutti contro tutti in un’unica mappa.
  • Battaglie Ninjala, ove la scelta ricadrà sulla battaglia reale o in team da quattro vs quattro, in modalità libera o classificata e in una delle due uniche mappe disponibili.
  • Battaglie Online, improntata sul videogiocare con i propri amici (o anche con estranei) creando la propria lobby.
  • Allenamento, già visitata precedentemente.
  • Come si può facilmente intuire dalla breve lista, Ninjala consta esclusivamente di due modalità online, rendendo inaccettabile l’idea che il videogioco possa, alla lunga, essere considerato divertente e longevo.

    Concludendo…

    Ninjala, purtroppo, dimostra come il desiderio di racimolare quanti più soldi possibili dall’utente porti alla produzione di giochi mediocri, sotto il profilo tecnico-qualitativo dell’intera struttura. Nonostante la sua natura free to play, la mancanza di un effettivo sistema rivoluzionario e l’incentivo costante agli acquisti in game demoliscono quello che, in partenza, era un potenziale punto di forza del titolo. Tuttavia, i pregi del titolo non sono inesistenti, dimostrando ottime potenzialità in modalità fissa e, principalmente, in portatile, andando a distaccarsi da altri titoli dove la presenza di un controller può determinare la vittoria o la sconfitta.

    CI PIACE
    • Sistema di gioco non complicato e facile, dopo una serie di partite, da padroneggiare
    • Presenza di una modalità storia acquistabile, già in sconto del 50% dopo pochi giorni dall’uscita
    • Diversificazione delle armi utilizzabili
    • Buona giocabilità in portatile
    NON CI PIACE
    • Tecnicamente mediocre
    • Gameplay a tratti confusionario
    • Diversificazione del gameplay che, dopo diverse sessioni di gioco, tendono ad “omologarsi”
    • Asset di gioco poco curati
    • Assenza di uno skill based matchmaking
    • Assenza di una opzione “esci” dal menu pausa in partita
    Conclusioni

    Ninjala è un titolo mette in risalto le sue mancanze dopo le prime ore di gioco. Nonostante le diverse tipologie di armi, l’intera struttura del gameplay non esalta questa diversificazione, andando sempre più ad aggravarsi con la presenza di sole due mappe, le quali risultano a loro volta mediocri sotto il generico profilo tecnico.

    6.5Cyberludus.com

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    Nato successivamente all'uscita di Playstation 2 e poco prima dell'approdo di Microsoft nel settore del gaming con la sua primissima Xbox, il suo amore per i videogiochi sboccia con i Pokémon, nella quale vi approda con l'indimenticabile Game Boy Advance SP. Ancora alla ricerca di un genere videoludico ideale, l'interesse per i vecchi classici del cinema gli ha permesso di comprendere l'ineccepibile importanza della narrazione nel videogioco, seppur non gli dispiaccia affatto destreggiarsi con prodotti antitetici dal calibro di Animal Crossing e Monster Hunter, o in alternativa recuperare perle del retrogaming a lui non appartenenti.

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