Nella giornata di ieri è apparso un articolo del giornalista Jason Schreier di Kotaku, secondo il quale Activision avrebbe cambiato a sorpresa lo sviluppatore del capitolo di Call of Duty previsto nel 2020.

Call of Duty Black OpsIl lavoro sarebbe stato inizialmente affidato agli studi Raven e Sledgehammer ma, sempre stando alla fonte della notizia, il publisher nord-americano avrebbe deciso di cambiare a causa di una serie di divergenze fra gli studi, innescate dal fatto che per la prima volta Sledgehammer avrebbe ricoperto un ruolo “secondario” di supporto e non più di “primo violino”. La situazione sarebbe arrivata al limite, tanto da costringere l’editore a cambiare i piani all’ultimo minuto.

 

In questo senso, Activision avrebbe optato nell’affidare il lavoro a Treyarch. Se si da uno sguardo alla cronologia di produzione dei vari capitoli della serie, la scelta ha un peso specifico enorme, anche a livello di ambientazione. Se originariamente si parlava di un’ambientazione fissata in piena Guerra Fredda, è molto probabile che l’entrata di Treyarch come prima voce nello sviluppo, faccia traslare forzatamente il gioco verso la serie di Black Ops, quindi ad un ipotetico Black Ops 5.

 

TreyarchSolitamente, il ciclo standardizzato di produzione di un capitolo della serie è di circa 3 anni per studio. Il team di Treyarch, vedendosi affidato un progetto di tale portata con “solo” un anno di tempo per portarlo a compimento, avrebbe reagito in modo misto e disomogeneo alla questione. In modo particolare, a spaventare alcuni membri del team, sarebbero appunto i tempi estremamente ristretti per portare a compimento il gioco, il quale potrebbe tradursi secondo taluni in turni di lavoro piuttosto massacranti.

 

Al momento, oltre ad una data d’uscita quasi certamente fissata per la fine del 2020, sono emersi altri dettagli interessanti sull’ipotetico quinto capitolo della serie Black Ops. L’informazione acquisisce maggiore importanza soprattutto pensando che, stando ai rumor diffusi nelle ultime settimane, nello stesso periodo dovrebbero vedere la luce le console di prossima generazione, Playstation 5 e Xbox Scarlett. La cosa fa supporre, con una buona percentuale di certezza, che l’ipotetico Black Ops 5 sarà una pubblicazione cross-gen, quindi disponibile sia per le “vecchie” che per le nuove console.

 

Altro interessante particolare, sarà la presenza quasi certa di una campagna in single player, mancanza aspramente criticata in Black Ops 4. In questo senso, sembrerebbe che la storyline in singolo sia ancora nelle mani di Raven e Sledgehammer, le quali sarebbero state chiamate a modificare completamente l’ambientazione della storia secondo le esigenze dettate da Treyarch e rispettando ovviamente le premesse narrative create dalla saga parallela di Black Ops.

 

In aggiunta a quanto sin qui detto, secondo le stesse voci di corridoio Activision starebbe seriamente valutando l’ipotesi Free-to-Play come modello di riferimento per la serie, date le ottime prospettive di monetizzazione che la virata del bussiness model avrebbe se associata ad un nome altisonante come quello di Call of Duty. La prospettiva sarebbe balenata a causa delle vendite di Black Ops 4, non in linea con le aspettative degli investitori, e ai recentei successi di alcuni giochi gratuiti come Fortnite o Apex Legends. Secondo le stesse fonti, già il capitolo in uscita alla fine di quest’anno avrà probabilmente dei contenuti free-to-play.

Naturalmente, quanto sin qui detto non proviene da fonti ufficiali, quindi va preso con le dovute precauzioni. Restiamo in attesa di nuove conferme!

 

 

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