Ubisoft è una delle poche software house di punta che ripone molte attenzioni nei free-to-play, un genere che sta prendendo sempre più piede in un mercato via via più costoso per le tasche dei videogiocatori. La Gamescom 2013 ci ha portato certezze importanti in tal senso, ed una delle maggiori novità riguarda The Mighty Quest For Epic Loot.
Preview
Il gioco sviluppato da Ubisoft Montreal si lancia in un contesto tra il fantasy ed il medievale in cui tutti i vari ricconi stanno portando i propri castelli volanti verso una città diversa da Opulentia, dove tutto ha inizio. Il perché è poco chiaro, se non per il fatto che i castelli, sempre sotto attacco, erano diventati ormai di difficile gestione e manutenzione. In questo contesto alquanto caotico, il videogiocatore impersona una sorta di antieroe che ha il compito di impadronirsi dei vari castelli a suon di legnate, approdando in cima a questi ultimi e cominciando la discesa tra le mura fortificate.
Tutto comincia grazie al classico tutorial che introduce – la classica – scelta del personaggio. Dopo aver scelto il tipo di eroe da impersonare – in base alle abilità con spada, magia o arco – si entra subito nella fase action grazie ad un simpatico aiutante che per l’occorrenza assumerà il ruolo di Virgilio. L’assalto ai castelli comporta come obiettivo principale quello di recuperare ingenti quantità di oro da reinvestire nei propri possedimenti, attraverso un buon sistema gestionale. L’utente può migliorare il proprio castello sia esteriormente che in maniera funzionale, reclutando nuovi alleati per difendere la propria conquista. Effettivamente questo sistema sembra molto interessante se visto con gli occhi di un single player, ma è necessaria una chiave di lettura multiplayer per trarne le giuste considerazioni. Infatti, grazie alla beta a disposizione di molti utenti, sono trapelate ormai tante notizie circa le difficoltà di far coesistere attacco e difesa, soprattutto in virtù dello shopping non gratuito – un po’ come visto in Spartacus Legends.
Per quanto visto allo stand, il gioco presenta una certa ripetitività dell’azione e delle location. I castelli sono poco differenziati – e con essi anche dungeon e nemici, mentre appaiono ben curati i boss – ed il gameplay spiccatamente hack’n’slash con qualche elemento di upgrade non riserva grosse sorprese. Tuttavia, sono piuttosto positivi i feedback ricevuti in termini di effetti e stile artistico. In particolare, tutto il gioco gode di quel classico humor che si traspone positivamente nelle animazioni dei personaggi e delle movenze, mentre la grafica in 3D tipica dei platform ha permesso agli sviluppatori di disseminare sapientemente pochi dettagli ma col giusto risalto per non appesantire il framerate e le sessioni online.
Commento finale
Il mondo dei free-to-play continua a regalare tanta carne al fuoco per gli appassionati. The Mighty Quest for Epic Loot è il chiaro esempio di come questo genere possa ancora crescere ed abbracciare nuovi mondi. Stavolta siamo di fronte ad un contest medievale e parecchio simpatico, anche se lo spettro del pay for win è sempre in agguato.