Preview

Sviluppato dal team Mighty Rocket Studio, passato alla storia e conosciuto soprattutto per il survival horror Obscure, Final Exam è "degno figlio di suo padre", in quanto non molla la presa sull’ambientazione horror mista a fantascienza, ma la presenza sotto un profilo più fumettoso ed accattivante. Il gioco si profila come un picchiaduro di scorrimento come ne vediamo tanti ? ormai ? in giro (Shank e Sacred Citadel per esempio). Ispirandosi a grandi classici quali Left 4 Dead, Final Exam propone un assortimento di quattro personaggi opportunamente caratterizzati e resi differenti l’uno dall’altro: il possente giocatore di Football, classico "tank" che preferisce la mazza al fioretto; il pistolero che non vuole sporcarsi troppo le mani; l’ingegnere che da il "tu" ad esplosivi e trappole; infine il classico personaggio "tuttofare" che non eccelle in niente ma gode di buona velocità per sopperire alla poca prestanza fisica. I livelli di gioco scorrono in orizzontale, per la maggior parte, ma sono esplorabili anche in verticale e premiano i giocatori più curiosi e temerari. L’interfaccia di gioco si presenta snella e chiara, sempre, l’obbiettivo è impossibile da mancare ma quel che ho apprezzato di più di Final Exam è la fluidità mista al sistema di combo: facile da apprendere e che restituisce ottime sensazioni. Il difficile sarà far breccia nei cuori più esigenti, ma credo di non sbagliare affermando di aver provato un gioco che ? in coop con altri tre amici ? potrebbe garantire ore di divertimento spassionato. Rimandiamo le somme ed i giudizi ad una prova più approfondita, perché il gioco arriverà sui nostri monitor entro la fine di quest’anno.

Dopo avermi spiegato per grandi linee di cosa si trattasse, il portavoce di Mighty Rocket Studio mi ha passato il Dualshock 3 per permettermi una prova con mano di Final Exam. Memore dei miei trascorsi su Golden Axe ho optato per Brutal Joe, il ragazzone tutto muscoli e niente cervello che prima ti prende a martellate e poi ti chiede come ti chiami. La sensazione fisica di pesantezza e possanza si avverte quasi subito, quando arrivano i primi mostri da abbattere. Sembra quasi di tornare a giocare con Shank, ma con ambientazione più lugubre e più attenzione rivolta ai piccoli particolari. I livelli, rispetto a quelli dei concorrenti e come già accennato, sono molto più estesi, specie in verticale e mentre giocavo, il portavoce mi spiegava che in solitaria la componente esplorativa ? pur presente ? è meno redditizia ed emozionante. Immaginate, infatti, di cooperare con due o tre amici, di fare "spalla a spalla" nei livelli e d’un tratto dividervi per andare ad esplorare la zona ai quattro angoli. Non sono rimasto molto impressionato dalla varietà dei nemici, ma sempre a riguardo di varietà, devo ammettere che il sistema di combo è veramente ben pensato e ricorda ? alla lontana ? quello di Devil May Cry (passatemi l’azzardo): si comincia la combo con i colpi corpo-a-corpo, si prosegue con un colpo d’arma da fuoco ? da scegliere prima di scendere in campo tra diverse varianti ? ed infine dare il colpo di grazia al nemico con una presa o un colpo potenziato. Ogni personaggio, inoltre, gode di un’abilità speciale di cui non si può abusare (gran cosa questa! NdR): Brutal Joe, per esempio prende a caricare i nemici come un tir e non c’è niente che lo possa fermare, proprio come se fosse in una partita di football e dovesse travolgere tutti gli avversari per raggiungere la meta.

Commento finale

Divertentissimo, serio ma non troppo, fluido, veloce e ben orchestrato. Questo è Final Exam, un picchiaduro di scorrimento che non ha nessuna pretesa se non quella di divertire. E stando alle premesse, l’obbiettivo della sua missione è decisamente a portata di mano.

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