La gallina spaziale dalle uova d’oro

L’attesa e l’entusiasmo che aleggiano attorno all’uscita di Dead Space 2 , stanno raggiungendo livelli piuttosto alti mano a mano che ci avviciniamo al tanto sognato Gennaio 2010. Il primo capitolo d’altronde è stato una garanzia per tutti gli appassionati dei survival horror e delle atmosfere inquietanti, che strizzano non poco l’occhio alla serie Alien. Lo stesso discorso vale per Dead Space: Extraction che, seppur cambiando le meccaniche di gioco, ha terrorizzato e divertito i giocatori Wii dall’inizio alla fine. EA sta puntando parecchio su questa serie, firmata dai ragazzi di Visceral Games , a tal punto da accostare al suo piatto forte diversi contorni di varia natura, come un fumetto, un lungometraggio e addirittura un prequeldelle vicende che ci attendono per ingannare il tempo. Se i primi due hanno sostanzialmente mantenuto lo spirito della serie, il terzo ha semplicemente stravolto tutta l’eccitazione dei fan che stanno aspettando le nuova avventura di Isaac Clacke. Stiamo parlando di Dead Space: Ignition , spin- off venduto in digital delivery e rilasciato in questi giorni dalla casa produttrice al costo di 4,99 euro. Vi anticipiamo subito che definire questo episodio un prequel è decisamente errato, in quanto non è altro che una serie (piuttosto corta tra l’altro) di minigiochi, dove il giusto tempismo, i riflessi, ma soprattutto, generose dosi di pazienza, saranno essenziali per non piangere i soldi perduti.

Un pessimo inizio a Sprawl

Protagonisti di questo episodio sono Franco e Sarah , due hackers professionisti residenti a Sprawl, vasta e popolata stazione spaziale, che come già sappiamo, farà da scenario alle peripezie del nostro caro amico ingegnere Isaac nel secondo capitolo della serie. Di conseguenza, questi eventi ci catapultano poco prima dell’attacco dei necromorfi e vedono la coppia tentare disperatamente di contenere la situazione precaria di una nave nello spazio. Quello che doveva essere un sorta di anticipazione delle vicende sull’imminente catastrofe della metropoli spaziale, si rivela solamente una fugace successione di immagini, che poco o nulla aggiungono all’universo Dead Space. La storia viene infatti raccontata attraverso brevissimi storyboard, che ritraggono personaggi assolutamente inespressivi, intercalati in situazioni scollegate tra loro che non coinvolgono minimamente il giocatore.

Il comparto tecnico è ridotto al minimo sindacale, dato che questa produzione ospita solo delle piccole prove da superare, visualizzate su un mini schermo che riproduce una povera grafica 2d, ricca di punti luminosi e strisce colorate. Le sequenze di intermezzo sono un susseguirsi di schermate in puro stile fumetto di serie B, totalmente privo di colori profondi, ottime animazioni e modelli poligonali ben definiti. La colonna sonora è pressoché inesistente, retta in piedi da monotoni motivetti di sottofondo.

Il gameplay nella ripetizione di tre prove basate più che altro sulla riparazione di dispositivi elettronici. Nel primo gioco dovremo controllare una veloce sfera luminosa in movimento, che dovrà superare vari ostacoli all’interno di un labirinto ( ricco però di bonus che aumenteranno la velocità della sfera) e raggiungere il traguardo. Il problema è che saremo perseguitati dalle sfere della IA, che tenteranno di superarci e arrivare alla meta prima di noi, cosa che si tradurrà in un tempestivo Game Over. Nel secondo bisognerà infiltrarsi in una sorta di fortezza tecnologica, protetta da un dispositivo elettronico particolare: sarà necessario infatti lanciare delle navicelle per indebolire il nemico e poi sferrare l’ultimo attacco con un veloce disco rotante.

Ultimo fardello sarà un rompicapo in puro stile puzzle game , dove dovremo dirigere dei laser colorati verso la loro destinazione finale attraverso l’impiego di specchi riflettenti. In tutte le tre prove si avverte un assoluto senso di noia e di frustrazione, a causa della lentezza nella risposta dei comandi, che porta a fallimenti consecutivi e ad una curva di difficoltà che non tarderà a spazientire. Se a tutto questo aggiungiamo che la longevità non supera le due ore e che a poco servono le classifiche online per vedere i risultati dei giocatori di tutto il mondo, appare chiaro come questo DLC debba essere assolutamente evitato come la peste.

Conclusioni

Dead Space: Ignition si rivela un pessimo contenuto scaricabile, nato probabilmente per spremere al massimo il brand ed attirare in trappola gli appassionati della serie che attendono il prossimo capitolo. Questo episodio non ha nulla a che vedere con la saga principale e lo sconsigliamo, non solo ai fan, ma anche ai profani dell’universo DS, che potrebbero fraintenderne il vero potenziale. L’unica nota positiva è data dalla demo giocabile in versione gratuita che troverete su PSN, fondamentale per constatare di persona la validità di questo misero, quanto assurdo, prodotto.

CI PIACE
  • Grazie alla demo gratuita ci si può fare un’idea prima di spendere soldi inutili
  • Uno sfizioso gadget scaricabile in Dead Space 2!
NON CI PIACE
  • Trama assente
  • Comparto tecnico arido
  • Gameplay macchinoso, noioso e frustrante
  • Longevità bassa
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