Un gradito ritorno

E’ passato qualche mese dal termine della stagione 2009 di Formula 1 , in quello che è stato un anno contraddistinto da colpi di scena e da cambiamenti radicali che hanno interessato sia aspetti tecnici che organizzativi, spiazzando non poco la maggior parte delle squadre partecipanti, tra cui le big Ferrari e McLaren. Tra tutte le novità introdotte in questa stagione, non possiamo fare a meno di osservare quanto il kers, il dispositivo di recupero dell’energia cinetica durante le frenate che avrebbe dovuto dare alle monoposto qualche cavallo in più per i sorpassi, si sia rivelato un grande flop. Se pensiamo, inoltre, che il vincitore del mondiale, Jenson Button, è stato al volante di una vettura sprovvista di questo dispositivo, spiazzando tutti ad inizio stagione per gli accorgimenti aerodinamici ai limiti del regolamento, il quadro di quanto distante dalle previsioni e dallo spettacolo si è rivelato questo campionato è abbastanza chiaro. Grazie a Codemasters tutti gli appassionati di formula uno possono rivivere la stagione con il nuovo F1 2009, un titolo che riporta su console questo affascinante e controverso campionato automobilistico. L’ultimo gioco a fregiarsi della licenza ufficiale è stato Formula One Championship di Sony. Ci sono voluti tre lunghi anni perché un altro produttore si facesse avanti per sviluppare un titolo dedicato al campionato di Formula 1, così Codemasters ha pensato di riaccendere le speranze degli appassionati, acquistando i diritti di tutto il circus. Se osserviamo i precedenti lavori della casa Britannica, GRID e Dirt 2 su tutti, possiamo ben sperare che l’arrivo di F1 2010 su PS3 , Xbox 360 e PC nella prossima primavera ci regali un gioco all’altezza delle aspettative. Nel frattempo possiamo rivivere la stagione 2009 nelle due versioni per Nintendo Wii e Psp. Il gioco su entrambe le piattaforme è stato sviluppato da Sumo Digital, lo studio inglese che ci ha recentemente deliziato con la versione arcade di un grande classico; Outrun Online Arcade, mentre in passato si è occupato delle versioni portatili di Toca Race Driver 2 e Driver 76.

 

Una nuova stagione automobilistica

La prima cosa da fare una volta caricato il gioco è la creazione del nostro profilo con tanto di nome, cognome, nazionalità e scelta del casco. Una volta completato ci potremo immergere nel clima pre-gara in una delle diverse modalità presenti alla voce single player. Tra di esse troviamo le classiche; gara veloce, che ci catapulterà in una gara al volante di un’auto su un circuito tra quelli proposti, weekend di gara, in cui potremo provare l’esperienza di un intero fine settimana di formula uno, con tanto di prove libere, qualifiche e gara della domenica. infine, tra le modalità di gioco, troviamo il campionato che come possiamo intuire, ci metterà nei panni del pilota e della monoposto che preferiamo, gettandoci alla conquista del titolo mondiale (e chissà magari rifarsi delle delusioni ferrariste di quest’anno). I ragazzi di Sumo Digital hanno pensato di introdurre altre modalità di gioco interessanti come le sfide, una particolare selezione di eventi in cui dovremo raggiungere determinati obbiettivi, come il recupero di posizioni in una gara in cui rimangono soli chilometri alla conclusione, oppure scenari che prevedono la realizzazione di tempi record da battere attraversando i punti di controllo prima dello scadere del tempo. La vera essenza del gioco, però, è rappresentata dalla carriera. L’offerta si completa con il multiplayer che ci consente di mettere alla prova le nostre doti di guida sfidando, tramite l’utilizzo del wireless in modalità ad-hoc, un massimo di quattro giocatori.

Carriera

La carriera è stata pensata per chi vuole provare un’esperienza più impegnativa e duratura del singolo campionato ma allo stesso tempo più coinvolgente. Una volta intrapreso il percorso di piloti provetti, dalla durata di sole tre stagioni, ci verranno offerte delle opportunità di lavoro da parte delle scuderie meno competitive che, con dei semplici test in pista, decideranno se assumerci o meno. La stagione si svolge in modo analogo alla realtà e comprende le sessioni di prova del venerdì, le qualifiche del sabato e il gran premio della domenica. L’avanzamento nella stagione, ottenendo qualche vittoria o centrando la zona punti, permette di sbloccare accessori da far indossare al nostro pilota. I box saranno la nostra base di partenza dal quale pianificare il weekend, discutendo con l’ingegnere di pista per realizzare il migliore assetto possibile per ogni sessione oppure cimentandoci nella regolazione di sospensioni, mescola delle gomme, rapporti di marcia. Al termine del campionato se avremo ottenuto dei buoni piazzamenti riceveremo delle offerte di lavoro da parte dei team più prestigiosi. Ognuna delle tre stagioni si compone delle 17 gare in calendario, compresa la splendida cornice notturna di Singapore, e gli 11 team di costruttori con tutti i piloti che hanno fatto iniziato il campionato appena conclusosi.

 

In pista conta soltanto vincere

Codemasters è uno dei pochi produttori a soddisfare i gusti esigenti dei giocatori appassionati di corse, grazie ad un parco titoli dotato di una maggiore accessibilità a discapito del realismo, ma non per questo incapace di competere con simulatori del calibro di Gran Turismo e Forza Motorsport. Non ci dobbiamo stupire quindi se questa versione portatile prosegue il lavoro verso questa direzione. Il titolo, infatti, si presenta facilmente giocabile anche da chi ha poca dimestichezza con i racing-game, grazie anche alla crescente difficoltà nella modalità carriera. Da un gioco di Formula 1 ci si aspetta sempre di trovarsi di fronte ad un gioco più orientato alla simulazione che all’arcade e purtroppo questo titolo tende a prediligere un approccio più immediato e poco realistico. Esempio lampante è l’uso che il team Sumo ha deciso di adottare nella gestione del kers. Come sappiamo, nella realtà questo dispositivo, introdotto proprio quest’anno, è stato montato soltanto da alcune scuderie, nel gioco però lo troviamo “magicamente” montato su tutte le monoposto, con un potenziale decisamente maggiore rispetto alla realtà, una scelta difficile da accettare ma di cui saremo costretti a fare l’abitudine. Scesi in pista, kers a parte, possiamo notare quanto sia difficoltoso mantenere il controllo della vettura utilizzando il minipad analogico. Fortunatamente i tasti direzionali ci riportano nella normalità delle cose, rispondendo a dovere e comportandosi piuttosto bene. Come dicevamo, prima di ogni sessione di prova, di qualificazione o di gara potremo scegliere di personalizzare il nostro veicolo modificando le gomme, i rapporti del cambio marce, l’incidenza degli alettoni o di qualsiasi altra variabile che può servire per guadagnare qualche decimo in pista. Nonostante, però, questi accorgimenti siano realizzati in maniera scrupolosa, il riscontro in pista rimane praticamente impercettibile.

Livree, tracciati e rombi da più di 8000 cavalli

Esteticamente il titolo presenta un alto grado di carisma e propone una visione miniaturizzata di una corsa automobilistica con lo stesso impatto della tv. Le vetture sono egregiamente caratterizzate e molto corpose e rendono ottimamente l’idea di potenza e leggerezza tipica delle carrozzerie utilizzate nelle corse reali. Gli scenari mostrano un’ottima correlazione con la realtà, esibendo un esteso campo visivo contornato da piccoli ma importanti particolari che completano le ambientazioni come alberi, colline, edifici, spalti (sui quali, ahimè, troveremo il solito pubblico bidimensionale ad acclamarci), bandiere e striscioni pubblicitari. I menù a schermo si presentano invece molto ricercati, mostrando quelle essenzialità che non dovrebbero mai mancare in titoli del genere come la mappa, l’indicatore della velocità, quello delle marce ed infine quello di posizione e tempi. La sensazione di velocità in pista è ottimale, mentre le monoposto, riconoscibili dai colori e dalle sagome, possiedono delle rifiniture e dei dettagli che avrebbero meritato una maggiore cura. Se graficamente il gioco si presenta sottotono rispetto al potenziale della PSP, il comparto sonoro non eccelle. Il suono dei motori pur mostrandosi ben realizzato non riesce a caratterizzare le differenze esistenti tra le monoposto.

Concludendo…

F1 2009 intraprende una strada che era stata abbandonata immotivatamente e Codemasters, dopo tanti anni passati tra esclusività non sfruttate ed incredibile mancanza di iniziativa, ha avuto il merito di acquisire i diritti e sviluppare un titolo di Formula 1. Il risultato finale mostra ancora molte imperfezioni che speriamo possano essere corrette l’anno prossimo, tra di esse occorre segnalare un sistema di controllo eccessivamente arcade che non soddisferà i puristi del genere e un’intelligenza artificiale che possiede poca personalità e che rimane ancorata alle traiettorie predefinite. Tecnicamente il gioco appare godibile anche se al di sotto delle potenzialità offerte dalla console. I 17 circuiti originali, tra cui la magnifica gara di Singapore in notturna, e la modalità carriera rappresentano comunque i giusti stimoli per un pubblico che è stato lasciato a lungo lontano dalle piste. F1 2009 non sarà ricordato come un titolo rivoluzionario ma ha il merito di riportare su console questo affascinante universo motoristico.

CI PIACE
  • Il ritorno della Formula 1
  • Molte cose da fare
  • Buona giocabilità arcade...
NON CI PIACE
  • ...che non piacerà ai puristi
  • Graficamente di una generazione fa
  • Multiplayer solo offline
Conclusioni
F1 2009 non sarà ricordato come un titolo rivoluzionario ma ha il merito di riportare su console questo affascinante universo motoristico.
7.1Cyberludus.com

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