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Nella prima metà degli anni ’90, il dualismo fra “Kick Off 2”, i suoi vari data disk (tra questi ricordiamo “Final Whistle” che aggiungeva il fuorigioco, le rovesciate, miglior intelligenza artificiale ed un maggior numero di superfici di gioco), e “Sensible World of Soccer” era ai massimi livelli, soprattutto su Amiga e più timidamente su PC . Come accennato nella prima parte, però, a d avere la meglio, almeno commercialmente, fu “Sensible World of Soccer”, spuntato sul finire del 1994 e che venne migliorato con le versioni 95/96 e soprattutto 96/97, che affinarono ulteriormente la giocabilità. Tuttavia, il 1995 sarà ricordato per due new entry: la prima destinata a lasciare il proprio segno tangibile nel tempo; la seconda a scomparire nei primi anni del 2 000 surclassata dalla concorrenza sempre più spietata e da un pubblico troppo esigente. In quello storico ’95 arrivarono sul mercato “Fifa International Soccer” , della Electronics Arts (che da lì a poco avrebbe modificato il suo team di programmazione in Ea Sports per questo genere di giochi.), ed “Actua Soccer” della Gremlin, casa conosciuta al grande pubblico per la trilogia di “Lotus Esprit Turbo Challenge”.

LE TRE DIMENSIONI DI “ACTUA SOCCER” DIVERTONO, “FIFA” SEMBRA UNA METEORA

Immediatezza, divertimento e ritmo adrenalinico: sono questi i tratti distintivi di “Actua Soccer”. Il gioco della Gremlin fu il primo ad usare un vero e proprio motore 3D degno di questo nome. Si cominciavano a vedere i primi passi verso i games attuali. “Actua Soccer” presentava una grafica 3D poligonale molto veloce e di una certa qualità, anche se ora si può definire preistorica. La visuale fissa era sparita: non più volo d’uccello alla “Kick Off”, ma più telecamere (anche dall’alto) regolavano le nostre azioni. La giocabilità era di ottimo livello anche se non aggiungeva troppo a quella fatta vedere dai due titoli che andavano per la maggiore. Colpiva però il 3d e la velocità, il segno del passaggio di consegne dal romantico 2D alla terza dimensione e non solo. L’Amiga lasciava spazio, per problemi economici in seno alla Commodore, al Pc , molto più performante ed in via di espansione rispetto allo storico computer tedesco. “Actua Soccer”, infatti, non sarà mai convertito per Amiga. Sempre nello stesso anno, anzi, più a fine ’94 che altro, nacque “Fifa International Soccer”. Grafica colorata, visuale isometrica ma dalla giocabilità abbastanza limitata. Il primo gioco di calcio targato EA non sembrava nulla di particolare , eppure il marketing e le successive versioni per Megadrive ed altre console funzionarono.

“FOOTBALL GLORY”, IL CANTO DEL CIGNO DEL 2D

Una piccola parentesi è doverosa: sul finire del 1995, dalla Croazia, spuntò un gioco ambizioso, molto simile a “Sensible World of Soccer” ma con alcune differenze. Si trattava di “Football Glory”, simpatico titolo della Croteam, che offriva una giocabilità leggermente inferiore rispetto al titolo di riferimento ma offriva più “effetti di contorno”, i tiri al volo, le girate improvvise, ritmi leggermente più veloci in alcuni frangenti e più “arcade”, la possibilità anche di inseguire l’arbitro e mollargli un pungo dopo essere stati espulsi, insieme alle invasioni di donnine nude. Tante le componenti umoristiche che abbellivano un gioco discreto , ma destinato a scomparire anche perché Sensible non gradì tanto un titolo così simile (praticamente stessa grafica e fisica molto simile anche se leggermente differente) e minacciò le vie legali. Riposa in pace, “Football Glory”, con i tuoi contorni folkloristici e le tue stranezze.

“ACTUA” RADDOPPIA, “FIFA” SCOPRE IL 3D, E L’EUROPA CONOSCE KONAMI

Il resto, come si potrebbe dire, è storia. “Fifa” conosce momenti di gloria con l’edizione ’96, molto giocabile. Ma per avere l’esplosione definitiva bisogna giungere al 1997. Il Fifa di quell’anno fu mastodontico, soprattutto dal punto di vista grafico e sonoro, con una telecronaca forse molto ripetitiva, ma con un comporto visivo da urlo, almeno per l’epoca. Il 3D era meno spigoloso, i dettagli più ampi, tutto questo a discapito, però, della giocabilità. Fu questo dettaglio a far ricordare Fifa 97: tanta grafica buttata al vento. Sempre in quell’anno uscì il seguito di “Actua Soccer: grafica migliorata, giocabilità ampliata e molto diversificata rispetto al primo episodio. Probabilmente, il titolo Gremlin fu il migliore di quell’anno. Ma la Ea Sports seppe rifarsi con gli interessi… “Fifa: Road To World Cup 98” è quasi certamente un pezzo di storia videoludica: comparto visivo in 3d ulteriormente migliorato, giocabilità elevatissima con possibilità di fare praticamente tutto quello che si desidera, intelligenza artificiale elevata, buon quantitativo di moduli e tanto, tantissimo, divertimento. Dai puristi, “Fifa 98” è considerato ancora ad oggi il miglior gioco di calcio mai prodotto dalla Ea Sports che in estate, ed in occasione dei mondiali di Francia, sfornò “World Cup France 98”. Risultato? Successo bissato in meno di 6 mesi con tante piccole chicche che seppero conquistare il mondo dei videogiocatori calcistici. L’atmosfera, migliorata anche da un’ottima telecronaca, unita alla difficoltà calibrata come poche volte, fu l’arma vincente di un gioco divertente e programmato molto bene. EA Sports in quel 1998 conquistò la vetta, sbaragliando il temibile avversario, il terzo titolo della serie “Actua Soccer”, divertente, e con un motore grafico discreto anche se molto più grezzo (e più leggero) rispetto a quello di “Fifa”, ma meno profondo a livello di giocabilità e di atmosfera, colpa dell’intelligenza artificiale leggermente inferiore a quella utilizzato dal concorrente. Intanto, dall’altro lato del mondo, Konami fa le prove generali per sbancare il mondo: su Nintendo 64, la software house giapponese fece uscire il primo atto di “International Superstar Soccer” mentre per PlayStation uscì “Winning Eleven” . Cosa sono questi titoli? Semplice, l’embrione di “Pro Evolution Soccer”…

2001: “PRO EVOLUTION SOCCER” FA GOAL SUI NOSTRI SCHERMI

Dopo il clamoroso successo di “Fifa 98”, la Ea tirò un po’ i remi in barca. I capitoli successivi non furono nulla di ché: “Fifa 99” migliorò solo la grafica e tolse la possibilità di giocare a calcio a 5 ereditata da “Fifa ’97” e “’98”, peggiorò moltissimo la sua giocabilità rendendola monotona, stucchevole e per nulla divertente. In “Fifa 2000” le cose migliorarono leggermente, si cambiò modello grafico e migliorarono altri aspetti, ma mancava quel famoso quid in più. La Ea si arenò anche per mancanza di reali concorrenti, almeno sulla piattaforma Pc. Discorso ben diverso, invece, per le console: t utti matti, o quasi, per “Winning Eleven” e l’entusiasmo era giustificato. Grafica di ottimo livello, 3d limpido e veloce, pochissimi scatti, intelligenza ottima, fisica del pallone e dei giocatori in campo realistica, possibilità di fare e disfare tutto quello che si vuole con mosse speciali e semplici giocate, ampia libertà nell’applicazione dei moduli e quanto più un player calcistico potesse desiderare. “Winning Eleven” divenne una mania che nel 2001 dilagò e si trasformò in “Pro Evolution Soccer” . Gli appassionati su Pc, però dovranno aspettare due anni per vedere “Pro Evolution Soccer 3” sui loro schermi. La trasposizione è identica ed anche su Pc, quindi, dal 2003, si cominciò a parlare di Master League ed a conoscere, amare (si fa per dire) i giocatori di default della nostra squadra. I vari Ivarov, Nachdekal, Macco, Castolo e compagnia bella. Ad ammirare le gesta tecniche ad arrabbiarci se una bell’azione viene vanificata per nulla. Si, tutte le emozioni delle partite di calcio sono trasmesse grazie a questo gioco sul Pc.

NASCE IL DUALISMO SU PC, E FIFA RINCORRE DA ANNI

Dal lato PES i videogiocatori delirano e sono contenti, dall’altro, quelli più tradizionalisti e legati ai games della casa canadese sono costretti all’invettiva. Non rimane altro che constatare la superiorità di Konami. Divertente, ma poco più, “Fifa 2003” che seppe risollevare grazie ad un’innovazione epocale la serie dopo lo scandaloso episodio del 2002 composto da tanta grafica ma da una pessima giocabilità. Un punto a favore di Ea Sports è però rimasto. La struttura dei campionati assolutamente conformi alla realtà grazie alle licenze ufficiali. Campionati, tornei internazionali, coppe europee o di altri continenti, riprodotte fedelmente. Ma la giocabilità e la grafica non raggiungeranno quasi mai i livelli della concorrenza.

DAL 2007 AI GIORNI NOSTRI, LA SFIDA CONTINUA

Nel 2004 con “PES 04”, il titolo più divertente della serie, Konami riuscì a fare un ulteriore e decisivo passo in avanti, seguito poi da “PES 05“. Questo ennesimo tassello del mosaico calcistico firmato Konami unì la giocabilità estrema al realismo puro , forse esasperato. Come? Migliorando la fisica dei contatti, del pallone e riducendo la velocità in-game. Tutto in favore del realismo esaltando l’intelligenza artificiale arrivata a livelli impensabili. Da lì il passo indietro Konami ed i passi in avanti della Ea: i canadesi migliorarono molto con “Fifa 07” che, pur mantenendo, livellando e smussando, lo stesso motore grafico dal 2003, riuscì a fare quel salto di qualità che il pubblico e la critica chiedeva. Un ottimo prodotto perché finalmente rispolverò i fasti di 9 anni prima. Buona, buonissima intelligenza artificiale regolava il tutto e c’erano tanti piccoli colpi di classe: con tre gol di vantaggio, ad esempio il pubblico esorta la squadra con gli “Olè” ad ogni passaggio. Lo stesso pubblico che prima esalta, fischia sonoramente la squadra di casa non appena si scocca un tiro velleitario se si perde malamente. Altra nota di merito il clima dinamico: una partita può cominciare col sole e terminare con la pioggia e viceversa. Ed inoltre, “Fifa 08” dona la possibilità di scegliere di fare una stagione plasmando e prendendo il controllo di un singolo giocatore con la squadra che gioca per noi e noi per la squadra. A seconda delle prestazioni, le caratteristiche di questo nostro campioncino in erba miglioreranno. Questa modalità è stata ampliata nell’edizione di quest’anno ed introdotta anche in “Pes 09” . Ma forse, i signori della EA Sports si saranno ricordati di una piccola software house italiana, la Simulmondo, che sul finire del 1990 pubblicò “I Play 3d Soccer” per C64 e per Amiga . Il titolo dava la possibilità di scegliere un giocatore e fare il campionato italiano… un precursore dei tempi.

Conclusioni

La seconda metà degli anni ’90 mette in archivio il Commodore, l’Amiga ed il 2D. L’ultimo esponente di questa specie ormai estinta è “Football Glory”, non troppo amato da quelli della Sensible in quanto molto simile al loro prodotto. Poi il 3D fece il suo avvento e nacque la prima sfida tra “Actua Soccer” e “Fifa”. I primi anni il titolo della Gremlin si fece apprezzare ma poi, con l’enorme successo di Fifa ’98 e del suo relativo World Cup, surclassò letteralmente la concorrenza. Niente da fare nemmeno con “Actua Soccer 3”, ultimo capitolo di una serie che scomparve forse troppo presto. Ma il mercato ha le sue leggi e dopo anni di allori, la Konami, sbarcò in Europa grazie a “Pro Evolution Soccer” (conosciuto al grande pubblico delle console con l’acronimo Pes). Il titolo giapponese seppe farsi apprezzare e dominare la scena con Fifa, nonostante le sue licenze ufficiali, costretto ad inseguire. “Fifa08” migliorò parecchio lo standard qualitativo, aggiungendo alcune modalità di gioco interessanti come il “Be a Pro”. “Pes 08”, invece, ha segnato la flessione Konami e l’edizione 2009 non sembra migliorare di troppo quanto visto. “Fifa09”, invece, soprattutto per Ps3 sembra il punto di riferimento dei giochi calcistici anche se sostanzialmente c’è una parità con “Pes09”, che però accusa il ritorno del suo rivale.

Edoardo Ullo

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