Questa news non è adatta ai deboli di cuore, ai 40 enni che conservano ancora gelosamente la propria collezione, rigorosamente anni 80, delle action figures Mattel. Lo scrivo con la consapevolezza di un 40 enne nostalgico che è rimastro intrappolato alla magia dei ricordi che solo un’infanzia felice può regalare. Mentre scrivo mi ritornano alla memoria parole e suoni di canzoni del passato, il gusto di un cornetto Algida addentato in riva al mare tra le urla di bambini indiavolati e sorridenti,  ma soprattutto l’emozione, legata alla magia di un’attesa che diventava estenuante, di vedere i propri beneamini in TV su un tubo catodico di 15 pollici che allora mi appariva immenso come lo schermo di un cinema. Ora posso asciugarmi le lacrime e godere con voi del rilascio del trailer di Masters of the Universe: Revelation che farà il suo debutto su Netflix il prossimo 23 luglio.

A differenza della serie dedicata alle avventure di She-Ra, She-Ra and the Princesses of Power, anch’esso in streaming su Netflix, la nuova serie di He-Man non è un reboot del cartone classico ma  una continuazione, che inizia subito dopo la fine dello show originale nel 1985.

Ecco le parole che Smith ha usato per descrivere lo serie:

Narrativamente il nostro show è impostato come l’episodio successivo della serie animata degli anni ’80 che è andata in onda dal 1983 al 1985. Questa è una continuazione di quella storia. Stiamo giocando con la mitologia e i personaggi originali, rivisitando e scavando più a fondo in alcune delle storyline irrisolte. Visivamente abbiamo anche preso la decisione di ispirarci alla linea di giocattoli Masters of the Universe. La Mattel possiede l’intera libreria di quell’opera d’arte, quindi abbiamo subito voluto che lo show si aprisse con pezzi classici di quell’opera. La Mattel si è impegnata in questo look da quando è nata la linea di giocattoli negli anni ’80, e ora ci stiamo appoggiando ad essa e la stiamo onorando.

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Videogiocatore di vecchia data. Cerca di contrastare con tutte le sue forze la feroce ondata di divulgatori videoludici che, giunti sul nostro pianeta sotto mentite spoglie, cercano di blastare noi comuni videogiocatori . Papà per vocazione e felice organizzatore dell'evento ludico Play The Game

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