Grazie a Playstation VR, Sony è riuscita nell’intento di portare una tecnologia destinata ad una ristretta “elite”, nelle case di molti possessori di Playstation 4. Grazie a repentini abbassamenti di prezzo, una line up di titoli sempre più ampia e variegata, il Playstation VR e Playstation 4 si sono dimostrati un’accoppiata davvero riuscita nel panorama videoludico. Nei mesi scorsi siamo rimasti piacevolmente colpiti da alcune esclusive first party di spessore di cui, a svettare, vi è sicuramente l’ottimo Astro Bot, un interessante platform in VR che, durante i nostri Awards, si è meritato la coccarda di miglior titolo in realtà virtuale.
L’annuncio da parte dei London Studio, durante l’E3 dello scorso anno, relativo a Blood & Truth, fu accolto con un certo entusiasmo da tutti i possessori di Playstation VR. Il team londinese infatti, celebre per averci regalato la saga di The Gateway su Playstation 2 e PSP (con lo spin-off Gangs of London), durante il lancio del visore di Sony, partecipò al rilascio di VR Worlds, un’interessante compilation di esperienze VR atte a presentare il prodotto nel miglior modo possibile. A svettare, sicuramente, tra le esperienze all’interno del titolo fu London Heist, un vero e proprio sparatutto in realtà virtuale ispirato alle pellicole cinematografiche di Guy Ritchie. Il titolo, seppur molto breve, fu in grado di mettere in mostra meccaniche di gioco davvero promettenti, in grado di sfruttare appieno l’accoppiata Move e PSVR.
A circa tre anni da quella fatidica “demo”, i ragazzi di London Studio si preparano a lanciare Blood & Truth che, ripartendo dalle consolidate meccaniche di London Heist, ci butta a capofitto in una longeva avventura in realtà virtuale, capace di renderci protagonisti di un vero e proprio action movie “hollywoodiano”.
Grazie ad un codice ricevuto in anteprima dal publisher, abbiamo affrontato l’avventura di Blood & Truth col fiato in sospeso, tra inseguimenti, salti tra palazzi ed esplosioni. Siamo davvero di fronte ad uno tra i più ambiziosi titoli per Playstation VR?
Scopriamolo insieme nella nostra recensione…
Sangue tra i grattacieli londinesi
Blood & Truth ci mette nei panni di Ryan Marks, membro di una potente famiglia di affaristi londinesi, da poco rientrato dal conflitto in Medio Oriente. La scelta di rendere il protagonista Marks, parlante e dotato di una propria personalità è, a nostro parere, una scelta piuttosto discutibile nell’ambito delle produzioni videoludiche VR, dato che il rischio di minare il fattore immersività è sempre dietro l’angolo. Come da tradizione per i ragazzi di London Studio, le vicende di Blood & Truth prenderanno luogo – prevalentemente – a Londra, città molto cara agli sviluppatori (per ovvi motivi). Rientrato a casa dopo la morte del padre, il ricongiungimento di Ryan con la propria famiglia sembra proprio non voler filare liscio: alcune scelte sbagliate compiute dal padre hanno infatti portato la famiglia Marks ad invischiarsi con la malavita londinese. Per la maggior parte dell’avventura alterneremo flashback, utili a spiegare le vicissitudini tra i malavitosi e la famiglia Marks, al presente, dove l’agente della CIA – Carson – durante l’interrogatorio cercherà di tirarci fuori più informazioni possibili per portare alla luce le cospirazioni della malavita londinese.

La trama di Blood & Truth si è dimostrata piuttosto godibile: nelle circa sette ore necessarie a portare a termine l’avventura, assisteremo ad un susseguirsi di personaggi ben caratterizzati (tra cui una riuscitissima villain) capaci di, grazie e soprattutto all’ausilio della VR, metterci letteralmente i brividi. Non mancheranno i colpi di scena (anche se alcuni piuttosto telefonati) e le scene dall’alto tasso adrenalinico capaci di farvi sobbalzare dalla sedia.
Per favore, qualcuno procuri a quest’uomo… un’arma!
Move alla mano Blood & Truth è in grado di regalare quell’ottimo feeling che, tre anni fa, London Heist aveva saputo regalarci. Indossato il visore il titolo dei London Studio alterna scene di intermezzo “dialogate” a livelli d’azione dall’elevato tasso adrenalinico. I due Move (praticamente obbligatori per usufruire appieno dell’esperienza di gioco) simuleranno effettivamente le nostre mani, garantendo un’interattività con lo scenario davvero unica. L’introduzione di un motore fisico adeguato, inoltre, rende le collisioni degli oggetti molto credibili, a patto di chiudere un occhio sui diversi bug e glitch tra cui i diversi casi di compenetrazione poligonale.

Lo shooting system di Blood & Truth funziona molto bene: impugnata l’arma potremo infatti mirare in piena libertà contro i nemici che ci si pareranno di fronte, e avremo inoltre modo di prendere la mira con più precisione semplicemente spostando lo sguardo dietro al mirino (a patto di esserne provvisti). Le armi presenti sono diverse e presentano ratei di fuoco e impugnature totalmente differenti una dall’altra: nelle armi a due mani, ad esempio, potremo sfruttare il secondo Move per tenere l’arma ancora più saldamente o addirittura impugnare due pistole contemporanea per aumentare il nostro potenziale offensivo.
Quello che purtroppo risulta notevolmente limitato è il sistema di movimento, che da anni ha provocato non pochi grattacapi agli sviluppatori di titoli VR. E’ evidente che la tecnologia – ancora – non permette una simulazione veritiera degli spostamenti (anche se iniziano a spuntare alcuni interessanti progetti “di nicchia” come il Cyberith) in scenari virtuali e molto spesso i team di sviluppo si son ritrovati a ricorrere a diverse scorciatoie per rendere il sistema di movimento il meno macchinoso possibile su VR. Dallo spostamento libero al famoso “teletrasporto” di soluzioni se ne sono viste molte, tuttavia i London Studio hanno deciso di optare per un sistema decisamente limitato che prevede il raggiungimento di punti sullo scenario pre-determinati, semplicemente guardandoli e attivando il tasto azione. Una soluzione che non andrà molto a genio ai giocatori che desiderano avere un controllo completo delle proprie azioni.

Come già accennato, ottima l’interattività con l’ambiente: dal salire scale a pioli (muovendo le mani attraverso i due Move) allo scassinare serrature, abbiamo apprezzato particolarmente le scelte di design operate dal team, atte a diversificare i livelli di gioco dal solito “spara-spara”. Nonostante la diversità di meccaniche di gameplay si nota una certa ripetitività di fondo una volta superata la metà dell’avventura dato che, a conti fatti, le situazioni tendono a ripetersi.
London Bridge is falling down…falling down…
L’accoppiata Playstation 4 Pro (sulla quale abbiamo testato il gioco) e PSVR, in Blood & Truth si può considerare assolutamente vincente. Dal dettaglio degli scenari alla modellazione poligonale dei personaggi che, grazie ad un ottimo uso del motion capture, risultano decisamente credibili in termini di animazioni facciali, Blood & Truth si conferma uno tra i titoli visivamente più curati nell’ambito dei videogiochi VR.

Stesso discorso può essere fatto sul comparto sonoro. Il gioco presenta un doppiaggio in lingua italiana di pregevole fattura, accompagnato da una soundtrack di spessore capace di scandire al meglio le numerose scene action presenti nel titolo.
Concludendo…
Abbiamo apprezzato l’avventura proposta dai ragazzi di London Studio. Partendo dalle ottime fondamente gettate da London Heist (presente all’interno di VR Worlds), Blood & Truth si è dimostrata un’adrenalinica avventura action, caratterizzata da ottime e consolidate meccaniche di shooting e da un comparto audiovisivo di spessore. Seppur con i suoi evidenti limiti, ci sentiamo di consigliare caldamente il titolo a tutti i possessori di Playstation VR.