Exorder è uno strategico a turni indipendente, caratterizzato da una coloratissima ambientazione fantasy, affacciatosi nel vasto catalogo Switch poco tempo fa. Il titolo da noi curato in fase di recensione, altro non è che un porting dello stesso gioco uscito su Steam lo scorso marzo, sviluppato da un piccolo team con base in Varsavia, i Solid9 Studio. Exorder si propone come un titolo dalla forte componente tattica, anche se molto meno complesso rispetto agli altri punti di riferimento del settore, vantando uno stile molto più simile a quello di un gioco da tavolo.

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Il trono conteso

Exorder inizia con una presentazione di buona fattura che narra la storia di gioco, tramite una serie di immagini semi-animate ed una voce fuori campo. La protagonista di questa avventura è Beyla, principessa ed erede al trono di Cerulia. Il Re, appena passato a miglior vita, costringe la giovane principessa ed il fratello a contendersi la corona, affrontandosi in duello.
Durante il primissimo livello, che funge da tutorial, ci vedremo impegnati ad affrontare il principe Tristano e, come avete già probabilmente intuito, contro tutte le previsioni Beyla riesce nell’intento di sconfiggerlo, diventando così la nuova regina. Purtroppo saranno tempi duri per la novella monarca perché, improvvisamente, alcuni dei clan limitrofi, in pace con Cerulia da anni, inizieranno ad attaccare le città confinanti. Beyla parte senza indugio per indagare sulle cause di queste ostilità e l’avventura ha quindi inizio…

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Un’immagine della storia introduttiva, dove si vedono Beyla e suo fratello Tristano che piangono il padre scomparso.

Andiamo a comandare!

Exorder è uno strategico a turni con visuale isometrica, che offre diverse modalità di gioco: la principale è sicuramente la Campagna dove si affrontano dodici livelli in difficoltà crescente e si segue la infelice storia di Beyla mentre cerca di rimettere insieme un reame afflitto dall’odio e dal tradimento. La seconda modalità è la Schermaglia, dove si possono affrontare altri giocatori o la IA su mappe (otto diverse) con al massimo 4 giocatori in totale divisi su più team.
Questa modalità è anche disponibile online in cross-play tra la versione Switch e la versione Steam, caratteristica apprezzabile perchè permette di giocare con amici che dispongono della versione PC.
Durante il gioco si alternano le mosse del giocatore con quelle della IA o degli eventuali altri giocatori umani. Lo scopo finale, a seconda della modalità, è differente: mentre nella Schermaglia l’unico fine è sempre la sconfitta degli avversari, nella Campagna troviamo più varietà: spesso è semplicemente necessario conquistare tutte le case e castelli nemici, ma talvolta vengono richiesti obiettivi differenti, come proteggere un determinato personaggio, raggiungere un checkpoint, etc.

Al suo cuore Exorder è un gioco di combattimento – qui non si costruisce. La geografia delle mappe è interamente prestabilita, così come i nemici e le varie strutture in essa contenute. Può essere visto come un clone di Fire Emblem, anche se decisamente meno elaborato.
Durante il suo turno, un giocatore può muovere singolarmente ogni sua pedina, ed ognuna potrà svolgere sia il movimento che un’altra azione: attaccare oppure catturare una casa/castello, sparare frecce, etc.

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L’inizio della prima missione, che funge da tutorial.

Uno strategico elementare, ma solido

Uno dei punti di forza di questo titolo è che, grazie ad una grafica molto caratteristica ed una forte demarcazione sui ruoli delle varie armate, risulta alquanto affine ai giochi da tavolo come gli scacchi. Questa sua peculiarità permette di giocarvi agevolmente anche a chi non è troppo avvezzo agli strategici – viceversa però non risulterà troppo appetibile per gli hardcore del genere.
Ogni pezzo posizionato sulla scacchiera di gioco possiede quattro proprietà distinte: attacco, difesa, movimento e vita. Alcune possono conquistare gli edifici nemici, altre no, mentre alcune possono solo neutralizzarne la loro funzione. Le costruzioni sono abbastanza tradizionali: tra le più rilevanti troviamo le case, che generano risorse e permettono ad un guerriero di riposarsi e recuperare energia, poi i forti, dai quali possono nascere nuovi nemici, quindi i castelli, dove è possibile spendere le risorse per comprare nuove armate; nella campagna poi troviamo anche le taverne, dove si possono reclutare mercenari. In generale non c’è granché di innovativo per coloro già hanno giocato altri titoli simili, e tutto risulta velocemente familiare.
Alcune tipologie di armate rompono un po’ gli schemi, come gli Architetti, guerrieri corazzati con uno scudo enorme che possono spingere le altre pedine (se nemiche infliggono anche un piccolo danno), questi – se usati con ingegno – permettono di raggiungere in meno turni posizioni o nemici fuori portata e, talvolta, capovolgere gli esiti di una partita.
Le unità differenti purtroppo però non sono molte: le tipologie a malapena superano la decina – avremmo apprezzato un po’ più di varietà sotto questo aspetto.

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Il menu del castello dove è possibile assoldare nuove truppe.

Comparto tecnico

La grafica offerta dal titolo Solid9 Studio, sviluppato con Unity, è in generale molto pulita e precisa, anche se non troppo sofisticata, così come le animazioni delle piccole armate che sono sempre fluide e mai incerte. Il comparto grafico non vincerà dei premi, è vero, ma fa decisamente il suo lavoro ed è in grado di caratterizzare davvero bene tutti i personaggi e le loro peculiarità. Il comparto audio vanta una serie di musiche di sottofondo abbastanza gradevoli, talvolta anonime, ma sicuramente mai fastidiose. Gli effetti sonori sono molto azzeccati e particolari, anche se in un gioco come questo cadono inesorabilmente in secondo piano.

Tutto il testo è stato ben tradotto in italiano e molte altre lingue, ma il parlato, con attori non troppo convincenti, è disponibile solo in inglese.
Durante le nostre sessioni di gioco infine non abbiamo mai incontrato bug o rallentamenti, segno che si tratta di un prodotto già perfezionato.

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Una delle prime missioni dove è necessario proteggere una pedina in particolare, l’Emissario.

Concludendo

Exorder è un gioco in gran parte piacevole, anche se non pienamente riuscito. Il problema più grande risiede nella potenziale longevità, che rischia di non raggiungere le 10 ore di gioco, a seconda dell’abilità del giocatore. Nella modesta campagna, che consta di sole 12 missioni, se ne trovano anche alcune molto scoraggianti dove è spesso necessario difendere una singola unità, ed il margine di vittoria è davvero molto esiguo – aspettatevi di doverle ricominciare daccapo numerose volte.
Il sistema di controllo sulla piccola console Nintendo è altalenante: mentre i comandi touch sono molto confortevoli e sostituiscono alla perfezione il mouse della versione PC, tramite il joypad lo spostamento automatico del puntatore sulla mappa è incerto e spesso causa errori di dislocamento delle pedine. Questo problema viene aggravato dalla mancanza di una funzione di annullamento: una volta effettuata una mossa, purtroppo, non è possibile annullarla neanche immediatamente dopo.
Il gioco online infine, disponibile solo per i possessori di un account Nintendo Switch Online, è stato ben implementato (uno dei pochi ad offrire cross-play), ma soffre purtroppo della mancanza di altri player, ed in più di un’occasione abbiamo dovuto rinunciare per la totale assenza di partner.

CI PIACE
  • Stile visivo pulito e personaggi ben caratterizzati
  • Componente tattica interessante
  • Gioco online cross-play
NON CI PIACE
  • Longevità limitata
  • Bilanciamento della difficoltà da migliorare
  • Manca una funzione per annullare i movimenti delle pedine
Conclusioni
Exorder è un videogioco semplice, piuttosto limitato nei contenuti, anche se realizzato con cura. Il gioco online, ben implementato, è purtroppo assoggettato al supporto della comunità, che al momento è scarsa. Lo consigliamo caldamente ai neofiti degli strategici a turni oppure a chi desidera impegnare il cervello senza dovere prima leggere complessi manuali di gioco, anche considerato il prezzo molto conveniente.
6.7Cyberludus.com

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Gabriele o “Gabe” per gli amici, è un informatico di professione ed inguaribile videogiocatore. Cresciuto a colpi di Commodore 64 ed Amiga è papà di due bellissimi bimbi che ormai gli rubano quasi tutto il tempo. La sua passione sono l’informatica, il cinema, la musica ed un giorno spera di finire e vedere pubblicato il suo primo videogame … quando trova il tempo!

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