Il remake secondo Nintendo
Per tutti gli amanti dei giochi di ruolo tattici, Fire Emblem rappresenta – da oramai più di vent’anni – uno tra i punti di riferimento per questa tipologia di giochi. Dopo la parentesi mobile con Fire Emblem: Heroes, esperimento più o meno riuscito di portare la storica saga sugli smartphone Android e iOS con una peculiare formula free to play, e un capitolo Switch in arrivo, il team nipponico di Intelligent Systems torna alla carica con un vero e proprio remake del capitolo Gaiden, uscito – addirittura – nel lontano 1992 su NES e in solo territorio giapponese (per noi “miseri” europei esiste tuttavia una traduzione amatoriale giocabile grazie ad emulatori di terze parti). Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia cerca di riproporre – e migliorare – le ottime meccaniche di gioco dell’originale, che ai tempi proponeva un interessante sistema di progressione degli eroi – e relative classi – oltre ad una componente esplorativa libera dei dungeon. La trama di gioco è stata inoltre rivisitata in parte, rispetto alla versione originale del ’92, grazie all’aggiunta di tanti nuovi spunti (tra cui un sesto capitolo) e personaggi.
Armati di Nintendo 3DS, tante ore di viaggio in treno e – ovviamente – una copia del gioco, ci siamo avventurati nel continente in guerra di Valentia, destreggiandoci tra una battaglia e l’altra all’interno della varia – e longeva – campagna di gioco.
Soddisfatti dal nuovo titolo Intelligent Systems? Scopritelo con noi all’interno della nostra recensione…
Un continente in guerra
Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia ripropone, in maniera piuttosto fedele, lo stesso plot dell’originale Fire Emblem Gaiden, seguendo le vicende dei due protagonisti – Alm e Celica – impegnati a combattersi per il controllo di Valentia.
Caratterizzato da sequenze animate incredibilmente curate, Shadows of Valentia riesce a mettere in luce la trama di gioco, caratterizzando davvero bene il nutrito cast di personaggi principali, oltre a regalare maggiori sfaccettature al rapporto tra i due travagliati protagonisti. In aggiunta, troveremo la presenza di un sesto capitolo – alla fine della storia dell’originale Gaiden – capace di espandere al meglio la lore del continente di Valentia e le connessioni con la trama di Awakening, già analizzato tra le nostre pagine in sede di recensione.
Insomma, siamo rimasti piacevolmente colpiti dal lavoro dei nipponici Intelligent Systems, capaci di trattare con incredibile cura e abilità il loro precedente lavoro di ben venticinque anni fa. Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia propone spunti davvero interessanti, oltre a riuscire a tenere incollati davanti al piccolo schermo del 3DS qualsiasi amante della ventennale serie firmata Nintendo.
L’arte della guerra
Gran parte del lavoro degli Intelligent Systems è stato riposto nel rendere Shadows of Valentia uno tra i capitoli più accessibili dell’intera saga di Fire Emblem. Già dalla prima schermata di gioco verremo messi di fronte alla scelta del livello di difficoltà, dando così modo a chiunque di intraprendere questa avventura senza alcun trauma di sorta. Per i veterani, infatti, saranno disponibili livelli di difficoltà consigliati, con possibilità di attivare il permadeath degli eroi in battaglia (alla XCOM per intenderci). Chi invece si appresta a toccare con mano per la prima volta questa serie, avrà la possibilità di impostare l’IA nemica ad un livello più permissivo, oltre alla possibilità di riottenere gli eroi a fine battaglia nonostante la sconfitta.
Come in qualsiasi altro titolo della serie, Fire Emblem, Shadows of Valentia utilizza per gli scontri un sistema a turni, pressoché identico – almeno nella struttura – a quello visto nei capitoli precedenti. Ogni battaglia prende luogo all’interno di un mappa suddivisa in reticoli, nel quale troveremo elementi dello scenario con cui sarà possibile interagire e/o sfruttare a nostro vantaggio. Muovendo le unità all’interno del reticolo potremo utilizzare la armi in nostro possesso per sconfiggere la squadra nemica, dandoci la possibilità di accrescere i nostri punti esperienza e, conseguentemente, migliorare le statistiche dei nostri eroi. Raggiunto un certo livello sarà infatti possibile cambiare classe ai personaggi del party, all’interno di specifici santuari presenti all’interno dei dungeon.
Grazie ad un ricco tutorial iniziale, saremo quindi pronti ad intraprendere l’avventura, effettuando spostamenti all’interno della world map grazie alla quale potremo esplorare il continente e le sue città, dungeon e accampamenti nemici.
Rispetto ai suoi predecessori, Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia, punta forte su una componente esplorativa innovativa per la serie. All’interno di specifiche aree di gioco, infatti, potremo muovere il nostro eroe in vasti ambienti di gioco tridimensionali, consentendoci così di interagire con elementi dello scenario come mai prima d’ora.
Piccola parentesi: per tutti i possessori di New Nintendo 3DS, nelle fasi esplorative sarà anche possibile ruotare la visuale con lo stick-c, feature che ci ha reso non poco felici visto che per molto tempo le caratteristiche della nuova console Nintendo non sono mai state pienamente sfruttate.
Sebbene l’accessibilità di questo titolo potrebbe far storcere il naso alla “setta dei puristi”, abbiamo apprezzato la volontà di Nintendo di cercare di rivolgersi ad una fetta di pubblico più ampia per questo spin-off, riuscendo comunque a non rovinare quanto di buono fatto nei capitoli precedenti.
Bellezze bi(tri)dimensionali
Tecnicamente parlando, Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia è senza alcun dubbio uno tra i capitoli maggiormente curati dell’intera serie. Come già detto precedentemente, le scene di intermezzo – che faranno da sfondo alla trama di gioco – mostrano una gran cura per i dettagli, dandoci molto spesso l’impressione di trovarci all’interno di un vero e proprio anime giapponese. Le battaglie, come da tradizione, spaziano da una visuale interamente 2D dedicata alle fasi puramente tattiche, ad una interamente tridimensionale per mostrarci più nel dettaglio lo scontro tra due unità.
Anche le fasi esplorative dei dungeon mostrano un comparto tecnico davvero curato, capace di regalare una fluidità sempre costante anche nei momenti più concitati.
Ottimo, come sempre, il sonoro caratterizzato da una soundtrack di pregevole fattura e da un ottimo doppiaggio in lingua inglese.
Concludendo…
Inutile negarlo. Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia ci è piaciuto parecchio. Il nuovo titolo Intelligent Systems non solo riesce a migliorare in toto il titolo originale, Gaiden, ma lo fa sfoggiando tutta la maturità che la serie è riuscita a raggiungere nel corso degli ultimi anni. Grazie ad una campagna longeva e appagante, capace di accontentare allo stesso tempo veterani e giocatori alle prime armi, unita ad una trama ben costruita e ad un comparto tecnico estremamente curato, ci sentiamo di consigliare Shadows of Valentia a tutti i possessori di una console Nintendo 3DS, desiderosi di passare ore tra l’esplorazione di un continente vasto e sfaccettato e battaglie all’insegna del tatticismo.
Ora non possiamo far altro che attendere con estrema trepidazione l’uscita del prossimo capitolo su Nintendo Switch…