Quando, anni e anni fa, mi appassionai della saga di Resident Evil, mi posi il folle – e parzialmente autolesionistico – obiettivo di recuperare ogni singolo capitolo della serie, dai giochi principali fino agli spin off più oscuri. Dopo la cocente delusione provocata dai Survivor e da Dead Aim – bleah – fu abbastanza chiaro per me che, oltre ai capitoli numerati e a quel capolavoro snobbato di Veronica X, la saga non aveva molto altro da offrire, e che idee mezze realizzate come gli Outbreak fossero la dimostrazione di quanto Capcom faccia fatica a gestire degnamente gli spin off.

E quindi – beh – mi sono messo il cuore in pace.
Alcuni anni dopo al mio parco console si era aggiunta una Nintendo Wii, pronta per una “freschissima” copia per Gamecube del remake del primo Resident Evil, quando ad un tratto, giocando con un amico appassionato della saga quanto me, scoprii l’esistenza del capitolo 0. Senza indugiare nei dettagli, sappiate solo che la sessione in corso venne immediatamente – e bruscamente – sospesa fino all’arrivo del corriere con la versione per Wii di Resident Evil 0.
Ad anni di distanza, giunto ai titoli di coda di questo nuovo remaster HD, cosa posso dire della versione “next gen” di Resident Evil 0?
Che, in sostanza, si tratta della stessa esperienza.

 

L’incubo prima dell’incubo

La trama di Resident Evil 0 si riallaccia perfettamente agli eventi del primo capitolo, fungendo da prequel ideale alle disavventure di Jill e Chris: i protagonisti del primo capitolo, se ricordate, erano infatti alla ricerca della squadra Bravo, di cui faceva parte la protagonista femminile dello 0, Rebecca Chambers. Il titolo ci porta a scoprire cos’è successo al gruppo, e come la sopravvissuta si è trovata a collaborare col pericoloso criminale Billy Coen. Gli eventi del gioco vedono i due personaggi intenti a cercare di sopravvivere a circostanze decisamente ostili, prima su un treno pieno di abomini e successivamente in un complesso sotterraneo da incubo.

Ai tempi fui colpito dal fatto che al giocatore fosse permesso di controllare a sua discrezione entrambi i protagonisti, ognuno dotato di oggetti e abilità unici che sarebbero serviti per avanzare nel gioco e nella sua complessa rete di enigmi, una meccanica che anche oggi contribuisce positivamente al bilancio del gameplay. Il partner sarà sempre al vostro fianco – esclusi particolari momenti che, ad essere sincero, sono forse anche i più riusciti del gioco – ma, se a doppio personaggio corrisponde doppio vantaggio, dovrete prestare anche doppia attenzione, perché la morte di uno dei due significherà game over. Una scelta piuttosto infelice dato che, nonostante la possibilità di scegliere tra diverse routine comportamentali per il parner, l’IA si dimostrerà spesso arguta quanto un secchio di vermi.

In ogni caso l’esperienza rimane notevole, e risulta senza dubbio migliorata rispetto a quella offerta dal remake del primo capitolo. Le dinamiche offerte dal gameplay “duale” (malgrado i limiti strutturali, avremmo comunque gradito l’aggiunta di una modalità co op), finalmente unite alla possibilità di scambiare liberamente gli oggetti tra due inventari e “dropparli” in giro per poi recuperarli successivamente, rendono questa particolare esperienza decisamente godibile.

 

Estetica tirata a lucido

Per chi ha avuto modo di giocare il remake HD del primo capitolo, questo 0 non offrirà nulla che non sia già stato visto: risoluzione “pompata” a 1080p, texture ritirate a lucido (non sempre in maniera eclatante) e diversi effetti implementati ad hoc. Nel complesso, la parte visiva del titolo risulta fresca e piacevole, ma va sottolineato come la distanza dal precedente remaster per GameCube non sia poi così marcata. Ci spiace dirlo, ma siamo di fronte all’ennesima rimasterizzazione “superficiale” in stile Capcom.

L’introduzione del sistema di controllo 3D già visto nel remaster del primo capitolo e l’aggiunta di qualche simpatico bonus (come il game plus nei panni di un Albert Wesker pompato di testosterone) contribuiscono a “svecchiare” il titolo sebbene, a conti fatti, non ci sia quasi nulla di nuovo rispetto alla versione originale.

 

Concludendo…

Se non avete mai giocato a RE 0, questo remaster rappresenta una buona opportunità per recuperare uno dei capitoli più interessanti – e ahimè più corti – della serie, con molto da offrire sia a livello di trama che di gameplay. Resta comunque l’amaro in bocca per la sostanziale assenza di contenuti veramente nuovi.

CI PIACE
Gameplay con spunti interessanti
Ottima atmosfera
Un classico sottovalutato
NON CI PIACE
Scarsa longevità
Remake senza nuovi contenuti effettivi
Conclusioni
Un classico della saga ora disponibile in HD, saprà appassionarvi ma non aspettatevi
7Cyberludus.com
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