Le avventure non lineari sono ormai all’ordine del giorno, ma quella che vi presentiamo in questo articolo ha davvero un gran potenziale: The Devil’s Men è un punta e clicca classico sviluppato da Daedalic Entertainment, annunciato un paio di mesi fa e mostrato per la prima volta al Gamescom 2014. Il titolo, che vedrà la luce solo nella prossima primavera, ci porta nell’Inghilterra di fine Ottocento per indagare su una misteriosa serie di omicidi.
Due cuori e una capanna?forse
La storia si svolge in Inghilterra, in una tranquilla città bagnata dal mare, recentemente turbata da una strana serie di omicidi. La scia di sangue porta dritta a una gang di quartiere, conosciuta come I Coloni, un gruppo di ragazzi senza alcuno scrupolo. L’indagine, bloccata per mancanza di prove, imbocca la giusta direzione quando Adelaide Spektor, testimone dell’uccisione di un suo caro amico, decide di collaborare con la polizia per assicurare alla giustizia l’assassino. In realtà, la sceneggiatura scritta da Kevin Mentz – già autore di Memoria – si dirama in più direzioni coinvolgendo Karol Spektor, padre di Adelaide, ed Emily, un membro della gang con alle spalle due omicidi.
La breve presentazione del gioco ha avuto come focus il rapporto tra i personaggi. Come detto in apertura, The Devil’s Men è un’avventura fortemente influenzata dalle scelte del videogiocatore che, come si confà ai punta e clicca, potrà tessere i fili della trama attraverso le diverse opzioni di dialogo. Proprio per questo, le risposte da dare ai personaggi risulteranno fortemente caratterizzanti: potremo intimorire l’interlocutore, piuttosto che tranquillizzarlo, con una dose minima di risposte neutre. Ogni scelta del videogiocatore si rifletterà nell’immediato, condizionando il comportamento dei personaggi secondari. La demo che abbiamo provato allo stand Daedalic, ci ha mostrato un investigatore piuttosto saccente che, dopo una serie di risposte poco incisive, continuava a parlare a sproposito criticando ogni azione dell’utente. Successivamente, siamo arrivati alla stessa scena attraverso risposte intimidatorie e abbiamo constatato come il comportamento del detective fosse completamente cambiato: lo vedevamo lì, silenzioso e accorto, pronto ad assecondare il nostro volere.
Le scelte di dialogo non influenzeranno soltanto il comportamento dei personaggi secondari, ma daranno vita ad una trama ben precisa in cui potrebbero accadere cose che, con una differente run di gioco, non accadrebbero. Christina Kaiser, che ci ha presentato la demo, ci racconta come le opzioni di dialogo potrebbero portare il videogiocatore a decidere o meno per la vita del detective, che potrebbe ammalarsi a seguito di precise scelte. Al di là della cura riposta nel sistema di dialogo, The Devil’s Men offrirà anche un impianto di gameplay incentrato sull’investigazione – pur restando ancorato ai canoni del genere. Il gioco dispone di un menu apposito per gli indizi, in modo da centralizzare la fase delle deduzioni e, di tanto in tanto, saranno disponibili preziosi grimaldelli che il videogiocatore potrà decidere di impiegare o conservare. L’esplorazione delle schermate giocherà un ruolo fondamentale nella risoluzione degli enigmi, in quanto sono previste combinazioni e serrature da sbloccare analizzando dipinti, leggendo documenti ed esaminando gli indizi raccolti in precedenza.
Commento finale
The Devil’s Men pare avere un grande potenziale, ma è certo che, ad oggi, non sia possibile sbilanciarsi più tanto. Ci fa ben sperare il fatto che Daedalic Entertainment sia solita mantenere tutte le promesse, e la demo vista in esecuzione ci ha piacevolmente colpito per le numerose possibilità lasciate al videogiocatore. La primavera 2015 è ancora parecchio lontana, quindi non ci resta che aspettare nuove informazioni.