Il campo di dominio di Daedalic Entertainment sta via via espandendosi verso nuovi orizzonti. Ad esempio, con l’imminente rilascio di BlackGuards, il publisher tedesco ha lanciato la sfida al mondo degli RPG a turni, abbandonando per un attimo le avventure grafiche, il vero fiore all’occhiello della società di Amburgo. Tuttavia, al di là di questo intrigante esperimento, Daedalic non si è concessa altri azzardi se non piccoli tentativi di stupire con brand sviluppati da terzi, che richiedessero investimenti relativamente bassi. Tra questi, l’ultimo è Journey of a Roach, avventura in tre dimensioni sviluppata da Kobold Games, un piccolo e giovane “dev team” (studio di sviluppo) svizzero. Gli sviluppatori definiscono Journey of a Roach come il viaggio di uno scarafaggio che semplicemente non può morire, ed effettivamente di situazioni tragicomiche ne vedremo in buona quantità per tutta l’avventura.
Journey of a Roach è la storia di uno scarafaggio, Jim, impegnato in un piccolo grande viaggio di sopravvivenza del tutto inaspettato, che lo correre ai ripari per rimediare ai disastri causati da Bud, il suo amico maldestro e goffo. L’incipit della semplice e divertente storia riguarda proprio Bud che, nel tentativo di recuperare un fiore, precipita nelle profondità del terreno. Quello che può sembrare un incidente comprensibile ed isolato, scatena una serie di eventi imprevedibili che costringeranno Jim a tirare fuori dai guai Bud, finito prigioniero in un vecchio bunker nucleare occupato dall’esercito delle formiche nere. Il viaggio di Jim passa per circa 5-6 aree di interesse, in cui l’utente avrà a che fare con un buon numero di personaggi secondari. Il concept dell’avventura è semplicemente l’esplorazione delle schermate e l’interazione – quasi tutte obbligate – con gli elementi che permettono a Jim di avanzare all’area successiva. **Journey of a Roach è quanto di più semplice ci si possa aspettare da un’avventura in tre dimensioni, basata su meccaniche retro che non smettono mai di divertire.
Uno scarafaggio sul muro!
La particolarità del gameplay, l’unica, sta nella capacità di Jim di camminare sulle pareti ed arrivare al soffitto, caratteristica che gli sviluppatori hanno trasposto in codice in modo tale che la rotazione della telecamera fosse in funzione del personaggio. La conseguenza logica di questa gestione della telecamera sta nella leggera confusione che si genera spostandosi dalla parete al soffitto e dal soffitto al pavimento. Gli sviluppatori hanno giocato molto su questo unico punto di forza del gioco, posizionando diversi elementi interattivi sul soffitto piuttosto che sulle pareti laterali, unitamente ad elementi cui è possibile accedere solo nella giusta direzione attraverso un gioco di prospettive. Le già semplici meccaniche di gioco diventano ancor più immediate col passare dei minuti, anche se il caos generato dalla rotazione della schermata permane fino alla fine. La varietà degli enigmi presenti nel gioco è piuttosto buona, anche se il filo conduttore resta la raccolta degli oggetti e l’interazione con gli elementi dello scenario, il tutto abbastanza intuitivo e poco complesso.
Gli scarafaggi non parlano
Journey of a Roach non ha problemi di localizzazione, in quanto gli sviluppatori hanno implementato un sistema di dialogo a fumetti molto simile a quello dei vari Machinarium, Axel&Pixel e tanti altri. Sfortunatamente, questo porta al primo difetto del gioco: ad un paio di icone in inventario non molto chiare, gli sviluppatori non hanno associato alcun fumetto che faccia intuire la funzione dell’item, costringendo l’utente a procedere per tentativi. Pur mancando il doppiaggio, il comparto audio non è stato trascurato e, per tutta l’avventura, l’incedere dell’utente è scandito da diversi brani allegri che caratterizzano ogni schermata. Risparmiando sul doppiaggio, Kobold ha concentrato tutte le risorse nel comparto grafico, che gode di una buona caratterizzazione dei personaggi e delle schermate, ricche di dettagli, tutte intervallate da brevi e simpatiche sequenze illustrate che spiegano l’evolversi della storia. Non manca qualche sbavatura relativa ai controlli, piuttosto comprensibile vista la natura del gioco, che blocca il protagonista contro ostacoli invisibili quando si cerca di passare da una superficie all’altra. La durata dell’avventura va dalle 2 alle 5 ore, con un relativo fattore di rigiocabilità per conseguire tutti gli achievement Steam.
Commento finale
Journey of a Roach è un’avventura indicata soprattutto a chi è perennemente alla ricerca di titoli indie semplici e simpatici. Kobold Games ha sfruttato bene tutti i suoi assi nella manica e Daedalic Entertainment è il giusto trampolino di lancio per un gioco che, come passatempo senza fronzoli, funziona davvero bene. Forse si poteva fare di più in termini di longevità, magari sarebbe stato il caso di proporre anche una versione mobile, ma il rapporto qualità-prezzo è davvero convincente. Il gioco è attualmente disponibile su Steam a 13,49?, ma figura anche nell’Humble Bundle Weekly di Daedalic Entertainment, attualmente in corso. Se riuscite ad accaparrarvi il gioco con un’offerta simile, o scontato, non avete più nessuna scusa per non tirare Bud fuori dai guai.