Poi, ad un certo punto, quando la noia sembra aver oramai preso il sopravvento, sale in cattedra Valve, che si presenta al mondo con un sito, tre countdown e una promessa: il 2014 sarà l’anno di Steam. Tutti basiti, tutti con gli occhi sgranati: se da un lato abbiamo i videogiocatori previdenti che hanno portato due o tre rotoli di carta igienica vicino le loro postazioni, dall’altro abbiamo i dipendenti di Sony, Nintendo e Microsoft che iniziano ad allentare i nodo delle cravatte. Questo perché, quando Valve decide di muoversi, c’è sempre da preoccuparsi, nel bene o nel male. A quel punto, il mondo videoludico si è raccolto in preghiera, attendendo che quel paffuto omaccione di Gabe e il suo team, rivelassero i tre preziosi segreti, sperando che tra un annuncio e l’altro trovassero anche il tempo di dire qualcosa circa il loro Sacro Graal. Templari virtuali, e fan del dottore, state tranquilli (o rassegnatevi): niente Sacro Graal, ma i tre annunci fatti nel corso della settimana non sono assolutamente da meno sul piano dello stupore.
Il software…
SteamOS. Un sistema operativo completamente al servizio dei videogiocatori. Non ce lo aspettavamo. O forse si, ripensando ai rumor di qualche mese addietro che volevano Valve al lavoro su una propria console, per prendere possesso dei salotti di tutto il mondo e il cui primo step è riconducibile al rilascio della modalità Big Picture. Sarà un sistema operativo distribuito gratuitamente, installabile su qualsiasi piattaforma e interamente costruito attorno a Steam (e ci mancherebbe). Poggerà le proprie basi su di una piattaforma Linux e ciò non ci stupisce affatto, viste i continui ammiccamenti di Gabe al software libero e al SO del pinguino in particolare.
Che novità porta con se questo SteamOS? Nulla è ancora stato concretamente mostrato ma ciò che è certo, è che vedremo completamente integrate le nuove funzionalità annunciate per Steam, come la condivisione familiare e lo streaming dei giochi. La prima feature era già nota da qualche settimana, ossia da quando Valve ne annunciò l’esistenza, aprendo le iscrizioni per la closed beta che partirà a breve. La sostanza, di questo ennesimo nuovo servizio offerto da Steam, è che finalmente sarà semplice ed intuitivo, per un nucleo familiare o di amici videogiocatori, condividere il parco titoli di un account, giocando a turno ai titoli disponibili per la condivisione, mantenendo achievement di Steam e salvando ognuno la propria partita grazie allo Steam Cloud. Immaginando una congrega di amici che creano un account e durante i saldi uniscono i loro soldi per fare man bassa nel catalogo Steam, si può avere idea di quanto micidiale sia questa soluzione se gestita nel migliore dei modi. Lo streaming dei giochi sulla rete domestica, invece, risponde ad una delle principali domande sorte immediatamente dopo l’annuncio del SO: ma come giocare ai titoli non compatibili, o nativi, su SteamOS? Una domanda lecita cui Valve ha prontamente risposto affermando che sarà possibile, in una maniera ancora non del tutto chiara ad essere sinceri, di poter giocare a tali titoli direttamente in streaming sulla nostra TV. Come sia possibile ciò? Dovremo attendere qualche altra settimana, probabilmente, per avere tutti i dettagli a riguardo.
…l’hardware…
Nelle 48 ore successive l’annuncio del SO, i bookmaker avevano chiuso le scommesse circa il secondo annuncio: era a questo punto palese che Valve annunciasse la propria console, salvo clamorose sorprese. Sorprese che, effettivamente, non ci sono state: la console Valve diventa così una realtà almeno sulla carta, poiché manca qualsiasi informazione circa forma e hardware. Una cosa è, però, certa: la console Valve non sarà un sistema chiuso e ben definito, ma sarà più un "marchio di qualità". Infatti, non ci sarà un’unica interpretazione della console, ma grazie a degli accordi commerciali che Valve sta stringendo con diversi produttori, quando il sistema sarà commercializzabile vederemo una pletora di Steam Machines invadere il mercato, con la possibilità, più volte sottolineata da Valve, di poter assemblare e personalizzare, proprio come un PC, la propria console.
Esiste, però, un prototipo che Valve stessa produrrà e venderà: anche per questo hardware nulla è noto ma già da ora, e sino al 24 ottobre, sarà possibile candidarsi per ricevere una delle 300 Steam Machines da beta tester, per aiutare Valve nello sviluppo della propria console (e per fare i fighi con gli amici).
Se volete avere questa opportunità consultate [questa pagina] (http://store.steampowered.com/livingroom/SteamMachines/) per tutti i dettagli e i requisiti di accesso alla beta.
…il controller!
Dopo un sistema operativo e una console, eravamo pronti a tutto (tranne che ad Half-Life 3): cos’altro aspettarsi, quindi, da quei mattacchioni di Valve? Ovviamente, l’impensabile (non Half-Life 3): un controller. L’intento di Valve era quello di realizzare un sistema di input che fungesse da collante tra le scrivanie, che i datati videogiocatori PC consumano quotidianamente, e il soggiorno di casa, la terra vergine da conquistare per Gabe e la sua ciurma. La soluzione adottata è un controller con due trackpad al posto dei tradizionali pulsanti, leve, croci e tutto quello che nel corso di trent’anni ha fatto la sua comparsa su di un controller. Il primo impatto è spiazzante, ma per chi vive di innovazione sarebbe stato troppo banale prendere un classico controller, ridisegnarlo e schiaffarci sopra il proprio logo: Valve è voluta andare oltre, cercando allo stesso tempo di evitare al giocatore un eccessivo senso di smarrimento, che si sarebbe potuto trasformare facilmente in una prematura diffidenza. Per adesso il pericolo è scongiurato, poiché il sentimento comune è la pura e semplice curiosità verso un device atipico. La prima grande assicurazione di Valve riguarda la compatibilità: il controller sarà, infatti, compatibile con tutti i giochi del catalogo Steam, sia quelli di ultima generazione a progettati per essere giocati con un controller, sia quelli ben più anziani che non lo supportano affatto, grazie ad un espediente che fa credere a questi titoli di interfacciarsi con una classica accoppiata mouse e tastiera. Parlando propriamente del controller, non possiamo non parlare di quei due enormi cerchi neri che ricoprono la maggior parte dello stesso: lì, dove qualsiasi giocatore si aspetterebbe di trovare quattro frecce in croce e quattro pulsanti con le più svariate nomenclature, ci sono adesso due enormi buchi neri. Quello che troviamo sono due trackpad ad alta risoluzione che, a detta di Valve, saranno enormemente più precisi degli attuali pad in commercio ricordando, per precisione ed usabilità, i comuni mouse da gioco. Ciò significa che finalmente, dopo anni di tentativi più o meno riusciti, anche gli irriducibili del mouse, come gli RTS e le avventure punta e clicca, potranno essere giocati in tutta comodità col pad. Almeno sulla carta e fino a prova contraria. Anche il force feedback, o rumble o vibrazione come preferite, non è stata affidato al caso; o meglio, non verrà gestito come in passato, ossia con l’utilizzo di un motorino ed un peso. Lo Steam Controller utilizzerà due attuatori risonanti lineari, due elettromagneti in parole povere, che garantiranno un ventaglio di feedback nettamente più ampio rispetto al passato, riuscendo addirittura a riprodurre forme d’onda audio per emettere suoni. Al centro del controller trova spazio una superficie touch con schermo ad alta risoluzione che non avrà una funzione predefinita, ma potrà essere sfruttato dagli sviluppatori come meglio credono. Non mancano i pulsanti, ben sedici, disposti tutti in modo che il giocatore possa raggiungerli senza mai dover staccare i pollici dai trackpad: tutto, ovviamente, personalizzabile a proprio piacimento e adattabile a tutte le vostre esigenze.
Una nuova era!
Steam OS, Steam Machines e Steam Controller: il concetto chiave che possiamo dedurre da questo trittico di presentazioni è "al servizio del giocatore". Non poteva essere altrimenti, per una software house da sempre attenta alla propria community e che giudica, la collaborazione con essa, essenziale per offrire il miglior servizio possibile. Valve sta assemblando, per il 2014, quella che si preannuncia una macchina killer per le nuove console, sia perché parte dalla solidissima base di Steam, sia perché l’hardware/software annunciato sembra davvero avere il potenziale per dare un decisivo scossone al mercato, per realizzare il sogno di Gabe e compagni di portare Steam nei salotti di tutti i videogiocatori. Ancora molte sono le incognite e gran parte del progetto resta ancora avvolto nell’ombra più oscura; trarre delle conclusioni, esclusivamente sulle sensazioni, è possibile, ma lungi dall’essere un giudizio incontrovertibile o definitivo. Possiamo solo dire che Steam negli anni ci ha ottimamente abituato e stupito di continuo. Siamo sicuri che saprà farlo anche questa volta.