Quello che da sempre ha fatto la differenza nelle console Nintendo sono i videogiochi, non l’hardware in sé. Eppure, nonostante la recente uscita di Pikmin 3 (andatevi a leggere la recensione del buon Notturno, se non l’avete già fatto) le sorti di Wii U non sono affatto cambiate per il meglio. Chi potrà dunque risollevarle? Chi salverà il popolo nintendaro? The Wonderful 101, naturalmente…
È a capo di un plotone la furia di un ciclone
Sin dall’annuncio all’E3 2012, l’ultima opera di Hideki Kamiya è sempre stata vista dalla critica e dal pubblico con curiosità a causa del suo gameplay criptico, tanto da costringere il buon Iwata e Platinum Games ad alimentare il tam-tam mediatico mediante il rilascio di più Nintendo Direct prima dell’uscita. Ma alla fine cos’è questo The Wonderful 101? Uno strategico in tempo reale alla Pikmin con personaggi in tutine attillate? Nossignore, niente di più lontano dalla realtà. The Wonderful 101 è un picchiaduro a scorrimento isometrico, un action stylish meritevole d’attenzione al pari di Bayonetta e Viewtiful Joe. Proprio rispetto a quest’ultimo il gioco in analisi sembra esserne l’erede spirituale, con la differenza che anziché ritrovarci nei panni di un paladino della giustizia qui ne controlliamo un’intera squadra.
Quando non sai come uscire dai guai chiama al volo i Wonderful 101
Edizione straordinaria. Nelle ultime ore un’ingente armata extraterrestre minaccia la città di Blossom City. La minaccia aliena si sta però intensificando, allargandosi a macchia d’olio in altre zone del pianeta Terra, nonostante lo scudo difensivo Margarita sia operativo. I servizi segreti interplanetari Centinels hanno appena dichiarato la mobilitazione dei Wonderful 101. Riassunta così la trama del gioco potrebbe sembrarvi banale, a tratti autoironica e, fidatevi, lo è davvero. Dopotutto cosa vi aspettavate da un titolo nipponico che s’ispira alle serie televisive Super Sentai (avete presente i Power Rangers? Ecco…) e ripropone livello dopo livello set piece tratti dai più famosi Tokusatsu? Ma si sa, i moltissimi pregi di una produzione come quella di Platinum Games non risiedono certo nella storia bensì nel gameplay.
Inizialmente avremo a disposizione un manipolo di cosplayer colorati e, ai comandi del leader attualmente selezionato possiamo ordinare agli altri commilitoni di attivare la morfounione attraverso un semplice tracciamento di linee e figure sullo schermo resistivo del GamePad oppure, in alternativa, mediante l’analogico destro. Più membri a disposizione abbiamo maggiore sarà la lunghezza dello scarabocchio disegnabile e, barra d’energia permettendo (indicata da una serie di pile su schermo), l’arma o dell’oggetto così creato potranno raggiungere grandezze più o meno imponenti. A ciascun membro dei Wonderful 101 è associata un’arma peculiare per un totale di sette (esclusi alleati temporanei) che oltre a differenziarsi nella tipologia d’attacco possiede anche abilità uniche: il morfopugno di Wonder Red è adatto agli scontri ravvicinati e diventa fondamentale per tirare maniglie o ruotare ingranaggi, la morfospada di Wonder Blue ha la capacità di deflettere i raggi laser, la morfopistola di Wonder Green è un’arma a distanza che sfrutta come proiettili gli altri compagni (e persino i nemici storditi!), la morfofrusta di Wonder Pink distrugge alcune protezioni dei nemici e viene impiegata per aggrapparsi a sporgenze, il morfomartello di Wonder Yellow è in grado di rompere il pavimento rivelando oggetti o passaggi nascosti oltre a consentire di rimanere affondo negli ambienti subacquei, e così via.
Il bello di The Wonderful 101 è che questa meccanica di gioco viene sviscerata, imbrigliata nel gameplay in maniera intuitiva senza mai risultare abusata. Oltretutto quando attiviamo la modalità tracciamento s’innesca un rallentamento dell’azione circostante tipico dei bullet time. Una linea circoscritta attorno a civili, nuovi compagni e nemici ci permette di reclutarli al volo, mentre se la tracciamo su elementi dello scenario otterremo risultati differenti. A volte sbloccheremo nuovi oggetti e collezionabili, altre missioni segrete, altre ancora raccoglieremo oggetti e armi per impiegarli contro gli avversari e negli scontri è possibile persino attivare sino ad un massimo di quattro armi (anche uguali) in sequenza alternando il tracciamento alla pressione del tasto X. Ognuno dei meravigliosi membri dei Wonderful 101 acquisisce esperienza individualmente quindi bisogna alternare il comando del gruppo anche all’interno degli stessi poiché essa aumenta con l’utilizzo, anche a parità di personaggi che brandiscono la medesima arma.
101 supereroi in cerca di mazzate
Il sistema di combattimento di The Wonderful 101 conferisce quella spettacolarità e sensazione di potenza tipica dei giochi Platinum Games. Si incomincia in sordina, con una manciata di morfounioni a disposizione e pian piano il parco mosse aumenta esponenzialmente permettendo a voi, novelli spiriti guerrieri, di inanellare combinazioni per attacchi terra-aria che sfociano in juggling aere (la morfopistola blocca per qualche secondo i nemici in aria alla Devil May Cry) con pestoni finali. È qui infatti che si avvisa la differenza tra un principiante e un esperto. Tanto più che il gioco premia la propria prestazione elargendovi “astronaggi”, punti tecnici nonché valuta da spendere durante le soste tra un’operazione e l’altra. Il negozio in questione, denominato Wonderful Mart, offre i classici oggetti curativi e d’attacco monouso (alcuni dei quali in grado di penalizzare il punteggio), nuove morfounioni potenziabili (come il morfobudino per parare alcuni attacchi o la morfomolla per schivarne altri) e una gamma di accessori equipaggiabili in appositi slot (anche questi espandibili con l’aumentare di livello dei membri della squadra) che forniscono effetti aggiuntivi ai poteri. Sempre dal menù delle operazioni effettuabili troviamo una sezione dedicata alla sintesi di alcuni oggetti, il Frullatore. In modo del tutto analogo all’alchimia di Bayonetta potrete creare oggetti a partire da melanzane, carote e peperoni spaziali disseminati nei livelli.
Uno, nessuno, centouno?
Le bagarre in The Wonderful 101 non vengono mai a noia grazie ad un sapiente design dei livelli che intervalla scontri a passaggi nel quale dovrete risolvere piccoli enigmi ambientali, affrontare sezioni sparatutto a scorrimento sui binari, o superare piccoli QTE e addirittura nelle fasi avanzate vincere in match tra robottoni dalle meccaniche simili a Punch-Out!!! di Nintendo. Purtroppo non tutte risultano particolarmente riuscite, ma si tratta comunque della maggior parte, quella che in ogni caso preserva ed alimenta le meccaniche del combattimento e tracciamento dei simboli. Non c’è niente di più fastidioso che ritrovarsi bloccati a dover risolvere per forza un puzzle ambientale piuttosto che pilotare un veicolo e combattere in contemporanea sulla plancia stracolma di nemici, gettando l’occhio ora sul televisore ora sul GamePad poiché queste fasi impiegano entrambi gli schermi. E la telecamera semimobile in ambienti ristretti il più delle volte rappresenta un intralcio.
A conti fatti, The Wonderful 101 sembrerebbe un gioco per tutti. Tanto più che potrete terminare il gioco a livello Facile e Molto Facile in una decina d’ore, ma già l’esperienza muta radicalmente a Normale (la difficoltà più elevata disponibile all’inizio) dove un button smashing indiscriminato vi ostacolerà non poco, nel migliore dei casi lo porterete ugualmente a compimento ma racimolando soltanto trofei di plastica e sbloccando pochissime abilità. Niente di che vantarsi sul Miiverse, insomma. Sapere quando iniziare o interrompere una combo è tutto, specialmente dopo aver studiato i diversi pattern d’attacco e comportamenti dei vari avversari e boss. Dopo la prima passata il gioco si rivela per quello che è: un action stylish tra i più profondi mai prodotti, rigiocabile come pochi. E se proprio non vi va di combattere da soli potete sempre invitare sino a quattro amici per giocare alle Wonderful missioni, la modalità multiplayer locale. Quest’ultime ripropongono i combattimenti con nemici già affrontati durante la campagna principale rivisitando porzioni di livelli. Subentra così un cameratismo che potrebbe però sfociare in rivalità quando si cerca di arraffare per primo tutti i bonus e i civili. Giocando in cinque si raggiunge l’apice della confusione, con la necessità di dover guardare alla scritta “1P” associata alla squadra per non scambiarla con quella degli altri.
Concludendo…
The Wonderful 101 è un eccellente compromesso tra l’immediatezza dei giochi Nintendo (che tra l’altro fanno piccole comparse durante il corso dell’avventura, come lo scudo di Hyrule nel primo livello oppure la morfopistola di Wonder Green che si trasforma in Super Scope nella sua estensione massima) e lo spessore qualitativo delle produzioni Platitum Games. Tecnicamente impressionante, fluido e accompagnato da una colonna sonora d’impatto (vi ritroverete a canticchiare il tema dei Wonderful 101 anche a console spenta!) il gioco dimostra che, in fondo, la ricetta per fare videogiochi ottimi ed interessanti c’è sempre stata. A volte basta sapere miscelare elementi già visti, con stile ed intelligenza, senza necessariamente rivoluzionare.