Abbiamo potuto testare, mouse alla mano, lo spin-off della serie sviluppata da Techland. Il titolo propone meccaniche di gameplay completamente diverse dai primi due capitoli della fortunata zombi-saga. Le impressioni fuori dallo stand Deep Silver sono state buone, vediamo nel dettaglio quanto proposto.
Preview
L’hands on si è svolto in una divertente sessione multiplayer composta da due squadre, nella classica modalità ruba bandiera. Le caratteristiche principali di Dead Island Epidemic sono essenzialmente due: visuale dall’alto e click del mouse per offendere. Il videogiocatore è catapultato direttamente sull’isola con l’armamentario di default del personaggio scelto. Passano pochi attimi e cominciano ad arrivare gli zombi, anche se la loro lentezza non li favorisce molto contro i main characters. Presi singolarmente gli zombi non sono pericolosi ma, appena si dà il via alla conquista di una bandiera, si viene immediatamente assaliti da gruppi di nemici sempre più numerosi e via via che il tempo scorre l’orda sanguinaria sarà assistita dall’arrivo mini boss parecchio temibili e, come se non bastasse, dotati di poteri magici estremamente letali.
I controlli previsti per il gioco sono davvero molto semplici: con i tasti 1-2-3 è possibili switchare le armi a disposizione del proprio personaggio, che variano a seconda della classe – abbiamo visto un martello, un coltello ed un paio di pistole. Tra i tasti movimento troviamo anche la schivata in scivolata, molto utile per uscire dal folto gruppo di nemici che, qualora dovessero accerchiare l’utente, con tutta probabilità avrebbero la meglio. È previsto un sistema di cura, anche se questo comporta la necessità di restare fermi per diversi secondi, in balia dei colpi nemici. Infine, per diversificare i combattimenti corpo a corpo, il team di sviluppo ha introdotto 3 poteri magici per personaggio. Non abbiamo avuto modo di provare la creazione delle armi, ci litiamo a confemare che anche in questo spin-off sarà necessario costruirsi da sé il proprio arsenale.
La sessione di gameplay è stata regolata sulla base della sfida in multiplayer, che ci ha visti suonarcele di santa ragione in una mappa non molto vasta e poco variegata. Dal punto di vista tecnico, Dead Island Epidemic non è un titolo che punta a sorprendere ma vuole divertire e per raggiungere lo scopo si è pensato di alleggerire texture ed i dettagli ambientali. Tutto sommato il risultato è convincente, soprattutto per via della visuale dall’alto che non necessita di un elevato dettaglio ambientale per coinvolgere l’utente.
Commento finale
Dead Island Epidemic ci ha mostrato un lato del brand piuttosto interessante, che certamente andremo ad approfondire più in là. Il gameplay è davvero immediato, ma nell’HUD si trovano praticamente tutte le shortcut di cui abbiamo bisogno per giocare al massimo del godimento. I computer erano chiaramente di alto livello, pertanto non possiamo fare considerazioni sul framerate in questo momento. Per i ragazzi di Techland c’è una sfida da vincere, e la partenza è piuttosto incoraggiante.