Esistono serie rumorose ed altre estremamente silenziose, serie che, nel loro apparire e agire di soppiatto, non fanno alzare nessun polverone, divertono parecchio nella quiete e tornano spesso per farsi nuovamente amare da coloro che sanno apprezzarle. Sono quelle serie che si insinuano nel mercato del videogioco come bacilli, piccole malattie pronte a propagarsi con l’infezione della critica e del suggerimento tra giocatore e giocatore piuttosto che attraverso le normali via commerciali? Ed è una terminologia che, qui, non è stata usata a caso. Dopo una felice apparizione su WiiU con Nano Assault Neo, questa serie di curiosi sparatutto biologici nati su GameBoy Advance con l’apprezzato Nanostray torna per noi, questa volta su Nintendo 3DS e con il nella forma di Nano Assault EX. Se la versione per WiiU offriva una sfida dai toni estremamente arcade che evocava reminescenze dei più grandiosi twin-stick shooter, questo EX propone un approccio più variegato mettendo in scena diverse strategie e opportunità di gioco? Bisogna solo capire se tutto questo sforzo in più è solo, appunto, in più o se nasce per un bene maggiore.
Mannaggia a Nanostray!
Ritorna l’infezione, ritorna Nanostray! La gigantesca cellula batterica si è inserita nei condotti sinaptici e sta piano piano diffondendo tutti i suoi malevoli ?scagnozzi’ all’interno delle cellule di tutto il sistema, mutandone la conformazione. E’ di nuovo compito di un piccolo nanite, una microscopica navicella armata di tutto punto, debellare la minaccia dei virus facendosi strada tra corridoi impervi, mura biologiche e piogge di proiettili? E lunghi corridoi? A quanto pare questa volta Nanostray ha più di un asso nella sua spigolosa manica: l’evoluzione del virus è alla sua punta massima, il pilota del nanite deve essere più agile e sveglio rispetto ad ogni altra precedente battaglia!
Modalità e stili sequenziali
Quello che più affascinava del precedente capitolo uscito su WiiU era senz’altro l’immediato senso di sfida che si provava non appena messo piede sulla prima cellula: se si era lenti di riflessi non c’era scampo, l’unico destino possibile era una inevitabile esplosione. Iniziando la Modalità Storia di questo Nano Assault EX si entra subito in contatto con un ambiente decisamente familiare, con tutti i gruppi di cellule presenti nel gioco precedente con la gradita aggiunta di tre formazioni extra, ma si nota subito un clima diverso: spariscono i crediti per i potenziamenti, spariscono gli scudi e le possibilità di difendersi e spariscono i satelliti. Il nanite, questa volta, ha molte meno possibilità di evolversi all’interno del livello e tutte le possibili modifiche sono legate alla scelta di una delle quattro armi secondarie (da selezionare all’inizio del livello piuttosto che recuperandole a caso sul terreno) e all’aumento del numero di vite massimo, con una meccanica di una morte per ogni colpo subìto e che, al raggiungimento di un numero elevato, sembra quasi e comunque sostituire gli scudi. Le varie cellule di ogni gruppo sono divise in sfide dai toni differenti: in alcuni livelli è necessario recuperare tre frammenti di DNA, rintracciabili grazie alla sempre utile mappa tridimensionale, ed eliminare tutti i nemici mentre in altri, messi gli occhi dietro il nostro nanite, bisogna percorrere lunghi corridoi fino a raggiungere il bossi di turno, memorizzarne il pattern di attacco e abbatterlo, come vuole la regola di ogni sparatutto che si rispetti. Tornano i controlli che richiamano al doppio stick ma con ovvie modifiche legate all’hardware del Nintendo 3DS: in assenza del pur utilizzabile Circle Pad Pro, necessario per rivivere una piena esperienza da twin-stick, si possono utilizzare i quattro tasti a destra e regolare i colpi e la loro inclinazione premendo uno o alcuni di essi in combinazione, un metodo che comunque risulta estremamente comodo. Sfortunatamente, però, è tutto qui: nella Modalità Storia non sono presenti né conteggi di tempi, né punteggi né tantomeno premi di alcun genere per le nostre performance ?curative’. A causa di tutte queste negligenze la modalità si trasformerà, nella sua interezza, in un ostacolo lungo circa un paio d’ore ma necessario da superare per sbloccare? Tutte le altre modalità!** Purtroppo, infatti, sia la Modalità Arcade che quella Survival**, dove invece tornano almeno in parte lo stile competitivo, i punteggi e il conteggio dei tempi, con tanto di classifiche online, non sono accessibili previa completamento della sopracitata Modalità Storia: è come se si fosse costretti a fare una lunga salita per arrivare a guardare un paesaggio del quale, purtroppo, si fa fatica a godere delle bellezze perché troppo stanchi per un viaggio sfiancante e immeritevole. E’ presente anche una modalità Multi-Boss, anch’essa priva di tempi e punteggi ma necessaria per sbloccare altri contenuti? Sembra quasi essere un tema ricorrente, non si può certo dire che i ragazzi di Shin’en Multimedia siano stati incoerenti! E’ un peccato, visto e considerato che il gioco offre ancora una sfida variegata e complessa, pregna di situazioni che richiedono un occhio rapido e una reazione ancora più tempestiva delle dita dei cadetti: per fortuna, le sfide Arcade e quelle Multi-Boss offrono anche la possibilità di sbloccare alcuni contenuti aggiuntivi legati a dati scientifici dei batteri combattuti e all’ascolto della colonna sonora del titolo; è interessante notare che questi contenuti possono essere anche acquistati con le monete di gioco che la console guadagna attraverso il contapassi, una funzione che quasi tutti gli sviluppatori sembrano aver dimenticato e che è un piacere veder riemergere in questa occasione.
Magnificenza tridimensionale
Se la versione WiiU proponeva un sorprendente scenario biologico mescolato che splendeva di luci e colori grazie all’alta definizione, in Nano Assault EX ritroviamo lo stesso, identico stile: quello che trasforma il tutto in una esperienza ancora più sorprendente è proprio il fatto che ci troviamo a guardare lo schermo di un Nintendo 3DS. La risoluzione è ovviamente diminuita ma il livello di dettaglio, la potenza e lo splendore delle luci, i meravigliosi riflessi delle rifrazioni e dei proiettili sulle pareti delle cellule e l’uso dei fumi portano senz’altro a trasformare questo sparatutto in una delle migliori esperienze visive arrivate per ora sul 3DS, raggiungendo un livello che quasi non ha precedenti. Lasciare attiva la terza dimensione, specie quando la telecamera passa dietro alla nostra nave, è un vero e proprio obbligo per quanto a volte sia difficile calcolare rapidamente le distanze di alcuni proiettili mentre ?bucano’ lo schermo, quasi a voler schiantarsi sui nostri occhi. La colonna sonora ricalca di nuovo i territori della techno con risultati leggermente inferiori a quelli del suo predecessore ma sostenendo comunque alla perfezione il frenetico ritmo di gioco, pur con tutti i suoi alti e bassi. Per quanto riguarda l’online, è presente la possibilità di scalare le classifiche globali: unica pecca, non legata al gioco in sé, è che al momento i giocatori attivi sono davvero pochi; si può solo sperare che la situazione migliori col tempo.
Conclusioni
Shin’en Multimedia, questa volta, ha voluto fare troppo: il tentativo di ampliare la già eccellente formula del precedente Nano Assault Neo risulta come una replica più debole proprio per i suoi troppi contenuti e per una fallace presentazione, legata a una sequenza di obblighi poco entusiasmanti. Le Modalità Storia e Multi-boss sono delle trappole che, alla lunga, finiscono per essere vissute solo come una condanna, mitigata comunque in maniera efficace dalle ottime modalità Arcade e Survival dove il vero spirito di questo sparatutto riemerge fiero e imperioso, come di passata consuetudine. Un gioco che, per le meccaniche, riesce completamente: la riuscita per metà è solo legata a un pessimo fattore ‘contestuale’ che trasforma alcuni tratti di questo insolito viaggio nella ricerca medica, se vogliamo vederla di nuovo come una metafora in questo senso, in una strada dissestata dove il ritmo di un cammino sereno è difficile da mantenere.