L’intervistato non ha certo bisogno di presentazioni: Marco Farina, in arte Farenz, uno degli youtuber più seguiti tra i tanti che discutono di videogame attraverso vlog e videogameplay, ma sicuramente il più noto agli utenti. 47360 iscritti al suo canale, sito web ricco di informazioni e discussioni, social network sempre in fermento: quali sono i segreti di un appassionato e collezionista come Farenz? Come ha fatto ad attirare a sè, tra una parolaccia e…una parolaccia, così tanti “discepoli”?

Abbiamo fatto qualche domanda al diretto interessato, che con grande disponibilità ci ha mostrato diversi aspetti nascosti del suo carattere, non in grado di emergere attraverso un semplice video Youtube. Una bella carrellata di domande tra considerazioni personali, esperienze e cliché.

Buona lettura!

Bene Marco (o dobbiamo chiamarti Farenz come piace a tutti noi?) anzitutto ti ringraziamo per aver bagnato l’esordio della nostra rubrica come volevamo, poiché non ci poteva essere inizio migliore senza dare voce al beniamino italiano del Tubo videoludico. Due anni fa hai aperto il tuo secondo canale (ed attuale) L’angolo di Farenz ed in poco tempo hai riacquisito tutti i fan, mentre man mano ne sono arrivati di nuovi. Attualmente, con la stabilità che hai raggiunto nel postare i video, ti senti soddisfatto di come stanno andando le cose?

Naturalmente sì. E’ indubbio il fatto che più gente vede i miei video, più li commenta positivamente, più il tutto mi rende felice per ciò che faccio e mi dà la spinta nel proseguimento. Effettivamente da quando ho aperto l’Angolo vero e proprio, sia su YT che il sito, il pubblico è aumentato a dismisura, a dimostrazione del fatto che il "lavoro" che faccio viene apprezzato. Non smetto mai infatti di ringraziare chi mi segue da tempo e chi si avvicina (e rimane) sull’Angolo.

Come scherzosamente li definisci sul sito, tutti i tuoi "discepoli" sono parte presente e costante dei tuoi video, spingendoti a farne di nuovi o regalandoti spunti di discussione. Pensi di essere per loro un buon consigliere, un bel passatempo, qualcuno con cui confrontarsi o una testa di cazzo?

Ti dirò la verità. Il COME venga giudicato da una persona che segue i miei video mi interessa relativamente poco. Se uno vuole confrontarsi con me, può farlo benissimo mandandomi mail o interagendo con l’Angolo stesso. Se uno segue i miei video come consiglio, va altrettanto bene. Ciò che voglio offrire alla gente è semplicemente il mio punto di vista, che spesso noto coincidere con quello della maggior parte delle persone. Evidentemente ricopro bene il ruolo di "uomo della strada". Ovviamente le persone che mi considerano testa di cazzo ci sono, fa parte del gioco, tuttavia è interessante vedere come chi mi considera tale raramente argomenta questa sua brillante uscita. C’è chi dice che sono una testa di cazzo perché non mi straccio le vesti nell’attesa di un nuovo capitolo di Halo. Beh? fiero di essere testa di cazzo.

Sei diventato famoso nel mondo di Youtube e non solo anche grazie al tuo linguaggio, sempre molto diretto, fuori dalle righe e, diciamolo, spesso molto volgare. È chiaro che in molti potrebbero considerarti un cattivo esempio per i più piccoli, aldilà che tu riesca o meno a comunicare il tuo messaggio. Secondo te un Farenz bigotto, o magari Antoine o il mite Dr. Avo, avrebbero lo stesso successo?

Io mi sono sempre chiesto una cosa. Quando uno ha una passione capita spesso che frequenti persone anch’esse intrippate nello stesso settore. Ma cazzo (chiedo scusa per la volgarit?????????..), quando vi trovate e parlate di videogiochi utilizzate termini forbiti? Non credo proprio. Dite "Caspiterina, questo gioco non rispecchia al 100% i canoni secondo i quali reputo un gioco soddisfacente"? No. Dite "questo è un gioco di merda". Punto. Ed è su questo che si basano i video dell’Angolo e l’Angolo stesso. Un ritrovo per appassionati di videogiochi in cui è possibile parlare liberamente. Esattamente come farei se ci trovassimo a chiacchierare sul mondo videoludico al bar. Non sono un recensore. Non sarei in grado di farlo, credo. Poi se mi dici che la troppa volgarità potrebbe ledere un bambino che vede i miei video, beh credo che forse il problema non è mio, ma di chi non veglia sul bimbo e gli consente di passare del tempo su internet senza il minimo controllo. Ma a prescindere, a parte qualche parolaccia, non credo di essere più dannoso di una puntata qualsiasi di Kalispera o del Grande Fratello.

Sii sincero: senti di essere più diseducativo tu o GTA per i più piccoli?

Non mi pare di aver mai picchiato nessun passante durante i miei video.

A tal proposito, cosa ne pensi di chi etichetta i giochi violenti con i più tristi e spiacevoli appellativi per la loro presunta diseducazione? Sottoporresti tuo figlio ad un "piano di controllo under 18" per i videogame?

Il problema è l’ignoranza della gente di fronte al fenomeno videoludico. Se ci pensate, di solito chi scaglia le proprie bordate contro i videogiochi, quanti anni ha? 60? 70? Forse più. Persone quindi che non hanno mai avuto nulla a che fare coi videogiochi. Dobbiamo semplicemente aspettare che la signora con la falce faccia il proprio mestiere e quando al potere troveremo persone che hanno videogiocato fin dall’infanzia vedremo che l’intero fenomeno non verrà più attaccato come in questo periodo. Al tempo stesso sono io stesso favorevole ad un maggiore controllo sui videogiochi, ma dev’essere compiuto DA PARTE DEI GENITORI, non da chi crea i videogiochi. Le censure non hanno mai funzionato e mai funzioneranno, specie oggi che con internet è facile ottenere la peggior porcata in tempi brevissimi. Al giorno d’oggi, in sostanza, non vorrei beccare mio figlio di 10 anni che gioca a Manhunt.

Sai che allora dovresti nascondergli i tuoi video fino al raggiungimento della maggiore età, vero?

E chi lo sa? Magari avrò un figlio completamente disinteressato al mondo dei videogiochi, soprattutto se seguirà l’esempio di mia moglie che non sa nemmeno cosa sia un Pad. Battute a parte, non credo che i miei video siano dei tabù. Credo che imparerà all’asilo a dire "cazzo, merda", esattamente come feci io.

Riguardo al tuo riuscire o meno a fare il redattore, se ci fosse l’opportunità ci proveresti?

Non credo. In primo luogo, per il tempo. Tra i video, gli articoli sull’Angolo e messaggi degli utenti, non riesco quasi più a giocare! Secondariamente perché il recensore è una persona che dovrebbe parlare di un gioco in maniera distaccata, cosa che io non sono in grado di fare. A meno che non mi venga proposto un contratto da 10.000 euro al mese? ti giuro che mi impegnerei per farcela.

Per la rete, di tanto in tanto, mi è capitato di imbattermi in ragazzi che, seppur spanciandosi dalle risate, muovevano una critica non indifferente ai tuoi recenti video: ho letto da molti l’ipotesi che posti video ad oltranza per il solo scopo di farli e senza sentirli tuoi davvero come i primi. Cosa ti senti di rispondere a tal proposito? Hai ancora quella voglia matta di un tempo o forse inizia a pesarti la gestione del canale?

Il giorno in cui sentirò l’Angolo come un peso, lo chiuderò. E’ un hobby e non un lavoro. Se mi dovesse capitare di stancarmi, non vedo perché dovrei portarlo avanti controvoglia. Riguardo i video, invece, credo sia impossibile che in 3 anni ed oltre uno mantenga sempre lo stesso stile. Cosa dovrei fare? Lo stesso video all’infinito? E comunque, per quanti dicano che gli ultimi video "li faccio solo per lo scopo di farli" (sarebbe interessante capire cosa significa ?sta frase) al tempo stesso ci sono altrettante persone, anzi.. per fortuna di più, che continuano a seguire i miei video con lo stesso spirito di 3 anni fa. Guarda per esempio l’ultima novità: i mini-video "Faccia di N3RD" stanno riscuotendo un successo che neanche io mi aspettavo. Di idee nuove ne propongo, poi se han successo bene, se gente si lamenta, amen. Indipendentemente da come uno si muova, avrà sempre dei sostenitori e dei "fan" che si lamentano.

Il tuo sito web a parer mio è uno dei migliori tra i Youtubers, poiché oltre a contenere la classica sezione di rimando ai video e qualche altro contenuto classico, offre svariati punti d’incontro con gli utenti: riponi particolare attenzione nel rispondere ai quesiti dei tuoi discepoli, metti in risalto promozioni dei negozi aiutando i videogiocatori a risparmiare o riporti le email più interessanti che ti arrivano nella casella di posta, rendendoli partecipi del sito stesso. Data la solidissima base, hai progetti per il futuro?

Oltre alla appena citata e recente introduzione dei mini-video, abbiamo da poco assoldato un nuovo articolista, con lo scopo di focalizzarsi prevalentemente sul mondo del mobile gaming, settore da me ancora abbastanza sconosciuto, ma che reputo di sempre maggior importanza a livello globale. Abbiamo finalmente aperto la pagina ufficiale dell’Angolo su Facebook, il canale di Twitter e il podcast su iTunes. Di carne al fuoco ce n’è parecchia.

Oltre che sul sito, i tuoi discepoli sono parte attiva anche del tuo canale, tanto da dedicargli alcuni video che raccolgono le email più esilaranti che ti arrivano. Avrai sicuramente ricevuto oltre che tanti elogi anche tantissime critiche: quali sono secondo te quelle più vere, e quali gli apprezzamenti che senti di meritare di più?

Come dicevo prima, sicuramente il complimento che mi fa più piacere ricevere è quando una persona mi scriver per ringraziarmi perché grazie ai miei video sente di essere rappresentato, oppure quando magari con una Flop Ten gli ho evitato una spesa (magari importante) per un gioco che i classici 70 euro non se li meriterebbe mai? cough cough? AC Revelations? cough cough?. Le critiche che più mi danno fastidio sono quelle di persone che mi scrivono per dirmi "eh ma non parli mai di Fifa o di Pes". Evidentemente ancora non è chiaro il concetto che, a differenza di molti, se non conosco un gioco o un genere di gioco, non ho assolutamente problemi ad ammettere la mia ignoranza a riguardo e di conseguenza preferisco tacere piuttosto di fare figure di merda colossali. Evidentemente la gente brama nel sentirmi dire che Fifa12 è un gioco della Madonna mentre PES è una merda. Ma una volta che l’ho detto? Che senso ha aspettarsi da me una frase del genere quando si sa che non ho le basi per parlarne?

Chi ti conosce sa quanto ami saghe storiche come quelle Nintendo (leggi Super Mario o Zelda): tra quelle nate nella nextgen, quali secondo riescono ad eguagliare o ad avvicinarsi alla bellezza delle sopracitate?

Questa generazione, per quanto denigrata sotto certi punti vista, secondo me ha portato numerosi brand nuovi che mi hanno divertito parecchio. I vari Uncharted, inFamous, Gears of War, LittleBigPlanet, Dead Space, Bioshock sono solo alcuni esempi di saghe che secondo me hanno segnato il vero e proprio passaggio alla nuova generazione avvenuto anni fa, non solo in termini grafici super pompati, ma anche in modi diversi di raccontare un videogame.

Esistono tanti altri prodotti poco conosciuti, o che semplicemente non hanno riscosso il successo che forse meritavano, come Deadly Premonition, Darksiders, Metro 2033 e Mirror’s Edge, per citarne alcuni, che seppur ottenendo ottimi consensi dell’utenza, non hanno sbancato. Tra questi, quali hai apprezzato di più?

Sicuramente Darksiders e Mirror’s Edge. Il primo, perché l’ho trovato un ottimo gioco d’avventura, con un po’ troppi "omaggi" a Zelda, ma comunque un titolo che ho già consigliato a molte persone. Mirror’s Edge invece credo sia uno dei titoli più sottovalutati di questa generazione. Indipendentemente dai difetti che lo minavano (una grafica non proprio pulitissima e una trama abbastanza banalotta), offriva comunque un’idea ORIGINALE e divertente e per questo va premiato. Fortunatamente sembrano sempre più veritiere le voci su un imminente seguito.

I prossimi acquisti quali saranno?

Ho appena comprato Dishonored che mi sta piacendo parecchio. Finalmente uno stealth come Dio comanda, in una generazione in cui questo genere di gioco sembra quasi scomparso. I miei prossimi acquisti da qui alla fine dell’anno saranno sicuramente AC3, perchè sono curioso di vedere come prosegue la saga e soprattutto il nuovo personaggio e le nuove location, ed Hitman: Absolution. Sono un fan dell’agente 47, ma non nascondo che temo per quest’ultimo capitolo… da ciò che si è visto mi pare che (anche per stessa ammissione degli sviluppatori) il fattore stealth sia andato un po’ a puttane per venir incontro ad una componente più action. Un po’ come è successo con il brand di Splinter Cell. Comunque preferisco provare prima di dare giudizi affrettati.

Siamo quasi a fine 2012, dicci un po’ quale videogame si candida al tuo personalissimo GOTY e quale, tra quelli in uscita, potrebbe insidiare quella posizione.

Questo 2012 è stato un anno molto particolare per me, videoludicamente parlando. Mi è capitato di giocare a moltissimi titoli veramente validi, al punto tale che:

  • non ho ancora decretato quale possa essere quello che più mi abbia affascinato
  • non credo di arrivare a 10 titoli per la flop ten!

Sappiamo che, da buon collezionista e amante dei videogame, sei abituato a provare giochi di diverso genere, però a quali giochi più volentieri?

I miei generi preferiti sono sempre stati i platform, gli adventure e i puzzle game, in particolar modo questi ultimi sulle console portatili. Con l’attuale generazione ammetto di aver rivolto la mia attenzione anche agli action e agli sparatutto. Diciamo che sono stato costretto a rivolgere l’attenzione agli sparatutto, visto che un gioco su 3 in uscita è uno spara spara. Oramai però sono giunto ad un livello tale di saturazione da fps, che prevedo che nel corso del 2012 ripercorrerò l’andazzo del 2011? non più di 4-5 fps nel corso di un anno solare.

Il mercato videoludico ha da qualche anno scoperto un nuovo genere: l’ibrido. Sempre più spesso vediamo in commercio giochi, anche con una loro storia e precisa impronta di gameplay, abbandonarsi all’aggiunta di qualche nuova funzionalità che appartiene ad altri generi. Sei favorevole o contrario a questa evoluzione del videogame?

Dipende. Di base ti dico che sono favorevolissimo sia ai giochi che spaziano in diversi generi videoludici, sia a quelli che se ne inventano di nuovi. L’originalità nei videogame al giorno d’oggi è abbastanza rara, quindi quando respiro il profumo di qualcosa di nuovo, è sempre una cosa che gradisco particolarmente. Al contrario, quando scopro che un genere videoludico viene applicato ad un brand già esistente, e ciò va ad incasinare i vecchi canoni della saga, mi girano non poco i coglioni. Prendi Splinter Cell: con Conviction, hanno dato questa impronta action al brand andandolo a stravolgere completamente. Il problema vero e proprio è che Conviction è un capitolo reale della saga. Metal Gear Rising, al contrario, è ed è sempre stato annunciato come spinoff della saga di metal gear. Si sapeva fin dall’inizio che sarebbe stato un action e recentemente è stato inoltre annunciato il vero e proprio seguito, Metal Gear Solid: Ground Zeroes, che tornerà ad essere uno stealth come i precedenti.

A proposito di Metal Gear: Ground Zeroes, quali sono le tue impressioni dopo i primi video e le notizie sul gameplay?

Dal video che si è visto in rete si capisce ben poco. Sarà uno Stealth Game come i precedenti, sarà probabilmente un po’ più open world, saranno presenti veicoli guidabili, ma tutto ciò mi sembra un po’ poco per poterne trarre conclusioni. È un nuovo capitolo di MGS, quindi va comprato a prescindere. Anche perché, diciamocela tutta, difficilmente credo possano proporre un brutto titolo dopo una serie di quattro capolavori.

Da amante delle avventure grafiche, mi spiace non averti mai sentito parlare di titoli di questo tipo, un genere che spesso nasconde perle che non lasciano parlare di sé quanto un titolo dotato di ottima grafica ma di pochezza di contenuti.

Non trattando il retrogaming, mi è dura parlare di avventure grafiche come Dio comanda, in quanto reputo il genere se non morto, in agonia. Per carità, al giorno d’oggi ne esistono, ma il mio cuore rimarrà per sempre legato a Monkey Island, ad Indiana Jones and the fate of Atlantis, a The Day of the Tentacle, a Sam e Max. Le ultime avventure grafiche, se così le possiamo chiamare, che ho giocato sono state Heavy Rain (che però considero più un film interattivo, con elementi da avventura grafica) e L.A. Noire, ma ripeto? pur essendomi piaciuti entrambi, non li reputo nemmeno parenti delle AG degli anni 90. Neanche vicine di casa.

Il mercato videoludico lascia da sempre molta libertà nelle scelte. Spesso e volentieri queste scelte vengono influenzate dal tipo di giocabilità: ad esempio chi decide di acquistare un titolo calcistico può optare per Fifa, simulazione, o Pro Evolution Soccer, ormai più vicino all’arcade. Esempi simili ne troviamo per il tennis, con Top Spin e Virtua Tennis, per i racing game, ma anche per tutti gli altri generi. "Arcade e simulazione" dunque, è da sempre una scelta difficile, un po’ come il tuo "Bianco..o nero..?". Tu di solito cosa preferisci?

So di essere nel torto, ma purtroppo per me più un gioco cerca di simulare la realtà, meno riesce a divertirmi e di conseguenza si allontana sempre più da ciò che voglio da un videogioco. In un gioco di guida, per esempio, vedo il voler settare la macchina nella maniera migliore, il provare 200 tipi diversi di auto su un tracciato, come un’enorme perdita di tempo. Ecco perché, quando è possibile la scelta, preferisco i giochi più arcade.

Veniamo ai trofei e agli achievements: quali ti hanno fatto smadonnare di più?

Partiamo da un presupposto. Visto il mio quasi totale disinteresse al mondo online, se un gioco ha degli obiettivi dedicati al gioco in rete, non mi sbatto nemmeno per leggerli. Proprio non mi interessano. Se invece il gioco ha dei trofei "fattibili", ecco che magari trovo più gusto a cercare di guadagnarli. Il problema è che spesso significa perdere del tempo in maniera noiosa. Cercare milioni di collezionabili sparsi per una mappa grande quanto la Lombardia significa ricorrere per forza ad una mappa che hai scaricato da internet? e che palle? Questi credo siano i trofei peggiori, soprattutto perché non mi danno nessun valore aggiunto al gioco.

Hai mai usato squallidi mezzucci, come i cheats o combinazioni di tasti che portavano a sicuro risultato, per uscire da situazioni difficili?

Fino all’epoca dei 16 bit sì. Oppure durante il mio brevissimo periodo da pcista ricordo che non avevo ancora fatto partire l’ultimo salvataggio di Doom che già le dita ansimavano per comporre quella fantastica parola "IDDQD"? e diventare automaticamente Dio. Dalla prima Playstation in poi credo che i giochi abbiano subito un’involuzione notevole dal punto di vista della difficoltà e credo che non sia più necessario ricorrere a questi escamotage per poter passare un livello leggermente più complesso della media.

Vedendo i tuoi video non fai niente per nascondere che sei, in generale, contrario alle "rivoluzioni tecnologiche" proposte da Microsoft, Sony e Nintendo: in casa Farenz trovano poco spazio Kinect, Move e gli aggeggi della Wii. Spiegaci cosa ne pensi a tal proposito.

Ti correggo. Non sono contrario alle rivoluzioni tecnologiche. Sono contrario, anzi contrariATO dalle prese per il culo. Se il Wii non mi avesse affascinato col suo controller basato sui movimenti, sicuramente non avrei comprato anche Move e Kinect. Il problema nasce quando il Wiimote funziona. Il Move funziona. Il Kinect no. Non come vorrei io o come ci avevo promesso. Senza contare poi, che di titoli seri per Kinect o Move ne esistono veramente pochi, e si tratta in genere di giochi per cui preferisco di gran lunga il vecchio Pad. In poche parole, se per assurdo funzionassero tutti a dovere, credo che sarebbero "un qualcosa in più" di nuovo che questa generazione ha portato? di positivo.

Hai idee su come potrà ancora evolversi il mondo dei videogame?

L’unica idea che mi sono fatto sul futuro dei videogiochi, o meglio? ciò che accompagnerà la prossima generazione di console oltre alla miglior grafica possibile, sarà una sempre più invadente interazione con i social network e di conseguenza una maggior inter-relazione tra gli utenti. Come sempre sono curioso di sapere cosa si inventerà Nintendo e come sfrutterà il nuovo pad del Wii U e vedremo come gli altri si rincorreranno per copiarla.

Guardando i tuoi video ormai è chiaro che della pirateria non te ne freghi niente. Tuttavia, da buon collezionista gradiresti sicuramente vedere meno pirati in giro. Secondo te quale soluzione potrebbe risolvere il problema?

No, ti sbagli. Non ho mai detto che gradirei vedere meno pirati in giro. Credo che se uno vuole piratare, credo sia una scelta personale, e non sta a me giudicarla. Ciò che mi da veramente fastidio è chi lo sbandiera ai quattro venti e chi, non contento, ti dà del coglione perché compri originale. Queste sono le persone che andrebbero fatte ragionare. O augurar loro che un domani finiscano a lavorare per una software house? magari capirebbero cosa significa appropriarsi illegalmente del lavoro altrui. Tornando alla domanda, quale soluzione per contrastare la pirateria? Nessuna. Non è possibile contrastarla. In primo luogo perché materialmente, la storia ci ha insegnato che qualsiasi sistema di sicurezza creato dall’uomo prima o poi è stato scavalcato da qualcun altro. Secondariamente perché Apple indirettamente mi ha insegnato una cosa fondamentale Un tempo anche io pensavo che magari un ipotetico abbassamento dei prezzi avrebbe in parte sancito proporzionalmente una diminuzione della pirateria. Tuttavia?. puoi anche vendere un titolo a 79 centesimi, meno di una tazzina di caffè, che comunque la gente cracka il telefono pur di risparmiare quei fottuti 79 cents. Non è la pirateria che va combattuta, ma la mentalità delle persone. "perché spendere 79 centesimi quando lo posso avere gratis?" Temo che a questa risposta non si troverà mai un rimedio.

Per questo finale lasciamo da parte il mondo dei videogame. Sappiamo davvero tanto di Farenz, il videogiocatore incallito con le magliette da nerd, ma pochissimo di Marco Farina, il 30enne simpaticone. Parlaci un po’ di te, di cosa c’è oltre il mondo dei videogame nella tua vita e di quello che ti piacerebbe fare tra un paio di anni.

Arrivato alla fatidica soglia dei 30, fresco sposo novello, non so cosa farò tra due anni, ma è probabile che un pupo in programmazione. Diciamo che probabilmente mio figlio appena nato metterà le mani su una PS4.

Grazie per il tempo dedicatoci Farenz, in bocca al lupo per i prossimi video! Tutti i lettori di Cyberludus ti augurano delle partite a Lost Via Domus. Ciao e continua a farci divertire!

Grazie a te per l’intervista e per lo spazio concessomi e a tutti i lettori di Cyberludus per l’attenzione!

Link utili:

  1. Sito ufficiale
  2. Canale Youtube
Articolo precedenteGog.com mette in offerta l’antologia Interplay
Prossimo articoloRetro City Rampage – Recensione
CyberLudus è un'Associazione Culturale che opera nel settore videoludico dal lontano 2007, a stretto contatto con produttori e distributori di tutto il panorama internazionale. La nostra redazione segue con passione ed entusiasmo l'evolversi di questo mondo, organizzando tornei e contest, partecipando a manifestazioni ed eventi e, attraverso il nostro portale, fornendo all'utenza un piano editoriale che prevede recensioni, anteprime, guide strategiche, soluzioni, rubriche ed approfondimenti.