Analogamente a quanto ha realizzato con il titolo “Le Crociate”, Fx Interactive porta sul suolo italico un gioco dal sapore quasi “retro”, datato 2007 e sviluppato da FrogWares. Sherlock Holmes e il Re dei Ladri altro non è che la versione rimasterizzata – e compatibile con gli odierni sistemi operativi – di quel Sherlock Holmes vs. Arsene Lupin che mai fu localizzato in italiano.Venduto al modico prezzo di dieci euro, scopriamo insieme se il gioco vale quello che costa.
Alla scoperta di Londra e dei suoi monumenti
Il gioco pubblicato da Fx Interactive appartiene all’ormai poco apprezzato genere delle avventure grafiche. Facoltativamente si può passare dalla visuale in prima persona a quella in terza persona per accontentare tanto i puristi delle avventure, quanto tutti coloro che preferiscono vedere il proprio alter-ego muoversi sullo schermo. Il titolo è ambientato a Londra, patria del grande investigatore della letteratura contemporanea, Sherlock Holmes, creato dalla fervida immaginazione di Sir Arthur Conan Doyle. Il compito del giocatore sarà quello di guidare il protagonista, la sua spalla il Dr. Watson e gli altri comprimari alla risoluzione delle indagini che ruotano intorno ad Arsene Lupin, altro famoso personaggio di fantasia nato, però, dalla penna di Maurice Leblanc agli inizi del secolo XIX. Durante le indagini il giocatore sarà portato a visitare alcune delle più belle zone di Londra: musei, cattedrali ed edifici che sono icone distintive di una delle città più affascinanti del continente europeo.
Tre anni se sentirli quasi tutti…
Visivamente parlando si assiste ad un lavoro di cesello apprezzabile. Nel complesso, però, il motore grafico è quello di tre anni fa, quindi non bisogna aspettarsi gli ultimi effetti speciali e la grafica spacca-mascella a cui siamo abituati. La realizzazione è onesta, priva di sbavature e mostra il fianco solo a livello di animazioni ed espressioni facciali: niente, comunque, che faccia gridare allo scandalo. Il gioco è stato ottimizzato per essere goduto tanto sulle configurazioni più datate quanto su quelle più recenti, equipaggiate con hardware capace di gestire le librerie grafiche Dx 10. Le differenze grafiche, in ogni caso, sono risibili e nessuno sarà obbligato ad acquistare un computer nuovo per poter giocare in tranquillità questo gioco.
Il difficile (?) mestiere dell’indagatore
Sotto il profilo “giocoso”, invece, il titolo di FrogWares è un inno alla facilità di utilizzo. L’interfaccia grafica è funzionale e in un paio di minuti si riesce a controllare il personaggio, accedere all’inventario e ad interagire con gli oggetti. Trova posto anche una comoda mappa che facilita gli spostamenti da un luogo all’altro della città di Londra e un discutibile sistema di aiuto che renderà il gioco estremamente facile: praticamente alla portata di tutti coloro che leggono e comprendono sufficientemente l’italiano. In parole più povere in pochi click di mouse, gli aiuti testuali saranno dapprima degli indizi vaghi, poi delle vere e proprie indicazioni, fino al punto in cui ci verrà detto esattamente qual’è la prossima mossa da fare per andare avanti con le indagini.
Il sistema funziona, anche troppo bene a nostro avviso, e rende il gioco alla portata di tutti: dai bambini ai giocatori più stagionati. Il vero problema è intuire quando bisogna fermarsi, spesso è troppo tardi e la sorpresa della “scoperta” e dell’intuizione logica sarà spazzata via da una stringa di testo che avrà “ragionato” al nostro posto.
Un gioco dal sapore “agro-dolce”
In definitiva: Sherlock Holmes e il Re dei Ladri si attesta come un onesto gioco “da edicola”, un po’ datato e incapace di competere sia con i grandi classici che con le avventure più recenti. L’onesto lavoro tecnico a cui abbiamo accennato prima alterna vere e proprie raffinatezze (come la realizzazione dei monumenti di Londra) a realizzazioni meno ispirate come le strade della città o le locazioni di secondaria importanza. I puristi storceranno il naso anche di fronte alle animazioni e al doppiaggio, ma sono difetti su cui si può benissimo sorvolare per godersi una lunga e impegnativa avventura grafica. Sempre che non decidiate di dipendere dal sistema di aiuto fin troppo generoso, offerto fin dall’inizio del gioco. Al prezzo di vendita, di certo, non bisogna pretendere qualcosa di epocale.