Cos’è Brink?
Difficile dare una sola definizione al progetto di Splash Damage (Wolfenstein: Enemy Territory – Quake Wars: Enemy Territory), di sicuro possiamo affermare si tratti del primo progetto tripla A di questo team e scusateci se è poco. Dal momento che per ideare un simile progetto la buona volontà non basta, Splash Damage e Bethesda (publisher e co-sviluppatore) hanno accumulato le giuste risorse all’interno dei loro studi di sviluppo. Basti pensare che dietro al progetto vi sono soggetti come Chris Seetman, direttore audio di Black e Burnout Paradise , Neil Alphonso, proveniente dal team di KillZone 2 e capo level design in Brink , Olivier Leonardi, proveniente dal progetto Prince of Persia e direttore artistico in Brink , Tim Applebly, creatore di Shepard in Mass Effect e a capo della realizzazione artistica dei personaggi in Brink , ed infine Dean Calver, proveniente da Heavenly Sword e capo programmatore in Brink . Questa lunga lista di nomi è stato il primo passo affrontato da Splash Damage per ottenere le risorse necessarie alla realizzazione di Brink . Il team ha un chiaro obiettivo oltre quello di sdoganare su console l’esperienza hardcore tipica degli FPS per PC, ossia quello di creare un FPS dalla struttura malleabile in base alle esigenze del giocatore. Il segreto sta nell’integrare le meccaniche multiplayer online in quelle singleplayer e anche nel costruire delle dinamiche fluide e flessibili tanto nelle fasi di sparatutto, quanto in quelle esplorative.
Come integrare il multiplayer nel singleplayer?
La trama mette a disposizione due fazioni contrapposte per aspetto e principi. Ogni giocatore potrà scegliere a quale delle due appartenere e poi passare alla creazione del proprio alter ego tramite un editor che promette più di 9 milioni di combinazioni possibili. A questo punto il giocatore prenderà parte degli eventi fantascientifici del 2035 , anno in cui l’intera umanità ormai collassata dai disastri climatici vive su Ark (l’Arca), una città sospesa in aria e situata sul mare, e in cui le due fazioni della resistenza e della sicurezza si scontrano per perseguire i propri scopi: da una parte il mantenimento dell’ordine dall’altra la rivoluzione. Una serie di obiettivi collegherà il giocatore alla fazione e agli eventi narrati. La progressione della storia seguirà una struttura di gioco a obiettivi legata all’esperienza in giocatore singolo ma la novità (e qui viene il bello) è che ognuna di queste missioni può trasformarsi in ogni momento in un’esperienza multigiocatore online. Questo sarà possibile invitando dei giocatori umani, a loro volta prelevati da sale d’attesa o lista amici, che sostituiranno i compagni guidati dal computer. Il numero di giocatori massimo è di sette per fazione, e tutti, secondo le prestazioni sul campo, guadagneranno dei punti esperienza che accresceranno le capacità fisiche, la potenza dell’armamento e permetteranno di acquistare nuovi elementi di personalizzazione. Tutte le missioni offriranno un quantitativo di esperienza differente e saranno selezionabili tramite un menù radiale che le suddividerà anche per pericolosità, urgenza, importanza, seguendo uno schema preciso collegato agli eventi della trama. Oltre la missione, da terminale sarà selezionabile una tra le quattro classi: Soldier, Medic, Operative, Engineer. Tutte e quattro le classi disporranno di armamenti differenti e di tre tipi di protezione: leggere, medie, pesanti. Secondo la classe e l’armamento la strategia da adottare si adeguerà di conseguenza e i punti EXP a fine missione saranno maggiori se la classe scelta era particolarmente richiesta o consigliata dal gioco.
Be S.M.A.R.T. to move
La sigla S.M.A.R.T. sta per Smart Movement Across Random Terrain (ovvero spostamenti intelligenti su terreno casuale) e indica la tecnica di movimento e rilevazione degli ostacoli adottata dal motore di gioco. Lo scopo ultimo è quello di riprodurre una fluidità dei movimenti e controllo delle azioni senza eguali nel genere FPS. Un paragone per niente azzardato sarebbe quello con il ditolo DICE, Mirror’s Edge ; sebbene non si tratti di un FPS puro, lo scopo di Splash Damage è introdurre quella sinuosità dei movimenti nel genere. L’introduzione di un tale sistema andrebbe a beneficiare all’improvvisazione e alla flessibilità dell’azione. Per capire questo vi basta seguire questo esempio (tratto da un video dimostrazione ufficiale): il protagonista è posizionato frontalmente ad una porta con allarme a controllo infrarossi e per superarla ha tre opzioni, attraversarla attivando l’allarme, saltare la porta o scivolare al di sotto dei laser. Mentre per la prima opzione basta correre avanti, per le altre due il sistema S.M.A.R.T. interviene e facilita l’interazione con l’ambiente. Basterà infatti osservare la parte superiore o inferiore della porta per saltare o scivolare automaticamente al di sotto o al di sopra di essa. Questo esempio serve a dimostrare le capacità di base del sistema di movimento, nella pratica il giocatore potrà saltare da una piattaforma all’altra e superare ostacoli concatenando una serie di azioni che renderanno dinamico lo spostamento su tutti i tipi di territorio. Col fine di accentuare questa sensazione di libertà di movimento, molta dedizione sarà riposta sulle animazioni dei corpi e sui movimenti della telecamera. La fisicità delle armi viene già percepita credibile e non teme paragoni con quella vista in KillZone 2 (la migliore vista fin’ora a nostro parere). Senza bisogno di aggiungere altro, il quadro che si va a delineare è quello di un FPS che tenterà in tutti i modi di sdoganare dal genere la legnosità tipica dei movimenti e il limitato numero di azioni eseguibili.
Concludendo…
In vista di un 2010 stracolmo di titoli imponenti, Brink si è meritato uno spazio di attenzioni invidiabile da molte altre attese produzioni. Le promesse degli sviluppatori sono quelle di rivoluzionare l’approccio del giocatore con l’azione tipica da FPS, in più il concetto di integrazione totale del multiplayer nel singleplayer è una novità assoluta per il genere, finora condannato ad una suddivisione netta delle due modalità con regole e livello di sfida del tutto diverse. Autunno 2010 è il periodo d’uscita indicato da Bethesda, scongiurando rinvii e ritardi nella pubblicazione vi invitiamo a seguirci per conoscere sempre le ultime novità su Brink . Buon lavoro Splash Damage!