Introduzione

Quando manca poco più di un mese all’uscita di Resident Evil 5 sugli scaffali dei negozi, possiamo finalmente svelarvi cosa si cela dietro il nuovo capitolo del survival horror più apprezzato di sempre. L’ultima fatica (la fase di sviluppo è durata circa quattro anni) di Capcom rappresenta, senza dubbio, un gioco decisamente attraente che nasconde molte sorprese, soprattutto per quanto riguarda una trama ricca di colpi di scena e di azione. La realizzazione è stata affidata ai co-produttori e veterani della serie, Jun Takeuch i (Lost Planet) e Masachika Kawata (Resident Evil 4 Wii Edition, Resident Evil: The Umbrella Chronicles) che hanno contribuito a portare la giusta dose di paura e tensione sulle console next generation. Ovviamente un titolo così importante aveva il bisogno di essere presentato degnamente, ed a questo scopo sono state scelte come luogo per l’evento le Officine del Volo, uno dei luoghi storici dell’aereonautica italiana. In particolare è stata scelta la “sala biplano”, che conta nel complesso 500 mq di superficie, una cornice perfetta per presentare un titolo così importante come Resident Evil 5.

 

Resident Evil come back

E’ stata proprio la stessa Capcom a presentarci la sua ultima creatura attraverso la voce di Masachika Tawaka (Producer di RE5), Ben Le Rougetel (Capcom Europe) e Shigemi Tanaka Lee (Capcom Leader Coordinator). La trama del gioco, anche se le informazioni sono state date con il contagocce, promette di sbalordirci e intrigarci fino all’ultimo respiro. In questo caso la casa giapponese ha giocato bene le sue carte sorprendendoci notevolmente in questo evento. Prima di ascoltare la presentazione del gioco da parte di Tawaka ci sono stati mostrati una serie di filmati promozionali realizzati per il lancio del titolo, previsto per la seconda settimana di marzo, che ci hanno lasciato senza fiato per la loro ottima realizzazione. Questi video a metà tra realtà e videogioco saranno un ottimo biglietto da visita per pubblicizzare il gioco, amalgamando atmosfere ed elementi horror (flash, gioco di luci, telecamera in soggettiva) e trovate sceniche (come i flashback che mostrano l’esperienza di Chris in Africa ) che sembrano venir fuori da una serie televisiva come Lost.

Una paura che non si può dimenticare

Uno dei virus più potenti che l’uomo abbia mai concepito è stato finalmente debellato per sempre (RE4 per gli smemorati), ma una nuova minaccia sta per inondare di terrore i nostri occhi. Chris Redfield, uomo cardine dell’organizzazione conosciuta come S.T.A.R.S., dopo aver inseguito a lungo e sconfitto la minaccia del virus, entra a far parte di una nuova organizzazione paramilitare: le unità BSSA. Per chi non conoscesse fino in fondo la storia di Resident Evil, durante le fasi di caricamento dei livelli sarà possibile leggere una cronistoria degli eventi più importanti, includesi i capitoli “0” e “Code Veronica” . La missione affidatagli lo porterà in un continente nuovo, l’Africa. Proprio nel continente africano, e precisamente in una cittadina nel deserto chiamata Kijuju, risiede e prospera una nuova minaccia che pare abbia il potere di trasformare persone e animali in folli creature prive di ogni controllo. Chris sarà accompagnato in questa spedizione da Sheva Alomar, sua compagna di viaggio e sua futura alleata nella lotta a questa nuova bio-minaccia: i due dovranno fare luce su degli strani episodi accaduti nella zona poco tempo prima.

Sopravvivere a volte è peggio che morire

Come abbiamo potuto costatare dalla demo, disponibile sul marketplace da un paio di settimane, tutto il comparto tecnico del gioco è un’evoluzione di quanto già visto nel precedente Resident Evil 4 con l’inserimento di elementi che valorizzano la cooperazione con un altro personaggio, così come accadde in Resident Evil 0. Nonostante la maggior parte dell’avventura si svolga in ambientazioni all’aperto e prevalentemente soleggiate, in netto contrasto con le realizzazioni Capcom, non mancheranno atmosfere cariche di apprensione e tensione seguite da sequenze prevalentemente di azione. Non ci capiterà di avanzare, come nei primi capitoli, impauriti che un cane possa saltare fuori da una finestra, né che un licker cada dal soffitto o che ci appaiano improvvisamente un gruppo di cadaveri; in questa nuova avventura dovremo invece vedercela con un numero elevato di creature che non si faranno alcun problema a mostrarsi ed anzi, una volta avvistatici, ci attaccheranno senza sosta. Considerata la scarsa dotazione di munizioni ci troveremo spesso ad affrontarli a mani nude o con l’ausilio di un arma da taglio, soffrendo nei momenti in cui termineranno le cartucce. Sarà questo il momento in cui dovremo ricorrere a tutta la nostra astuzia per uscire vivi da situazioni senza scampo.

 

Game Start

Presentandosi come un gioco incentrato sull’azione, RE5 ci darà l’opportunità di scegliere sin dal principio fra tre livelli differenti di difficoltà (facile, normale e difficile). La scelta influenzerà pesantemente l’esperienza di gioco poiché andrà a modificare il livello d’intelligenza e il numero di nemici che affronteremo. Il livello più elevato ci metterà spesso ai ferri corti, mentre il livello più basso sembra essere stato pensato per coloro i quali si avvicinano alla serie per la prima volta. Prima di iniziare una partita dovremo prendere un’altra decisione; stabilire se far guidare il personaggio di Sheva dall’IA oppure da un nostro amico. Le possibilità offerte in questo caso saranno due: la modalità a schermo condiviso e Xbox Live. Scegliendo la prima opzione potremo giocare con una sola console semplicemente gestendo il nostro personaggio tramite il suo riquadro; lo split-screen in questo caso sarà un po’ differente dal solito, in quanto compariranno sullo schermo due riquadri completamente indipendenti. La seconda scelta prevede invece di collegarci con un nostro amico su Xbox Live. Questo aiuto sarà piuttosto utile e ci permetterà di superare spezzoni di gioco che magari nel single player ci hanno dato dei grattacapi (anche se Sheva è comunque ben gestita dalla cpu). Tawaka ci ha anche informato che sarà possibile gestire il grado di cooperazione di Sheva quando è controllata dal computer impostando, ad esempio, quando deve intervenire con lo spray per curarci.

 

Le differenti mutazioni che ci troveremo ad affrontare, dal boia della demo alle successive, ci faranno riflettere sulla loro origine e su quante sperimentazioni Albert Wesker abbia effettuato in quella zona. Inoltre le creature che ci assalteranno saranno armate sino ai denti con armi di ogni tipo, dalle bottiglie molotov sino all’arco e le frecce. Il loro lavoro di squadra e la varietà degli attacchi contribuiranno a complicare la situazione mettendoci continuamente alla prova. La più grande dimostrazione di quanto questo capitolo differisca dai precedenti la possiamo osservare nella suddivisione della storia principale in episodi, ognuno dei quali si concluderà con il confronto con il “boss di fine livello”. Quest’ultimo non viene sempre riconosciuto come tale, ma si intuirà il suo ruolo per via della sua resistenza ai nostri attacchi e per l’essere diverso dai mutanti affrontati normalmente, elementi che ci faranno capire che si tratta dell’ultimo baluardo da superare per terminare la missione.

 

Senza entrare ne dettaglio per non rovinarvi la sorpresa, nel gioco saranno presenti tanti tipi di creature di ogni forma e dimensione, ma questi non saranno l’unica variante nel gameplay. Le ambientazioni di gioco cambieranno continuamente, alle strade di Kijuju si sostituiranno grotte, isole, fabbriche, tutti scenari che amplificano la sensazione di dover lottare contro il tempo. Durante la presentazione è stato mostrato un livello in cui Chris era alle prese con un gruppo di mutanti motociclisti, e dalla sua poteva contare di un mitragliatore montato su di una Jeep. Questa scorribanda per la savana di Kijuju rappresenta uno degli elementi che ci mostra quanto Capcom si sia sforzata di proporre delle varianti alla serie. Ad esempio, sparando alla moto più vicina questa, con molte probabilità, si sarebbe scontrata contro un’altra moto generando una catena di cadute. Un elemento che porterà il popolo di videogiocatori a dividersi è costituito dalla giocabilità del titolo che non offre, come ci si sarebbe aspettato e come ormai questa nuova generazione ci ha abituato, la possibilità di sparare mentre camminiamo. Ogni volta che ci troveremo di fronte ai nemici dovremo fermarci equipaggiare l’arma mirare e sparare: questo tipo di giocabilità porta a dover scegliere con attenzione il punto in cui fermarci di volta in volta. Questa immobilità viene, da un certo punto di vista, compensata dal dinamismo dei quick time event, ovvero da momenti in cui dovremo difendere Sheva attraverso specifiche azioni che si tradurranno nella pressione di un determinato tasto, il tutto teso ad evitare monotonia e ripetitività nel gioco. Tawaka in merito ha affermato che Capcom ha fatto questa scelta per mantenere inalterato lo spirito del titolo: a suo (ed anche nostro) parere, se avessero preferito una mobilità maggiore non avremmo più avuto un vero Resident Evil.

Conclusioni

Resident Evil 5 è un titolo divertente e intenso che supplisce l’assenza del classico cliché horror con elementi tra la tensione e l’azione. Il titolo dovrebbe essere molto più rigiocabile rispetto agli altri capitoli della serie, soprattutto grazie all’eccellente modalità cooperativa realizzata davvero bene (a dispetto dello scetticismo generale al momento del suo annuncio in fase di sviluppo). Una scelta che farà respirare aria fresca alla serie. Oltre all’intensità di gioco, quello che appassionerà i seguaci di Resident Evil sarà la trama ricca di sorprese e di colpi di scena che accompagneranno il giocatore durante tutta l’avventura. Attraverso questi elementi e all’ottima realizzazione grafica, il gioco riuscirà spesso a trasmetterci le sensazioni di angoscia e spavento che provano i personaggi su schermo. Per quanto riguarda l’audio, il lavoro di doppiaggio è stato realizzato in lingua inglese e potrà contare dei sottotitoli in italiano. Adesso non ci resta che aspettare soltanto qualche settimana per provare sulle nostre Xbox e PS3 la versione finale del gioco.