Il 23 giugno 1991 fu una data molto importante per la storia dell’intrattenimento digitale. Ai tempi, infatti, approdò su Sega Mega Drive una produzione, col tempo, divenuta un caposaldo del medium videoludico: Sonic The Hedgehog. L’impavido, carismatico, divertente e supersonico porcospino blu si insediò facilmente nei cuori dei videogiocatori, tanto da vederne consacrato il proprio successo su scala planetaria. Ad oggi, a partire da quel fatidico anno, si contano innumerevoli titoli, tanto da superare con poche difficoltà l’ordine delle decine. Si tratta di produzioni platform 2D e 3D, spaziando addirittura attraverso generi secondari quale quello dei titoli sportivi, arrivando a considerare alcuni grandi capolavori storici. Sotto la dicitura Sonic Team, il team di sviluppo interno agli studios di SEGA, vi si annoverano tanti successi (ed altrettanti insuccessi) economico-commerciali, ma che hanno comunque assunto un grande ruolo nella storia dell’intero settore videoludico.

Un grande ritorno dal passato

Tra la lista delle esperienze che rientrano nel novero dei best seller non si può non considerare Sonic Colours, una produzione dal forte spessore ludico approdata sulle librerie di Wii e Nintendo DS nel lontano 2010 e di cui trovate qui la nostra recensione. Ai tempi, al di là dell’innegabile presenza di difetti legati al comparto ludico, l’avventura proposta dal Sonic Team seppe soddisfare appieno utenza e critica specializzata. Fu così che Sonic Colours rappresenta (ed in parte anche tutt’oggi) uno dei capitoli migliori delle disamine del celebre porcospino blu. Proprio per questa motivazione, in concomitanza col trentesimo anniversario di Sonic, SEGA ha rispolverato una delle iterazioni che lasciarono maggiormente il segno. Così, dallo scorso 7 settembre, sugli store di tutte le piattaforme è approdato Sonic Colours Ultimate, il cui nome altisonante rappresenta la rielaborazione di un titolo limato e rielaborato per l’occasione, con un’accattivante messa a punto videoludica.

Le vicissitudini di Sonic e Tails in Sonic Colours Ultimate prendono nuovamente luogo nel parco dei divertimenti del malvagio Dr. Eggman. Seppure quest’ultimo tenti di redimersi per le proprie azioni, lo scellerato antagonista del porcospino blu è pronto a conquistare l’intero universo. Per farcela nel proprio intento, il dottor Eggman sfrutterà la potente energia degli Wisp, alieni dai poteri unici e straordinari. L’aiuto di questi simpatici esserini sarà fondamentale nell’avventura dell’intrepido Sonic per riportare la pace nell’universo.

Non vogliamo, in alcun modo, dedicarci ad un’analisi approfondita della trama di Sonic Colours Ultimate. Dalle primissime premesse, infatti, per chiunque abbia seguito un minimo il filone delle produzioni targate Sonic, è semplice intuirne l’andazzo generale. D’altronde, la struttura concettuale dell’opera rimasterizzata trova il proprio fondamento sullo sviluppo narrativo della versione antecedente. Serve sapere, dunque, che l’avventura non si discosta minimamente dalla sua prima edizione, privandosi di contenuti aggiuntivi per la modalità storia.

Sfrecciare con Sonic alla velocità supersonica non è mai stato così bello

Sonic Team, nel tentativo di modernizzare un capolavoro del platforming tridimensionale, ha saputo dare una nuova anima alla sua opera. Con la creazione di un titolo dalla sinergia organica, in cui ad una crescente difficoltà strutturale dei livelli si associa un gameplay dinamico, la revisione di Sonic Colours costituisce una delle offerte migliori per gli amanti del porcospino blu. Correre tra i celebri tracciati di Tropical Resort, Starlight Carnival e gli altri stage risulta essere un’esperienza unica, bella e divertente. L’organizzazione dei percorsi, incentrata su un adrenalinico divertimento, è tale da favorire l’alternanza di sezioni di gioco a scorrimento laterale ed altre basate su di una vertiginosa verticalità. In entrambi i casi, il tutto viene allestito in modo che il giocatore possa scoprire da sé varie vie per il raggiungimento del traguardo. A tal proposito, un esempio doveroso da menzionare sono i sopracitati Wisp.

Questi incredibili alieni, attorno ai quali ruota gran parte delle vicende di Sonic e Tails, svolgeranno un ruolo fondamentale nella lotta al Dottor. Eggman. Loro, infatti, permetteranno al nostro amato porcospino di ottenere (momentaneamente) diverse abilità. Esse si differenzieranno in base al tipo di Wisp raccolto nel singolo tracciato, consentendo di ottenere nove potenziamenti in totale. Mutuandone otto dalla prima versione del titolo, che ricordiamo essere quella del 2010, in Sonic Colours Ultimate vi è l’introduzione del Jade Wisp, grazie al quale poter attraversare le pareti e teletrasportarsi in determinate zone del livello. Si tratta, seppur in maniera molto semplicistica, di un’introduzione capace di inficiare positivamente sull’andamento e sulla varietà del gameplay, con un level design di per sé variegato che viene abbellito da differenti modi di completare gli stage proposti.

L’upgrade videoludico di questa riedizione, non perfetto ma sublime

Nel corso della nostra esperienza in questo fatiscente mondo digitale, interamente provata su Playstation 4, abbiamo constatato come il team di sviluppo abbia compiuto un lavoro illustre, seppure non si possa definire (nostro malgrado) eccellente. Sonic Colours Ultimate mette a disposizione un’avventura affascinante, con un picco ludicamente impeccabile di qualità tecnica. Su questo fronte, in particolare, ci riferiamo ad un comparto estetico completamente rinnovato (non per le cutscene, riprese dal capitolo originale), con una palette cromatica vivace e ravvivata, a cui si somma un sistema di illuminazione rifatto ex novo. Come se non bastasse, alla cristallina qualità visiva della produzione corrisponde un frame rate granitico che si attesta sui 60 FPS. Qualora foste interessati, vi rimandiamo ad un breve video del canale GameXplain con una messa a fuoco delle differenze tra le due versioni del titolo. Infine, Sonic Team ha riveduto il sistema di controlli, permettendo al giocatore di personalizzarlo.

Come detto in precedenza, Sonic Colours Ultimate vanta una sinergia organica che traspare dall’inizio alla fine dell’avventura. Non si lega principalmente alla caratterizzazione del titolo in chiave next-gen, con una miglioria del comparto tecnico, quanto ad una qualità generalmente invidiabile. Nel corso dell’intera esperienza di gioco, nella quale il videogiocatore viene costantemente accompagnato, mano nella mano, il crescente livello di difficoltà si associa ad una diversificazione strutturale dei vari stage, senza però scoraggiare stili di gioco differenti. Ci preme sottolineare come quest’ultimi vengano magistralmente incentivati, in modo da portare il videogiocatore a voler spaziare tra lo speedrunning dei livelli ed un più lento ed esplorativo completamento dei tracciati. Il tutto, esacerbato da un level design a regola d’arte e dal game design che agevola la rigiocabilità dei quarantacinque tracciati, aumenta la longevità dell’esperienza.

Concludendo…

Il ritorno delle avventure di Sonic, nel Luna Park creato dal temibile dottor Eggaman, costituisce un’importante opera di restaurazione artistica. Sonic Colours Ultimate sdogana l’idea di un prodotto tecnicamente insufficiente, edulcorata da una schiera di produzioni che mostravano il fianco ad un comparto tecnico-estetico limitato. Level design appagante, complessità strutturale tale da permettere uno stile di gioco dinamico o ancorato ai capisaldi del genere, palette cromatica vivace: sono questi gli elementi che, in piena sinergia tra di loro, costituiscono il successo del lavoro certosino della ri-edizione di un’esperienza videoludica all’apparenza datata, ma che in verità ha tutt’oggi molto da offrire. Seppure, quindi, il ringiovanimento tecnico fosse necessario, c’è da sottolineare che il titolo offre poco di più rispetto al prodotto originale. Nel dettaglio, le novità introdotte si limitano alla personalizzazione di Sonic (grazie ad apposite monete ottenibili in gioco) ed il Rival Rush, la modalità attraverso cui sfidare Metal Sonic.

CI PIACE
  • Frame rate granitico
  • Divertente da giocare
  • Esteticamente magistrale
NON CI PIACE
  • Cutscene di pessima qualità
  • Pochi contenuti aggiuntivi rispetto all’avventura originale
Conclusioni

Sulla base dei pregi e difetti elencati in corso d’opera con la nostra recensione, ci sentiamo di consigliarvi pienamente il titolo in questione. A conti fatti, considerando le migliorie apportate, abbiamo tra le mani un prodotto tutt’oggi divertente, seppure non si possa non considerare il peso degli anni. Sonic Colours Ultimate restituisce una nuova linfa vita ad un caposaldo delle avventure di Sonic, seppure questa riedizione pecchi nella presenza di particolari contenuti inediti.

8Cyberludus.com

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Nato successivamente all'uscita di Playstation 2 e poco prima dell'approdo di Microsoft nel settore del gaming con la sua primissima Xbox, il suo amore per i videogiochi sboccia con i Pokémon, nella quale vi approda con l'indimenticabile Game Boy Advance SP. Ancora alla ricerca di un genere videoludico ideale, l'interesse per i vecchi classici del cinema gli ha permesso di comprendere l'ineccepibile importanza della narrazione nel videogioco, seppur non gli dispiaccia affatto destreggiarsi con prodotti antitetici dal calibro di Animal Crossing e Monster Hunter, o in alternativa recuperare perle del retrogaming a lui non appartenenti.

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