Uno dei personaggi storici di Nintendo più amati in assoluto arriva finalmente su WiiU: stiamo parlando di Yoshi, quel piccolo e tenero dinosauro verde da sempre compagno fedele di Mario. Così amato che, negli anni, Nintendo gli ha anche dedicato vari spin-off, spesso molto validi sul fronte gameplay. Di Super Mario World 2: Yoshi’s Island (SNES – 1995), per esempio, ricordiamo una struttura platform classica e uno stile che esaltava fortemente i colori, con particolari sfumature pastello che lo rendevano semplicemente “magico”. Quello fu il primo titolo, con protagonista lo Yoshi, ad essere incentrato sul genere platform 2D. A distanza di “soli” vent’anni, Nintendo ci propone una nuova e quanto mai classica avventura, dal titolo Yoshi’s Woolly World, curato dagli studi di Good-Feel, già apprezzati nel 2010 per il loro Kirby’s Epic Yarn (Nintendo Wii), dal quale la nuova avventura del piccolo Yoshi eredita senz’altro molti aspetti. Eccovi dunque la nostra recensione.

Un mondo di lana!

Come avrete notato dai vari screenshot e trailer che in questi mesi sono apparsi in rete, Yoshi’s Woolly World presenta uno stile unico per la serie, in cui il mondo di gioco è fatto interamente di lana. L’avventura ha inizio sull’Isola Gomitolo, un piccolo isolotto nel bel mezzo dell’Oceano Filato. Gli abitanti di quest’isola sono proprio degli Yoshi di lana, che vivono tranquilli e spensierati fino a quando non si presenta loro uno stregone malvagio, dal nome Kamek. Questi decide, non si sa per ordine di chi, di trasformare quanti più Yoshi possibile in gomitoli di lana, portando sull’isola un terrore generale. Tuttavia, al momento della fuga in sella alla sua scopa volante, il malvagio Kamek lascia delle tracce dietro di sé facendo cadere maldestramente alcuni gomitoli, che si spargeranno così per tutta l’Isola Gomitolo. A questo punto, nei panni dei piccoli Yoshi sfuggiti alla cattura, dovremo recuperare i nostri compagni e liberare l’Isola Gomitolo dalla misteriosa minaccia.

Insomma, un incipit narrativo in pieno stile Nintendo, semplice e votato all’immediatezza. Infatti, senza troppi fronzoli, verremo presto catapultati nel coloratissimo mondo di Yoshi’s Woolly World, che richiama a sé tutti gli elementi tipici dei lavori realizzati con la lana: bottoni, stoffe, gomitoli, uncinetti e coperte rattoppate; il tutto “cucito” in un mix esplosivo di colori assolutamente riuscito, che dona al gioco un aspetto davvero “morbido” e tenero; è impossibile non sentirsi “bambini” nell’assistere a tanta dolcezza e delicatezza. Un tuffo nei propri sentimenti e ricordi più infantili.

Yoshi's Woolly World

Tenero Yoshi “spara-gomitoli”

La struttura di gioco segue gli stilemi del genere “platform 2D”, strizzando l’occhio ai vari Super Mario. Inizialmente il gioco ci mostra quella che potremmo definire la “base” degli Yoshi, un’arena dalla quale si ha accesso ai singoli mondi di gioco, man mano che avanziamo nella storia, e non solo. Sono infatti presenti tre casette: la “Casetta degli amiibo”, all’interno della quale possiamo attivare le skin delle nostre statuette Yoshi (uscite in contemporanea con il gioco); il “Teatro dei ricordi”, un piccolo museo in cui poter guardare più da vicino tutti i nemici presenti nel gioco o, ancora, ascoltare i brani della colonna sonora; infine, c’è la “Casetta degli Yoshi”, in cui poter scegliere le skin dei vari tipi di Yoshi sbloccati man mano in ciascun livello. Per ogni mondo di gioco, invece, sono presenti di base sette livelli, con il classico “castello finale” che prevede lo scontro con un boss.

Nel corso dei livelli possiamo raccogliere, oltre ai gomitoli che sbloccano gli Yoshi, anche “Timbri” e “Fiori”. Se per esempio recuperiamo tutti i Fiori presenti in un mondo allora avremo accesso ad un livello bonus. Yoshi’s Woolly World presenta, in linea col passato, delle meccaniche tradizionali. Lo Yoshi può ricorrere alle sue abilità classiche, come il salto prolungato o la lingua per afferrare nemici e oggetti. In particolare, inghiottendo i nemici, lo Yoshi può rilanciarli contro un altro nemico/ostacolo, oppure, trasformarli in gomitoli di lana (digerendoli dall'”uscita secondaria”) scagliabili poi in un secondo momento. Grazie a questa abilità, cioè di poter lanciare i gomitoli, nel corso dei livelli si alternano, in modo bilanciato, fasi platform “spensierate” ad altre più “ragionate”, durante le quali è richiesta un po’ più di attenzione, magari per attivare piattaforme in movimento o per trovare il modo più rapido ed efficace per eliminare più nemici contemporaneamente. A tal proposito, la “potenza” dei gomitoli dipende sostanzialmente dalla loro grandezza; esistono infatti “gomitoli piccoli” e “gomitoli grandi”: i primi consentono colpi singoli che richiedono una certa precisione, i secondi invece sono utili quando per esempio dobbiamo colpire più bersagli contemporaneamente. Un’altra particolarità riguarda la presenza di “sottolivelli” a tempo, in cui i nostri Yoshi si trasformano in qualsiasi cosa, dagli aeroplani alle moto; in tali scenari, piuttosto veloci, bisogna essere particolarmente attenti e precisi vista la presenza di oggetti da raccogliere.

Yoshi's Woolly World

Due gomitoli son meglio di uno

Rispetto alla media dei platform Nintendo, comunque, Yoshi’s Woolly World non risulta affatto complicato, anzi, sebbene la curva di difficoltà come detto si alza progressivamente, ben si adatta ad un vasto pubblico e la cosa risulta, in parte, comprensibile visto il target di riferimento. I livelli di difficoltà, per la precisione, sono due: “Classica”, per utenti già avvezzi al genere, e “Relax”, un po’ più semplificata ed accessibile per chi magari si avvicina per la prima volta ad un videogioco (allo Yoshi vengono aggiunte delle ali che consentono di mantenersi in aria più a lungo). In particolare, si è fatto della cooperativa a due giocatori uno dei maggiori punti di forza. E in effetti abbiamo apprezzato parecchio il livello di cooperazione offerto dal gioco; a volte bisogna coordinarsi e agire in modo ragionato, come se i livelli avessero una doppia natura. La strategia di gioco varia leggermente, rendendola sì più semplice in certi frangenti ma anche più divertente; si può “inghiottire” il proprio compagno per poi lanciarlo contro un nemico, per esempio, o semplicemente per farlo indispettire. Una mossa comunque utile quando ci si ritrova a corto di gomitoli ed è necessario liberarsi di qualche ostacolo per avanzare. Inoltre, ad amplificare l’aspetto strategico del gioco ci pensano le cosiddette “Spille dei poteri”; esse consistono in abilità extra acquistabili mediante le gemme raccolte nel corso del gioco e attivabili prima dell’inizio di un livello. Alcune di queste ci consentono di potenziare il tonfo a terra per eliminare i nemici entro un certo raggio d’azione, di rimbalzare anziché morire una volta caduti nel vuoto, di ottenere soltanto gomitoli grandi e così via. In cooperativa, chiaramente, la combinazione di queste abilità offre spunti strategici sempre diversi, seppur commisurati ad un livello di sfida che si assesta su livelli piuttosto bassi, soprattutto una volta attivate determinate “spille”.

Per quanto riguarda le periferiche compatibili, Yoshi’s Woolly World consente di giocare sia con il Gamepad che con i vari WiiMote, Classic controller e Controller Pro, senza alcuna “limitazione” nella modalità multiplayer. Il gamepad del WiiU non è stato sfruttato per svolgere particolari funzioni, consente di giocare anche a Tv spenta, ma niente di più. Non è comunque un fattore determinante ed in primis andrebbe valutata l’esperienza di gioco che, per quanto ci riguarda, ci ha soddisfatti in pieno.

Yoshi's Woolly World

La magia della lana

Dal punto di vista tecnico, quest’ultima fatica di Good-Feel si presenta in forma smagliante: il mondo di gioco è una continua esaltazione dei colori e delle traiettorie, tutti elementi resi “tangibili” grazie al fatto che ogni cosa è (virtualmente) realizzata con la lana. Il modello degli Yoshi è ispiratissimo, così come i nemici e gli scenari di gioco, che alternano ambientazioni floreali o marittime a cielo aperto ad altre più ristrette e labirintiche, in linea con lo stile Nintendo. La sensazione visiva è semplicemente piacevole, con tutti i meriti che l’alta definizione porta con sé. Sul fronte sonoro anche qui nulla di negativo da segnalare: i brani scelti risultano armoniosi e orecchiabili. Anche i versi degli Yoshi sono gradevoli e spesso strappano un sorriso.

Yoshi's Woolly World

“Good job” Good-Feel

Finalmente anche Yoshi è approdato su WiiU, andando ad arricchire con questo Yoshi’s Woolly World un parco titoli che si dimostra, da un paio di mesi, in continua crescita. E’ vero, molti potrebbero lamentare la quasi totale assenza di nuove IP, ma Nintendo ha saputo mostrare ancora una volta come quello che conta sia abbinare ad un marchio, seppur consolidato da tempo, una formula di gioco fresca ed originale. Quest’ultima incarnazione del “sempreverde” Yoshi non rientra magari nella categoria “killer application”, ma di certo garantisce ore di divertimento, soprattutto se in compagnia dei propri amici o, perché no, dei propri figli. Divertente, rilassante, abbastanza longevo (soprattutto se si gioca in coop e si decide di completare il gioco al 100%) e piacevole dal punto di vista audio/visivo: quanto basta per promuovere Yoshi’s Woolly World a pieni voti.

CI PIACE
  • Immediato
  • Gameplay solido
  • Divertente in coop
NON CI PIACE
  • Per molti potrebbe risultare troppo facile
Conclusioni
Con questo nuovo episodio dedicato agli amanti del piccolo Yoshi, WiiU guadagna una piccola perla dallo stile piacevole e dal gameplay semplice ma al contempo solido. Divertente in cooperativa a due giocatori, merita l'attenzione di tutti coloro che sono in cerca di un titolo spensierato e vivace sotto ogni punto di vista.
8.5Cyberludus.com

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Ho iniziato con una Amiga 500. Da allora non ho più smesso.