La boxe è uno sport da uomini: è risaputo. Ora, io sono un uomo ma non per questo il pugilato fa per me. Al limite mi diverto tuttora con Punch-Out!! (se volete approfondire ne parlo qui) ma l’approccio di Real Boxing è un altro paio di guantoni. Innanzitutto perché il titolo di Vivid Games punta al realismo ? come si evince dal nome ? ma soprattutto si focalizza sulla fisicità dell’esperienza ludica. E quale piattaforma meglio di PlayStation Vita con i suoi controlli touch è in grado di ricalcare ciò in maniera più immediata e intuitiva possibile?
Fuori i secondi
Apre le danze l’hub di gioco che ci invita a creare il proprio pugile, l’alter-ego virtuale attorno che sfrutteremo nelle diverse modalità, perlopiù in singolo. La personalizzazione di quest’ultimo è ricca di fantasia e opzioni, sebbene si tratti in larga parte di orpelli estetici pressoché inutili ai fini ludici. Possiamo cambiare la nostra etnia e relativo colore della pelle, il taglio dei capelli, imprimere un serie di tatuaggi su diverse parti del nostro muscoloso corpo, modificare le tonalità cromatiche dell’abbigliamento sportivo. Quasi tutto gratis, all’inizio. Infatti alcuni oggetti di ciascuna categoria richiedono l’esborso di contante virtuale e dopo aver sperperato il fondo cassa iniziale sarete costretti a scendere sul ring per risanare il vostro conto in banca. A chiudere questa fase iniziale c’è l’assegnazione di punti da allocare nelle statistiche che riflettono la vostra preparazione atletica e devono essere sempre considerate ogniqualvolta vi apprestate a sfidare un avversario: forza, velocità e resistenza. Dopotutto la scalata al successo è fatta di matematica prima ancora che di cazzotti. Potrete guadagnare ulteriori punti da spendere nelle statistiche del pugile completando un obiettivo opzionale che di volta in volta cambia con il match: mettere KO l’avversario con un uppercut o vincere entro la terza ripresa.
Real Boxing contempla pure gli allenamenti ? rhythm game sotto mentite spoglie ? che vi forniscono agevolazioni bonus durante i successivi incontri ma grazie al cielo risultano completamente opzionali. La modalità carriera in singolo presenta solo tre tornei, per un totale di 27 combattimenti. Alla fine della fiera rimane vi accorgerete però che bisogna soltanto scegliere uno dei tre campionati e combattere il prossimo match in lista, il tutto moltiplicato per ventisette volte. Oltretutto il primo torneo risulta abbastanza facile da portare a termine, ma questo non implica una buona dose di esperienza maturata nel padroneggiare ogni mossa della nobile arte nel corso del gioco. Raggiunti i più alti livelli, dopo tante ore di mascolino divertimento, il pugile ammaestrato diventa un autentico tritacarne.
Ding ding
Purtroppo le animazioni e i movimenti legnosi dei pugili in risposta ai nostri comandi trasformano lo spettacolo in una farsa. Sul ring, prima ancora di finire al tappeto, potrete esibirvi in una serie di jab, ganci e montanti, sfruttando sia i controlli tattili che i pulsanti e levette ananlogiche di PS Vita. Proprio come in Punch-Out!! il tempismo è essenziale, al punto che Real Boxing sembra più un puzzle game che una simulazione di pugilato. Se infatti tiriamo pugni a caso la nostra resistenza si esaurisce velocemente, e i colpi successivi diventeranno lenti e poco incisivi qualora vadano a segno. L’unico modo per ricaricare la piccola barra gialla della stamina consiste nell’evitare il contatto e schivare. Quando poi riusciamo pure a contrattaccare dopo una schivata avremo la possibilità ? oltre che di rimpinguare completamente la nostra resistenza ? di infliggere più danni all’avversario facendolo sbarellare, intontito, con tanto di effetto audio.
Le ambizioni di realismo di Real Boxing si esprimono anche nella presenza di una barra energetica rossa visibile da cui dedurre lo stato di salute dei pugili. Esistono però altri indizi in questo senso, come ad esempio la lettura del volto dei lottatori, soggetto a progressivi rigonfiamenti, colorazioni livide e rivoli di sangue che scendono dalle labbra. Una soluzione che convince pienamente. Nel caso fossimo noi a prenderle, depletato il nostro indicatore della salute avremo l’ultima chance di rialzarci attraverso l’ennesimo minigioco che richiede la pressione alternata dei tasti dorsali della console. Maggiore è il numero di volte in cui siamo finiti al tappeto, più difficile risulterà rialzarci prima dello scadere dei dieci secondi e recuperare così una porzione della nostra salute. Visto che la quantità di minigiochi non era sufficiente, per recuperare energie potrete effettuare una presa. Abbracciando l’avversario inizierà una fase che sfrutta il giroscopio di PS Vita e richiede di mantenere stabile una freccia nella porzione verde dell’indicatore visualizzato sullo schermo. Fatto ciò potrete tornare a tirare pugni oppure a riceverli, a seconda dei casi.
La modalità multiplayer di Real Boxing è scarna come il più mingherlino dei pugili, permettendoci di sfidare avversari un incontro amichevole, sempre che riusciate a trovare altri giocatori umani. Eppure una volta riusciti nell’impresa l’esperienza si rivela piacevole, solida e incredibilmente fluida per un gioco di combattimento: non c’è alcuna traccia di lag.
Conclusioni
Se amate la boxe e volete giocarci in mobilità su PS Vita, Real Boxing fa per voi. Il titolo di Vivid Games vi farà sicuramente versare sangue e sudore come non pochi, garantito. Pronti a tornare sul ring e vincere quella dannata cintura?