Quasi tre milioni di giocatori in tutto il globo sono sufficienti per sancire il successo di un titolo? In un delicato periodo come quello che stiamo vivendo e dove anche le più floride software house sono state costrette ad un ridimensionamento, evidentemente numeri del genere fanno scalpore. Se a ciò, aggiungiamo che il gioco in questione è il prodotto di una minuscola software house con nemmeno dieci anni di vita, allora si può avere un quadro molto più completo del successo planetario che ha raggiunto Castle Crashers, un beat ‘em up a scorrimento orizzontale che fa il verso alla vecchia scuola, rinnovandola completamente e completandola con elementi tipici di un GDR e un’ironia che vi strapperà più di un sorriso. Dopo il grande tripudio di critica e pubblico riservatogli sulle piattaforme digitali di Sony e Microsoft, era inevitabile che questa creatura arrivasse anche su PC: così, a ben quattro lunghi anni dal suo esordio, Castle Crashers è finalmente disponibile su Steam.
Quattro principesse da salvare
La storia di Castle Crashers è di una semplicità allarmante, tanto da poterla riassumere in poche righe: un mago cattivo irrompe nel vostro maniero mentre siete intenti a bere e fare del rock medioevale in una taverna, ruba un gigantesco cristallo dalle grinfie del re troppo fifone per opporsi e nella fuga porta con sé le quattro principesse del regno; voi cavaliere, incazzato come una iena per la sgradevole interruzione dei bagordi, darete la caccia a questo malefico mago per riprendervi il cristallo e le principesse. Trama semplice, ma non le situazioni assurde in cui ci ritroveremo vista l’ironia esplosiva che è presente in ogni dove nel mondo di Castle Crashers: dai nemici affrontati ad alcuni scenari, passando per i boss, tutto è caratterizzato in maniera impeccabile e intrisa di umorismo, con alcune situazioni che vi faranno ribaltare dalla sedia e delle quali evitiamo di parlare per non rovinarvi la sorpresa. I livelli di gioco, prossimi alla quarantina, scorreranno via veloci e le situazioni esilaranti in cui vi caccerete vi faranno presto dimenticare della trama e delle principesse da salvare: che si freghino, non fate mica l’idraulico, il vostro unico scopo sarà quello di distribuire più mazzate possibili.
Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori
Il gameplay di Castle Crashers è di quelli che ci fa ritornare alla mente i fasti di un tempo, quando nei cabinati di tutto il mondo ci si divertiva a pigiare come forsennati i pochi tasti consunti di quelle grosse scatole di metallo per ottenere il massimo del piacere da quei pochi gettoni a disposizione: Castle Crashers appartiene a quella categoria lì, quindi oltre a divertirvi come pochi, vi causerà anche numerosi calli ai pollici. Prima di immergervi nella vostra avventura vi verrà chiesto di selezionare uno dei quattro cavalieri disponibili, consci del fatto che ognuno di essi avrà un’affinità diversa con la magia elementare: abbiamo dunque i canonici blu per il ghiaccio, verde per il veleno, arancione per il fuoco e rosso per l’elettricità. Questi, però, saranno soltanto i primi personaggi giocabili, non gli unici: infatti, man mano che progrediremo nell’avventura e compiremo gesta eroiche, ci capiterà di sbloccare diversi personaggi giocabili; in sostanza tutti quelli che vedremo nel gioco anche come avversari più alcuni del tutto inediti e che portano il numero degli sbloccabili a cifre da capogiro per gli amanti dei collezionabili. Pensate che sia una feature inutile? Non la pensiamo in questo modo, visto che il gioco non si limita alla sola avventura in singolo con un personaggio statico, ma al contrario offre un sistema di crescita e personalizzazione delle abilità, tipiche dei GDR ma con le dovute semplificazioni del caso, e la possibilità di usare qualsiasi personaggio in qualsiasi momento, sia da soli, che nelle modalità cooperative locali e online. Proprio queste ultime modalità rappresentano il vero cuore pulsante del titolo di Behemoth che, nonostante sia abbastanza divertente da spolpare in solitario, esplode letteralmente se giocato in compagnia di tre amici, preferibilmente in locale come era solito in passato: tutti insieme appassionatamente di fronte lo stesso televisore/monitor.
Cappa e spada in salsa splatter
Una volta gettati sul campo di battaglia, soli o accompagnati, il nostro scopo sarà uno e uno solo: distruggere, squartare, congelare, arrostire, avvelenare, fulminare, decapitare, malmenare qualsiasi essere vivente osi interporsi sul nostro cammino. La dose di violenza non è bassa come potrebbe far pensare lo stile grafico, al contrario esso mostra una brutalità che magari ci aspetteremo in tutt’altre produzioni ma che proprio grazie al peculiare stile cartoonesco non disturba, anzi crea l’effetto opposto di ilarità, nonostante approviamo la classificazione 16+ imposta dagli organi competenti. Il sistema di gioco è molto semplice e non richiederà che pochi minuti per essere padroneggiato: due tasti adibiti agli attacchi con l’arma impugnata, veloce e forte; un tasto per il salto e per un particolare attacco a vortice; uno per l’utilizzo dell’accessorio selezionato tramite i dorsali ed infine i grilletti, utilizzati sia per la parata che per l’utilizzo delle magie se abbinato ad uno dei quattro tasti del pad. In men che non si dica vi ritroverete a volteggiare nello scenario esibendovi in rapidi e continui salti accompagnati da attacchi di ogni genere per cercare di colpire più nemici contemporaneamente mentre, nel frattempo, scagliate le vostre magie dalla distanza per far del male anche a quelli che si trovano, fortunatamente per loro, fuori dal vostro raggio d’azione. Frenesia ed azione si mescolano senza soluzione di continuità mentre orde di nemici cadranno sotto i vostri irresistibili colpi, denotando purtroppo anche l’unico spiacevole neo della produzione, un difetto limitato ma che ci è capitato di riscontrare in più di un’occasione. Il difetto in questione riguarda il sistema di hit, ovverosia il sistema che gestisce le collisioni delle nostre armi con i malcapitati nemici di turno; ebbene, in presenza specialmente dei boss voluminosi, c’è capitato più volte di assistere a numerosi colpi a vuoto, causati, purtroppo dalla non perfetta calibrazione dell’allineamento: in parole poverissime, per colpire un nemico o vi metterete perfettamente in linea con esso oppure bisognerà sovrapporre la propria immagine a quella del malcapitato, ma non il contrario, creando una leggera confusione e frustrazione soprattutto nelle fasi più concitate. Una cosa del genere poteva magari andare bene in Double Dragon, uscito 25 anni fa, ma adesso c’è sembrato un po’ fuori luogo e una sbavatura tranquillamente sistemabile.
Sangue a 60 fps
Castle Crashers non è poi solo un titolo dannatamente divertente da giocare, è anche un gioco che sotto il profilo tecnico non ha nulla da invidiare ad altri esponenti del suo genere. Lo stile unico ed inconfondibile di Behemoth è ben tangibile negli ambienti che sembrano presi pari pari da un fumetto, così come la caratterizzazione dei personaggi e le loro semplici animazioni ed espressioni; tutti elementi non inseriti mai a caso, ma con diligenza e furbizia. Il tutto è animato, infine, da un engine senza infamia che riesce nel non difficile compito, vista la sua leggerezza, di animare il tutto con sorprendente fluidità, tenendo incollati i frame ai canonici 60, senza che l’ombra di tearing o struttering si presentino alla finestra. Azzeccata è anche la colonna sonora con brani che vanno dal rock duro all’armonia di un assolo di flauto, per un risultato complessivo che non vi stancherà mai i padiglioni auricolari. Un po’ carenti per varietà, invece, abbiamo trovato gli effetti sonori, ma sinceramente è un po’ come guardare il pelo nell’uovo.
Formula vincente
Nonostante siano trascorsi ben quattro anni il fascino di Castle Crashers non accenna a diminuire, ma anzi, grazie a questa secondo giovinezza su Steam, il suo successo continua inarrestabile. Come è possibile una cosa del genere? Semplice, i ragazzi di Behemoth sono stati capaci di creare un titolo che risponda a tutti i prerequisiti che un buon beat ‘em up dovrebbe avere; ossia azione adrenalinica, tonnellate di nemici da fare a pezzi, fluidità, un gameplay semplice; tutto ciò unito ad una modalità cooperativa impeccabile, longevità oltremisura, un mini sistema di crescita dei propri personaggi, tanti sbloccabili, uno stile unico e tanta tanta ironia.