Le conferenze dell’ E3 si sono concluse già da due giorni. Non è stato un evento così ricco di sorprese e grandi titoli, come invece ci si aspettava quest’anno, però c’è da far notare che giochi da tenere sott’occhio, fino all’uscita, ci sono eccome, anche se in scarsa quantità. Uno di questi è sicuramente Beyond: Two Souls , il nuovo progetto nel cantiere della software house francese Quantic Dream , nato dalla mente geniale del creatore di Omikron: The Nomad Soul, Fahrenheit e Heavy Rain : David Cage . Quest’ultimo, ormai, è un nome noto a tutti i grandissimi fan di videogiochi, essendo simbolo di originalità, profondità narrativa e, soprattutto, simbolo di vere emozioni. Cage ha cambiato il mondo videoludico, facendo delle sue creazioni dei veri e propri film interattivi particolari, dove la parola “banalità” è del tutto assente. Ognuna di esse, è legata ad un evento reale accaduto nella sua vita, e descrive ogni sua sensazione, emozione e stato d’animo, ogni sua paura o fantasia. Prendiamo come esempio, il precedente lavoro, quello di maggior successo: Heavy Rain; qui, il co-fondatore di Quantic Dream, ha voluto spiegare a tutto il mondo la gioia che si prova nel diventare padre (essendolo diventato proprio in quel periodo), ma una gioia che è, purtroppo, affiancata dalla paura di perdere ciò a cui più tieni al mondo: la famiglia. In questa nuova IP, invece, Cage si dedicherà a studiare cosa c’è dopo la nostra morte, cosa ci aspetta, o almeno cosa si immagina che possa esserci nell’aldilà. Una nuova vita o il buio più totale? Vagheremo ancora in questo mondo in forma di spirito o semplicemente non ci sarà più nulla da vivere per noi? Paradiso o Inferno? Tante domande possono suscitare la nostra curiosità su tale argomento, e per questo motivo, già l’iniziativa e la tematica trattata da Cage, possono essere definite curiose, originali e affascinanti. Quest’idea è fruttata nella sua mente, attraverso la morte di una persona a lui molto cara e importante nella sua vita. Da questo tragico, triste evento, sono cresciute nella sua testa delle semplici domande: dove sarà andata ora? Quale viaggio dovrà affrontare? Quale vita la attende? Da qui nasce Beyond.
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Due anime indivisibili, legate e collaboratrici
Nella demo, esibita a porte chiuse dal game designer francese, abbiamo potuto sapere di più riguardo al gameplay del gioco. Innanzitutto, in Beyond: Two Souls, noi avremo l’opportunità di immedesimarci nei panni della protagonista della storia, Jodie Holmes, una giovane ragazza, impersonata dall’attrice canadese Ellen Page (Inception, Juno, X-Men Conflitto Finale), della quale vivremo 15 anni della sua vita, dall’adolescenza fino all’età adulta; in più potremo controllare anche Eidon, un’entità eterea invisibile all’uomo, della quale non si hanno ancora dettagli a riguardo. L’ unica cosa certa su questo spirito, è il fatto che è legato alla nostra Jodie con un forte legame, e che l’ aiuta nei momenti di difficoltà, come per esempio in prossimità di un posto di blocco della polizia o in presenza di un gran numero di Swat, quando non c’è via di fuga e le cose iniziano a farsi complicate. Ma vi chiederete: in che modo questo spirito può aiutare la nostra protagonista? La risposta è “in svariati modi”, perchè questa entità oscura può slegarsi dal corpo di Jodie, rimanendo però sempre collegata tramite una scia luminosa, ed è in grado di impossessarsi dei corpi altrui, controllandoli e sottomettendoli al proprio volere. Per fare un esempio, nella dimostrazione, abbiamo potuto vedere Jodie che doveva superare un posto di blocco. Eidon si impossessa di un poliziotto che era di guardia, e, per distrarre gli altri suoi colleghi, si mette al comando di un veicolo sbattendolo da tutte le parti, così da attirare la loro attenzione, e permettendo in questo modo a Jodie di agire indisturbata, rubando infine una loro moto. Fuggita da un elicottero che la pedinava, arriva in una cittadina, dove incontra una decina di Swat ad attenderla. Rifugiatasi dentro un edificio, rimane senza via d’uscita, e proprio in quel momento torniamo nei panni dell’entità, che si controlla con una visuale in prima persona, a differenza di Jodie che è sempre in terza, ed iniziamo a far fuori tutti gli agenti. Si parte dalla possessione del cecchino, che si trova su un tetto, che fa fuori due dei suoi colleghi sotto di lui, attaccandoli alle spalle; poi si prende il controllo di un altro Swat, che fa fuori altri due suoi compagni, e poi si suicida puntandosi la pistola nella bocca; poi di un altro che lancia una granata in prossimità di una stazione di benzina, facendo saltare tutto in aria ed inoltre, prende il controllo del pilota sull’elicottero, facendolo planare ad alta velocità sul terreno, creando così un’ ampia esplosione. In più, Eidon, è in grado di esercitare delle interazioni ambientali, come far crollare degli edifici sugli avversari distruggendo tutto, di aprire porte che la protagonista non riesce ad aprire e così via. Insomma, la sua utilità è fondamentale ai fini del gioco, e quindi è capace di fungere da distrazione per i nemici o come mezzo per impossessarsene ed ucciderli mano mano. Da quanto abbiamo potuto notare però, i nemici non possono essere uccisi tutti nello stesso istante, con un unico uomo posseduto; ad un certo punto, quando abbiamo ucciso tutti gli uomini vicino al nostro alter ego, possiamo uscire dal corpo, e fluttuando nell’aria troviamo un’altra vittima per eseguire le nostre malefatte. Se qualcuno ci spara e l’uomo che controlliamo muore, lo spirito uscirà dal corpo per trovarne un altro in cui albergare. Passando alle meccaniche vere e proprie del gioco, in fatto di sistema di controllo, i cambiamenti rispetto ad Heavy Rain non sembrano, almeno da questa prima demo, enormi, anzi riprende moltissimo da quest’ultimo e da Fahrenheit. Il gioco è pieno di un uso geniale dei Quick Time Events, che occupano la maggior parte delle fasi di gioco, in cui dovremo premere un tasto o più tasti del pad insieme per eseguire varie azioni, in contesto a ciò che accade su schermo. Ma queste fasi sono spesso mischiate ad altre, in cui noi avremo il pieno controllo del personaggio, com per esempio una parte ambientata in una foresta vista nella demo, dove dobbiamo correre per sfuggire alla polizia, utilizzando i semplici controlli di movimento. La stessa cosa vale per il controllo di Eidon. Quando dobbiamo scegliere la povera anima di cui impadronirci, potremo fluttuare liberamente (ma con un certo limite di distanza, essendo legati a Jodie) nell’aria, per osservare tutta la situazione, e scegliere bene quale corpo prendere, di solito quello che in quel preciso momento è fuori dalla vista di tutti, poi, quando agiremo contro i nemici, tutto diventerà schematico, sottoforma di Quick Time Events, tramite i quali potremo ucciderli o far suicidare la nostra vittima. La stessa cosa vale per le interazioni ambientali, sulle quali troveremo un tasto da premere, per combinare disastri. Il cuore del gameplay, quindi, è questa collaborazione umana-spirito. L’unico difetto che abbiamo notato fino ad ora, è il fatto che, controllando uno spirito, siamo invincibili e con tanti vantaggi rispetto agli umani. Per quanto può essere buona ed originale l’idea di Cage, potrebbe rendere le cose tutte molto semplici, avendo un livello di sfida puntato verso il basso, però speriamo che nel gioco completo ci siano delle difficoltà o dei limiti nell’utilizzo di Eidon. In questo nuovo progetto, secondo Cage, ci saranno molte più fasi di azione rispetto al predecessore, e quindi una porzione maggiore da “videogioco”. La cura e l’importanza della narrativa e della trama, però, non verranno di certo tralasciate, anzi, saranno i punti di forza dell’intera produzione che, da quanto afferma lo sviluppatore: “Ricorderemo per molto tempo…sarà un avventura magnifica, spettacolare, matura, unica, ma anche epica..:”. E noi ci crediamo, conoscendo il personaggio. La storia si attesterà, sempre per parola di Cage, intorno alle dodici ore di durata complessiva, piena di scene emozionanti che ci lasceranno senza fiato; insomma se sarà così si otterrà una delle avventure grafiche più lunghe di sempre. Si prevedono, come sempre, dei finali alternativi, i quali tengono conto dei percorsi seguiti, delle nostre scelte durante l’avventura e di ciò che accadrà nelle varie scene d’azione. Quindi ci sarà anche una buona libertà d’azione e varietà.
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Un sottile confine separa realtà e fantasia
Se c’è una cosa della quale siamo del tutto convinti riguardo Beyond: Two Souls, è l’aspetto visivo. Stiamo forse per assistere ad un qualcosa di cosi simile alla realtà? Se i modelli poligonali ed espressioni facciali, viste in Final Fantasy XIII, Heavy Rain o L.A. Noire , ci erano sembrate insuperabili, oggi quel traguardo potrebbe essere superato. Siamo, potenzialmente, di fronte ad un gioiello grafico sbalorditivo, dove la cura per i dettagli è estrema. Beyond, utilizza l’evoluzione del motore grafico visto in Heavy Rain, che potrebbe raggiungere un realismo assurdo, che avevamo già avuto l’opportunità di ammirare in azione nella Tech demo di Kara, ad Aprile. David Cage ha aperto uno studio di registrazione, apposta per sviluppare la cattura o motion capture dei vari attori, i quali ora, per volontà di Cage, recitano tutti nello stesso momento, per migliorare le loro performance di recitazione, ed immergerli nella scena emotivamente, come accade in un vero e proprio film. Il risultato ottenuto dalla mimica facciale, espressioni ed animazioni è un qualcosa che raggiunge, ormai, il realismo vero e proprio. I vari umori, emozioni, tristezza e quant’altro si notano perfettamente sul volto degli attori, ed Ellen Page in primis, che riesce a dare al suo personaggio un’ anima. Il dettaglio delle texture è strabiliante, effetti di luce, gestione delle ombre, pioggia incessante sono incredibili, e riescono a regalare al gioco, un atmosfera particolare da Survival Horror a tutti gli effetti, anche se qui stiamo parlando di un Thriller psicologico incentrato sul paranormale. Inoltre, è bellissimo poter vedere l’effetto che ha la pioggia sui capelli della protagonista, ultra realistico. Dal punto di vista delle animazioni, per quanto riguarda i movimenti del corpo, qui siamo davanti ad una totale innovazione. Nel gioco vedremo Jodie correre, ad esempio in una foresta, vantando delle animazioni sempre diverse a seconda del contesto in cui si trova. Il motore fisico infatti tiene conto del terreno che sta calpestando e del fatto se si trova in pianura, salita o discesa; a seconda dei casi Jodie avrà sempre animazioni diverse tra loro, il corpo non sarà sempre dritto e statico ma completamente dinamico, chinandosi un po’ se sta andando in salita, tenendosi dritta andando in discesa. Le ambientazioni sembrano davvero molto varie: nella demo siamo passati da un treno in corsa, alla fuga in una foresta, per arrivare poi in strade immerse tra la natura ad una cittadina. Tutto questo in appena venticinque minuti di gioco. Dal punto di vista dell’audio, ci troviamo di fronte ad un doppiaggio decisamente ben interpretato, impreziosito da musiche d’atmosfera davvero di pregiata qualità, e da effetti sonori ambientali, della pioggia, delle armi e delle esplosioni apparentemente curati nei minimi dettagli.
Un’emozione che non vediamo l’ora di poter provare
Beyond: Two Souls è un film interattivo, che a prima occhiata, ci ha totalmente sbalordito, per la straordinaria qualità tecnica e della regia e, soprattutto, per le prime sensazioni che ci hanno trasmesso queste prime ambientazioni e i personaggi, realizzati con una cura maniacale per i dettagli, e aventi un doppiaggio strepitoso. Ambienti oscuri, pioggia che scende a capofitto dal cielo, paranormale, vita e morte, profondità caratteriale particolare e profonda, grande cura per la narrazione… Questo è ciò che abbiamo appreso dalla prima comparsa dell’ultima opera di David Cage, un artista, un genio dalla rara creatività, e tutto ciò, ci fa pensare ad una storia veramente molto articolata e dall’enorme profondità e significato. Qualche perplessità resta sul gameplay che purtroppo da questa prima demo è impossibile definire. Di certo è molto originale l’utilizzo dello spirito, che ci aspettiamo non sia molto banale, ma che abbia la sua profondità e almeno un pizzico di difficoltà, per rendere il tutto ancora più divertente. Per il resto ci è sembrato totalmente simile ad Heavy Rain, per via dei Quicktime Events. Aspettiamo, invece, di vedere di cosa è capace la vera protagonista, Jodie, della quale abbiamo visto molto poco, a parte la fuga e un combattimento contro dei cani, tramite Quicktime Events. Presto avremo nuove informazioni e vi terremo aggiornati.