Una contagiosa e inaspettata sorpresa su Playstation 3** **
Se è vero che chi nasce sotto una buona stella è destinato a vincere, quella di Naughty Dog deve essere stata una cometa davvero abbagliante. Il curriculum vitae degli sviluppatori americani parla decisamente chiaro: dopo i primissimi progetti destinati a Apple e Sega Mega Drive, fu il momento del boom con la serie Crash su Playstation e con quella di Jak and Daxter su Playstation 2.
Ma è stato il passaggio alla terza generazione, e contemporaneamente al genere action/adventure, che ha contraddistinto l’azienda, ormai sinonimo di qualità grazie alla serie Uncharted, brand invidiato dalla concorrenza e che è riuscito a spodestare la bella Lara Croft dal suo trono decorato di avventure, scoperte e salti acrobatici.
E’ passato poco più di un mese e mezzo dall’uscita di Uncharted 3: L’inganno di Drake su Playstation 3 ; ma Naughty Dog non ha certo tempo per adagiarsi sugli allori e godersi i successi delle proprie fatiche.
La prova schiacciante l’abbiamo avuta durante i VGA 2011, evento grazie al quale i ragazzi hanno presentato a sorpresa The Last of Us , spiazzando il pubblico e scatenando un hype pazzesco in pochi minuti.
Cyberludus è qui per fare un quadro completo di tutte le notizie su questa nuova esclusiva Sony destinata a PS3 e capire cosa ci dobbiamo aspettare.
Potete riporre il diario di Nathan Drake e la battuta facile (per il momento almeno): il mondo che ci attende è ben più pericoloso di giungle selvagge e montagne impervie.
Due protagonisti, un mondo ostile, poche chance di sopravvivere** **
La prima cosa che bisogna sapere di The Last of Us è che il titolo è segretamente in sviluppo da ben due anni, tanto che doveva essere mostrato durante l’E3 2010 di Los Angeles. Mantenere la discrezione è stata un’impresa alquanto difficile, ma per fortuna nulla è trapelato in rete fino a qualche settimana fa, quando il primissimo trailer è stato mostrato dopo una valanga di rumors sui progetti futuri di Naughty Dog.
Il team si è ispirato, per la realizzazione di questo titolo, ad un documentario della BBC Planet Earth, dedicato al Cordyceps, un fungo parassita in grado di uccidere gli ospiti (in genere insetti ed aracnoidi) estendendosi direttamente dall’interno. E se un’infezione del genere potesse contagiare anche gli esseri umani?
Il video mostra senza troppe cerimonie un scorcio di metropoli invasa dal silenzio e da una fitta vegetazione: niente rumori di macchine, niente voci, nessuna traccia di vita quotidiana pulsante a cui siamo abituati da secoli.
Il mondo è stato annientato da una misteriosa e letale epidemia che ha decimato la popolazione, trasformando la maggior parte in una sorta di abomini che bramano carne e sangue.
I pochissimi sopravvissuti lottano disperatamente contro la morte, rifugiandosi tra le rovine della città e cercando armi di fortuna e viveri dimenticati per resistere.
Tra questi, il duo di protagonisti su cui è incentrata la nostra avventura: Joel ed Ellie. Nessuna storia d’amore tra i due, data la differenza d’età (lui 28, lei 14); si tratta in effetti di un rapporto più profondo, incentrato sull’amicizia, sulla collaborazione e l’affetto fraterno, indispensabile in una situazione del genere, dove la paura di morire è seconda solo a quella di rimanere soli nel buio, con quelle creature alle calcagna. Joel sembra un uomo forte, fatto e vissuto, dal passato non proprio innocente e che sa il fatto suo; Ellie (le cui fattezze ricordano in maniera impressionate l’attrice Ellen Page [Inception, Juno]) non ha ricordo della vita precedente all’epidemia e la condizione disperata del presente l’ha trasformata in poco tempo in una ragazza matura e forte, altro che bambina in pericolo!
Il trailer mostra scene decisamente forti: Joel che prende a sprangate un altro essere umano, non contagiato; Ellie che difende il compagno pugnalando senza sosta un infetto troppo invadente; la disperazione disegnata sui volti dei protagonisti, costretti a vagare senza meta negli Stati Uniti, aggirando i pericoli il più possibile ed affrontarli di petto solo se messi alle strette.
La trama sarà ovviamente la colonna portante dell’intera produzione: l’istinto di sopravvivenza, la paura, il tentativo di mantenere la lucidità nelle situazioni più disparate.
Alcuni momenti saranno talmente estremi che il team ha deciso di utilizzare inquadrature traballanti, in grado di disorientare il giocatore. Gli sviluppatori parlano infine di scelte estreme e di diversi modi di affrontare i pericoli che si presenteranno davanti a noi: scelte multiple? Finali alternativi? Naughty Dog risponde per il momento con un “No comment”, che la dice decisamente lunga.
Grattando la superficie** **
La nuova esclusiva Sony è apparsa sin dalle prime schermate profonda, violenta e pregna di diversi elementi che suggeriscono quelle che potrebbero essere le meccaniche di gioco.
Anzitutto Naughty Dog fa chiarezza sulla natura stessa del titolo: nonostante la presenza di infetti e di una massiccia dose di sangue e violenza visiva, The Last of Us non è un survival horror in stile Resident Evil, ma un survival action (nonostante siano state confermate le ispirazioni a film come The Road e a serie TV come The Walking Dead). Dove sta la differenza? Nel fatto che il cuore pulsante di questa produzione sarà il rapporto tra Joel ed Ellie e i vari modi in cui il nostro duo riuscirà a scampare alla morte, cosa non proprio facile.
Anzitutto i temibili infetti non sono lenti zombie ambulanti, ma esseri scaltri e scattanti (molto simili ai cattivoni visti in pellicole come “28 Giorni Dopo” e “Io sono Leggenda”. Ai mostri si aggiungono anche gli altri superstiti, che non si fermeranno davanti a niente per un pezzo di pane o un sorso d’acqua in vostro possesso, un prezzo sufficiente per uccidervi senza pietà.
Il gameplay sarà incentrato maggiormente sull’esplorazione: la linearità tipica dei capitoli di Uncharted lascerà spazio ad una natura più aperta e quindi più pericolosa. Esplorare sarà inoltre fondamentale per cercare viveri e mezzi di difesa. Le armi da fuoco sono state confermate, ma visto che i proiettili scarseggeranno, sarà vitale scovare armi di fortuna per sventare improvvise minacce.
Ipotizziamo diverse fasi stealth, diversivi e sistemi di copertura per aggirare i nemici e superare livelli pieni zeppi di infetti (un po’ come in Enslaved per intenderci).
Il titolo sarà “su carta” un action/adventure in terza persona e potrà essere giocato solo in single player; si potrà controllare solo Joel, che dovrà più di una volta salvare ed aiutare Ellie in diverse situazioni. Confidiamo però che la nostra piccola amica possieda più di una carta da giocare su campo e, anche se non direttamente, si rivelerà di grande aiuto per risolvere enigmi e situazioni di vario genere.
Interessante la conferma della presenza di animali, ma non è chiaro che ruolo avranno nella nostra avventura: saranno ostili? Andranno cacciati per essere mangiati? Potranno essere aizzati contro i nostri nemici? Troppo presto per saperlo.
Uno sguardo al futuro
Essendo in sviluppo da ben due anni, The Last of Us ha subito impressionato per la qualità tecnica saggiata durante la visione del trailer (che vi suggeriamo di vedere assolutamente su queste pagine).
La grafica è completamente in tempo reale e le similitudini di stile e tecnica con Uncharted 3 si sprecano tra milioni di dettagli, fluidità e realismo. Giochi di luce e i colori accesi della vegetazione degli esterni lasciano il posto alla penombra delle locations interne, imbrattate di sangue e caratterizzate da un pietoso stato di decadimento e rovina. I modelli poligonali dei protagonisti sono impeccabili sin da ora e non osiamo immaginare i risultati del prodotto finale. Un plauso ai nemici infetti: scattanti, felici e dal viso stravolto dalla malattia, assolutamente spaventosi quanto belli da contemplare.
Sembra che due team siano contemporaneamente al lavoro sul titolo: non ci stupisce la presenza del designer Mark Richard Davies, che ha lavorato su Enslaved che, per chi non lo sapesse, è ambientato in un futuro post-apocalittico e selvaggio, per certi aspetti simile a quello di The Last of Us.
Nomi conosciuti per le voci dei protagonisti: Troy Baker (Batman: AC, Catherine, Silent Hill 2 HD) doppierà Joel e Ashley Johnson (Genitori in Blue Jeans, Jumanji, Roswell) Ellie.
Anche la colonna sonora vanta un marchio di fabbrica: Gustavo Santacolla, autore della colonna sonora di 21 Grammi e vincitore di ben due premi Oscar per Babel e I Segreti di Brokeback Montain.
Conclusioni
Di The Last of Us si sa chiaramente pochissimo, ma in pochi giorni questo fulmine al ciel sereno è diventato uno dei titoli più attesi del (molto probabilmente) 2013. Naughty Dog è una garanzia assoluta quando si tratta di trama, colpi di scena, potenza tecnica e stile. Le tantissime collaborazioni e i nomi celebri ci fanno intuire che dietro questo progetto si nasconde un lavoro minuzioso e che in ballo ci sia una sfida davvero ardua: realizzare un titolo cosi profondo, crudelmente reale e coinvolgente a tal punto, da superare ancora una volta il confine tra cinema e videogioco, un confine che Naughty Dog conosce bene e cosi il suo affezionato pubblico di giocatori. Rimanete incoltati su queste pagine per saperne di più nei prossimi mesi.